(questo post non ha titolo)
Saetta che volando
Saetta che volando
passa, lanciata a sorte,
senza che capisca dove
si conficcherà tremante;
foglia secca che dall’albero
strappa il vento,
senza che nessuno indovini il solco
dove tronerà cadendo;
gigantesca onda che il vento
increspa e nel mare spinge,
e gira e passa, e la spiaggia
che cercando va non si conosce;
luce che in tremuli cerchi,
prossima alla fine, sfavilla
igorandosi quale di essi
per ultimo brilla;
così sono io, che per caso
percorro il mondo, non pensando
da dove arrivo né dove
i miei passi mi portano.
[G. Becquér]
Bella.
Anche l’altra.
Oggi è più calzante questa… La solida marea la posterò in un altro momento. Beso,
[Cris]