(questo post non ha titolo)
Leggo blog.
Mi imbatto in titoli e contenuti che inneggiano all’astensione dal cibo.
Rabbia.
Sarò dura, vi avverto.
Il buonismo non fa per me.
Adolescenti sole. Unghie fragili, sfaldate, rosicchiate.
Capelli spezzati, sciupati. Pelle spenta.
Sguardo vitreo.
Ossessionate, abuliche, insonni, perse dentro la loro vertigine.
Vomitano, assumono diuretici, calcolano calorie sistematicamente.
Si sentono in colpa se mangiano e si sostengono vicendevolmente nella rinuncia.
Le mestruazioni spesso scompaiono, i seni le seguono.
Negano la vita, non sanno cosa sia il coraggio.
Oggetti sessuali dimenticati, non godono.
Tutto quello che possono controllare credono sia “cosa” non mangiare.
La verità è che ormai il cibo le tiene al guinzaglio.
Non riesco a provare pena.
Non ne provo mai per chi sta male e aspira a star peggio.
Asessuate, androgine, anonime anoressiche.
Insensibili come manichini.
[Desidero precisare che la mia rabbia è rivolta a coloro le quali sanno di star male, hanno bisogno di aiuto ma vogliono solo stare peggio e trovano chi le asseconda]
Il problema è che da anoressia del corpo si trasla facilmente in anoressia dell’anima. La verità precisa ci lascia sovente senza parole adeguate. Un bacio.
Ciao…passavo per caso attirata da “Nessuna Certezza” ed ho trovato un post interessante. Ho avuto amiche con questo problema. Ho cercato di aiutarle, di capire il “perchè” di quest’avversione con il proprio corpo…dopo un po’ però mi è presa la rabbia…fino a dire: “Fai quello che vuoi, se non importa a me sai a me.” Però non è giusto, penso che ci siano altre cause…l’insoddisfazione che ti porta a fissarti con il tuo corpo che fino a un mese prima ti era sembrato si imperfetto, ma da non cambiare drasticamente. E’ come volersi punire di qualcosa. Non è pena. Diventa rabbia, ma poi dispiace. Troppo.
é la droga dell’immagine, quella del bello perfetto che somiglia alla pubblicità e qualche troietta di successo… quel punirsi di non essere come si vorrebbe é un’altra piaga con cui fare i conti, prodotta dalle nostre stesse scelte, preferenze e miti di benessere. No, come nel tossico, il compiacere non serve, punire nemmeno.
OT:ma scherzi? esser qui, tra quest’armonie di grigi e neri….
Assolutamente, del tutto d’accordo con te, Cris_Inv. Vuol dire poco, ma tant’é.
Quanto più belle sono le unghie smaltate…se magari si cominciasse da questo..
PS…né buonismo, né pietà, né “assecondare”..solo un pensiero…E la curiosità sul colore del tuo smalto. Lo usi?
una rabbia intelligente è molto più sensata di qualsiasi buonismo a cervello spento…. chapeaux per il post…