(questo post non ha titolo)
Oggi ho dato l’ennesima prova della mia inettitudine.
Sono emotivamente incapace di sopportare qualsiasi sollecitazione.
Così fuggo.
Dagli sguardi.
Dalla cerimonia.
Da una voce.
Dal freddo.
Dalla vita degli altri.
Dalla mia presenza.
Fuggo per essere cercata.
Per dimostrare che, se qualcuno mi cerca, mi vuole.
E se mi vuole ho un valore.
Forse.
on a vanishing point of confusion…bellissimo blog…saluti…
buona fuga
Non si tratta di inettitudine, ma di sopravvivenza. Un bacione.
ho cercato.te.ti cercherò.ancora.
Mi rivedo, in quello che hai scritto, talmente tanto che mi sembra che non ci sia altro da dire, se non, forse, che anche cercata non riconosco a nessuno il diritto di amarmi. Un abbraccio.
Tu hai un valore immenso. Anche se non te ne rendi conto. Chi non ti vuole è cieco sordo e mutilato nei sensi e nell’anima.
Comprendo, condivido e … fuggo …
Un tempo pensavo che il fatto di divenire consapevoli, coscienti dei propri comportamenti, delle proprie modalità di interazione, fosse condizione necessaria e sufficiente per evitare di commettere quegli errori … ma l’esperienza dice che la consapevolezza è si condizione necessaria ma purtroppo non sufficiente … questa fuga statica dell’allontanare gli altri non conduce in nessun posto ma inevitabilmente(?) … la fuga continua …