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Devo mettere in lavatrice un lustro di vita.
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Devo mettere in lavatrice un lustro di vita.
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Perfetto! Ma non centrifugarlo: potrebbe sgualcirsi, quel lustro, e faticheresti a stirarlo nell’eventualità in cui volessi, in futuro, di nuovo indossarlo! 😉
Impostalo sul programma: per panni molto sporchi.
E mi raccomando, usa sbiancante e ammorbidente.
Bello il tuo blog, mi piace molto!… che programma usi per lavare il lustro di vita??? E soprattutto: la tua lavatrice asciuga anche??? – Lin –
ho letto ancora di te, dei tuoi perchè, del tuo pensare, del tuo cercare..ti ripeto: mi piace…
mi ritrovo…
Consolati: c’è gente che dovrebbe metterci molto più di un lustro.
Lady: gli anni precedenti li ho già disinfettati con la Vaporella 😉
Beh…un passo avanti c’è…meglio lavarlo che buttarlo, no?
Non appartengo a quella categoria di persone che taglia con un colpo netto di bisturi il proprio passato. Non perchè non voglia ma perchè non ci riesco…
[Cris]
Non sempre è consigliabile il bisturi, a volte la guarigione arriva lenta in modo insopportabile ma sicuro….Un bacio ed un abbraccione.
lascialo così, ogni macchia è un’esperienza, un’emozione, un brivido…persino i lamenti e i dolori hanno diritto di testimoniare la loro e la tua esistenza…ogni attimo, ogni attimo sei tu come sei ora…e sembri bellissima…
quella passata non ha bisogno di essere lavata…ti resteranno le cicatrici…che una lavatrice non può cancellare. ti abbraccio
In questi casi preferisco il lavaggio a mano. Ho più tempo per controllare tutte le macchie ed analizzare la loro natura… ci metto un bel po’ di sciogli macchia e se alla fine del lavaggio il “segno” persiste… tengo a mente la raccolta differenziata 😉
PS. masaiverocheioatetiadoromapropriotantotantoperòappenatibeccotisistemoperlefestechetipassalavogliadilavareedicancellare:D
Casinista che non sei altro!!! Ti adoro.
[Cris]
Uhmmm… certi impeti… non si controllano!!
… meglio sotto la pioggia. Ma i segni, quelli restano… per passarci le dita.
… non c’è bisogno di purificare il vissuto… spesso ogni macchia si scolora… come il ricordo….
S.Distanti
ho letto ancora, con calma ed attenzione, il tuo vivere di febbraio..