“…Ascolta. La legg…
“…Ascolta. La legge del mondo esige che ciò che è iniziato una volta debba essere condotto a termine. E questo non è davvero motivo di gioia.
Nulla arriva mai in tempo, la vita non ci dà mai qualcosa nel momento in cui siamo preparati a riceverlo. Soffriamo a lungo a causa di questo disordine, di questi ritardi.
Siamo convinti che qualcuno si prenda gioco di noi. Ma un bel giorno ci tendiamo conto che tutto era preordinato secondo un meccanismo perfetto… Due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro… Mature, ma non secondo le loro inclinazioni o preferenze, bensì nell’intimo, secondo i dettami di una specie di legge astronomica inoppugnabile, così come si incontrano i corpi celesti nell’immensità dello spazio e del tempo, con precisione matematica, nello stesso attimo, che è il “loro” attimo nella successione infinita dei secoli e delle distese spaziali.
Io non credo negli incontri fortuiti….”
(S. Marai)
Bellissimo blog…un bacio stellare..
L’altro giorno ho visto un film, “Sliding Doors”..mi è piaciuto…
Nenach’io ci credo. :-). Non è fatalismo, solo fiducia.
l’unica certezza è non avere certezze come una sposa resa vedova nel giorno delle nozze (by don kaos). bella foto, belle tette, bel blog. pubblico commento. ciao
ti dico solo una cosa. io mi innamoro di tutto.
se mi avvio a piedi da qui a Tokio il perfetto sincronismo astrale mi procurerebbe qualche migliaio di amori, folli, passionali, unici, meravigliosi, da scoprire, da perderci più di una vita.
se non si ha concezione di questo, si può solo pensare di essere stati messi su un binario preordinato che immancabilmente ci porterà a quello morto con teutonica e meccanica precisione.
S.Distanti
“Occidente” mi ispira una canzone di De Andrè…Le passanti..
due persone possono sì incontrarsi “un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro”…. purtroppo….. ma non si noteranno nemmeno…. oppure, si faranno del gran male….
credo che la vita sia troppo caotica nel suo svolgimento per qualsiasi determinismo….
… e tu non potevi non scrivere questo post
… e io non potevo non commentare
… forse…
ciao…
Tarab: forse era destino che si facessero del male, o che si ignorassero, o che si amassero…
Il brano è tratto da un libro (L’eredità di Eszter) leggendo il quale mi sono domandata più volte se ha un senso forzare gli accadimenti nella vita, certi di poter governare la barchetta su cui navighiamo… O lasciare in sospeso delle situazioni…
A volte credere che ci sia un fato che ci segue come un’ombra è profondamente consolatorio….
[Cris]
Oppure può rappresentare una gabbia in cui ci infiliamo liberamente 🙂
la meccanica celeste non é un sogno, la dinamica psichica non é illusione e allora sospettiamo, legittimamente, una legge dello spirito; in tal caso ecco, la piramide del senso propone un vertice, le pareti dei lati sono lisce, certo, ma calcolabili e quel filo detto destino, forse, ne sono gli spigoli di cui sta a noi calcolarne i gradi… forse.
Come farfalle: ciclo vitale inevitabile ma, il volo .casuale..
Forzare? Forse meglio SENTIRE, ossia percepire la reale necessità in noi di quell’esperienza, bussandone alla porta, senza timore.
Il destino insomma, ci tesse una trama, a noi svolgerla, aggrovigliarla, spezzarla.
Per carità, forse….
Eppure continuo a credere negli incontri fortuiti. Don Ferrante morì maledicendo le stelle… 😉
svelta e sottile… esserino che non parla… che si tratti di te?
Devo ricordarmi di limitare la possibilità di commentare a chi si registra 😉
[Cris]
Fato o caso?
O volontà nostra?
Forse un pò di tutt’e tre…
Credo che siamo tutti destinati a uno scopo, ma una volta assolto quello il destino ci lascia liberi al caso o alla nostra volontà….
proseguendo nel dialogo: forse il punto è proprio questo…. “a volte credere che ci sia un fato che ci segue come un’ombra è profondamente consolatorio….”… sì… ma non è detto che questo lo renda vero…. credere in qualsiasi cosa che non sia uno svolgimento caotico e casuale delle cose è una rassicurazione. anche solo che vi sia un senso. chiamiamolo fato chiamiamolo dio chiamiamolo metempsicosi…. ma forse siamo noi a crearci tutto questo, per non sentirci sperduti…..
Tarab: al di là di ciò che è tangibile è “vero” ciò in cui si crede… Ed è comprensibile credere in qualcosa che sia consolatorio.
[Cris]
vero o falso che sia, se lo si trova consolatorio svolge una funzione positiva, questo è fuori dubbio…
resta il fatto che non riesco a credere in alcun determinismo…
Io adesso so solo ringraziarti per questo post; sillabavo Silvya Plath prima di leggerlo, la sua altra ‘vita e situazione’ in cui incontrarsi, sono così brava a boicottarmi. .e mi sono tatuata Panta Rei in mezzo alla schiena per ricordarmi di saltar dentro…
Dunque grazie davvero, CrisalideInversa, molto bello, come tutto del resto, qui.
Elisa
Mi piace molto questo autore.. Ma vedo che sonon in ottima compagnia..
Rossella