(questo post non ha titolo)
Piangere per liberarsi. Per fare spazio a nuove emozioni. Ché queste, belle o brutte che siano, non hanno più ragion d’essere.
Perchè non sono state vissute quando era il loro tempo ed ora riecheggiano senza un perchè nelle vene.
Ho voglia di piangere. Ho voglia di piangere di un pianto disperato, di un pianto definitivo, di un pianto irrefrenabile, di un pianto universale.
Ho voglia di piangere così tanto da non avere lacrime per il resto dei miei giorni.
Ho così tanta voglia di piangere, da non dover trovar poi più nulla, nella vita, degno di esser pianto.
Ho così tanta voglia di piangere da lasciare anche questi occhi, per sempre, pianti nella trama del fazzoletto.
E fare spazio a nuovi occhi capaci di uno sguardo diverso.
Ho voglia di piangere per liberarmi di queste cinsiderazioni, ho voglia di piangere per liberarmi da questa prigione dentro il mi ostomaco, ho voglia di paingere fino allo spasmo perchè non ce la faccio..ho voglia di piangere per accogliere emozioni nuove che mi facciano sentire viva, ho voglia di un abbraccio, stretto..stretto.
ti sono vicina, e piangi, perchè io mi sento libera quando lo faccio, mi svuoto completamente…
bacio M.
make-up 2, lacrime che struccano. veli di emozione si sciolgono sotto il pianto, ora di un nuovo maquillage sensazionale. (“piangi, che ti fa gli occhi belli”, mi dicevano. belli mica tanto, ma si puliva il cristallino)
In questo caso, niente di mglio di una persona che ti porga un fazzoletto. Butta giù le lacrime, i singhiozzi…si tratta di emozioni normalissime, umane.
E poi pensa che…ogni stop è solo un altro start.
Un abbraccio.
Uno sguardo diverso! Brava! Spesso l’orizzonte non cambia, non si può cambiare ma lo sguardo sì! 1 abbraccio a stritolo! s.
magari venisse da piangere anche a me…
Cambiamento… è forse lo stagno delle lacrime su cui ammirare il riverbero della nostra immagine nuova. Per questo è così difficile piangere.
E poi complimenti per la bellissima song di Tori Amos! 😀
piangere per dimenticare…
…per lasciarsi alle spalle il dolore.
Una buona medicina, quando funziona.
Mi hai scritto che penso ancora a lei perchè forse non ho ancora trovato la mia vera Lei…
Il terribile dubbio che mi assale è che invece l’avevo proprio trovata…
…e nn sono stato capace di far niente.
Forse per questo mi sento ancora in trappola. 😉
Un abbraccio
__Nessuno: non serve far nulla per trattenere la persona giusta.
Resta da sé.
Un abbraccio a te.
Sono tornata. E sto piangendo. Ma questo pianto
Esatto, se fosse stata la tua Lei, sarebbe ancora lì con te ;-). Mai disperare!
è quello che stai già facendo. Come i fulmini rispetto ai tuoni, le lacrime dentro arrivano un impercettibile attimo prima di quelle che poi si vedono fuori.
piangere è un modo per sfogarsi in se stesse, o per liberarsi, che dir si voglia..e la lingua non si macchierà di parole inutili e sulla bocca ti resterà il loro sapore per aiutarti a ricordare i pensieri che hai lasciato scivolare sul viso. E allora piangi se ti può far stare meglio, ti stringo forte.
__Party: il Rio della Amazzoni è in piena. Corre veloce. Sta pulendo il suo stesso letto. Manca ancora molto al mare ma non ha fretta…
Un abbraccio a te. Stretto.
[Cris]
__Elos: non accettare altro se non il silenzio di cui hai bisogno.
Riempi e svuota gli anfratti secondo il tuo benessere. Gli altri capiranno.
Piangere come sanno fare i bambini…di un pianto assoluto e disperato per poi addormentarsi sereni. Se e’ questo e’ lo scopo, beh te lo auguro. Un bacio Cris. 🙂