Mi sono arenata su u…
Mi sono arenata su un pensiero.
Sul concetto di “disamore” per l’esattezza.
Sulla possibilità di vivere senza saper voler bene o, più difficile, decidendo di non volerne…
E questo perchè ieri mi sono imbattuta in una poesia che mi ha paralizzato.
Il ringraziamento di una donna nei confronti di coloro che non ama, come se la mancanza di amore aprisse le porte del benessere, della tranquillità dell’anima -anzichè del tormento, come io sempre ho pensato-.
Trovo stupefacente il messaggio di questi versi.
[Ringraziamento]
Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo
ne’ riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come un orologio solare,
capisco
ciò che l’amore non capisce,
perdono
ciò che l’amore non perdonerebbe mai.
Da un incontro a una lettera
passa non un’eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.
E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che si trovano in ogni atlante.
E’ merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.
“Non devo loro nulla” –
direbbe l’ amore
su questa questione aperta.
[W. Z.]
Scusa, ma io l’interpreto in modo evidentemente ben diverso: date per scontate le esagerate gioie e sofferenze dell’amore, ci si rallegra che esistano anche persone per cui si può non provare amore, persone che ci riconducono alla vita di tutti i giorni e alla presenza dei quali, ci possiamo finalmente rilassare. Si tratta semplicemente di osservare come, sebbene essenziale, l’amore non può essere tutto nella vita, altrimenti ci bruceremmo al suo fuoco rapidamente, come le falene vengono attratte e subitamente arse dalla candela. Bacio.
Il punto è proprio questo: credere che l’amore non sia tutto…
[Cris]
Il guaio è anche l’inverso, [Cris]…credere/sentire che l’amore sia tutto. E non riuscire a venirne fuori.
E’ la prima cosa che scrissi, 11 anni fa, finite le superiori, ed è probabile che l’effetto degli studi e delle influenze si sia implicitamente sentito. Mi colpiva la parola Tamerici che naturalmente sapevo D’Annunzio aveva impiegato nella Pioggia del Pineto
lo so che è difficile leggermi… sapessi quanto è difficile vivermi.
mani piene ma soprattutto mani vuote… era proprio quello su cui stavo riflettendo in questi giorni. restare aperti, per riuscire a dare, e ricevere *
Jay: la difficoltà non era comunque in relazione alla comprensione… 😉
[Cris]
Lillian…. grazie per avermi aiutato ade stirpare le tamerici 🙂
Jay: da Djuna a Lillian… Adesso sono davvero curiosa: ho bisogno di sapere secondo quale percorso tu mi “identifichi” (parolona) con un personaggio e poi con un altro…
Oppure è random questa cosa??
Un sorriso,
[Cris]
Per me puoi tranquillamente e liberamente incuriosirti… ti avevo anche scritto precedentemente perchè ti avevo dato della Djuna anziché della Lillian o delle altre… ma tu sei andata in lunga vacanza e poi sei rientrata nelle tue visioni e non hai prestato occhio alle voci altrui 😛
— E’ la prima che mi è affiorata in mente ma… c’è tempo (e ci sono gradini) anche per le altre …. 🙂 —
Ecco la tua risposta… Quindi è random.
E poi la vacanza non era lunga, accidenti! 3 miseri giorni… 😛
[Cris]
Potrebbe essere vagamente random … potrei essermi messo in testa di “sedurre il minotauro” anzichè salire le “scale di fuoco”… e quindi avrebbe un’attinenza…. 😛
Tre miseri giorni…. ma sentitela :-)))
volevi linkarmi? intanto lo faccio io… 😉 meriti… *
Caliyuga: fatto!
[Cris]
Forse è quello che ha fatto anche la creatrice di lillian, di djuna, e delle altre figure del suo essere… anche se questo ha spaventato molte persone che non riuscivano a comprenderne distillazioni e percorsi… ad ogni modo tornerò presto su tutte le figure, e in particolare su quella di lillian e del romanzo “Seduzione del Minotauro” …. volevo fare uno studio sul rapporto tra la scrittura e il jazz e magari farne un articolo da inviare alla rivista Jazzit a cui di tanto in tanto dò una mano …. e c’è molta scrittura Jazz in Seduzione del Minotauro …. ma in fondo anche nella concezione di “Roman Fleuve” de Le Città dell’Interiore e delle stesse parziali animazioni della Nin in Djuna, Lillian e… compagnia bella … :)))
p.s. Sai che la poesia a me più cara termina con un’immagine in cui c’è una crisalide? Ma … non essere curiosa 😛
forse allora preferisco il batticuore all’amore. amore è una parola enorme, a cui non riesco a dare un senso compiuto. il batticuore lo senti battere. l’innamoramento momentaneo che poi lo sai già momentaneamente svanirà lo riconosco dalla morsa allo stomaco… ma l’amore cos’è?
Tarab: accidenti! Questa domanda è peggio di quella sulle scimmie di mare!!! 😉
Comunque…Posso dirti cosa credo che sia l’amore per me ma temo non sarebbe una risposta “valida” alla conoscenza -al limite alla comprensione-
[Cris]
Dilla anche a me, [Cris]..