Nuovo abito. Invernale. Più congruente al mio attuale momento di vita. Rigoroso, ecco.Ogni tanto faccio i miei esperimenti. Per ora va bene così.Domani chissà.
Archivio per Ottobre 2004 | Pagina di archivio mensile
Collassare davanti al dermatologo.Vederlo perplesso alla misurazione della minima (60) e sentirsi dire “la vedo giù di tono. faccia un check up” è un parziale deja-vù.La scorsa volta era il ginecologo.Ma quello era un flesso vago. Altra storia.Visto mai che, inconsciamente, ti piaccia svenire davanti alla gente? Mah…
Inizio a non distinguere più la fase onirica dal dormiveglia…Questo solitamente accade a chi soffre di insonnia e si affida agli ipnotici per incontrare Morfeo.La fase che precede di pochi minuti il sonno è come un limbo: evanescente, soffusa, confusa.Mi ricordo un sms stanotte, mi ricordo di averlo letto e cancellato. Non mi ricordo il […]
[Sì, forse un po’ di masochismo latente c’è…]“Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quest’abbraccio e non chiedere altro perché la sua vita è solo sua e per quanto tu voglia, per quanto ti faccia impazzire non gliela cambierai in tuo favore. Fidarsi del suo abbraccio, della sua pelle contro la tua, […]
Oggi mi sto rovistando dentro per trovare le parole.Efficaci. Congruenti. E faccio fatica. Come poche altre volte.Non ho parole per argomentare una delusione. Bruciante.Per confortare un’amica e consentirle di distrarsi su di esse e non sul suo pianto.Non ho parole per descrivere la pochezza di chi scappa ai quattro angoli del mondo pur di non […]
Respiro a stento come se dentro di me non ci fosse posto per l’aria.Piena, dolorosa e pesante.Un universo sull’orlo del collasso e pronto a liquefarsi.Mi sento una nuvola sul punto di piovere.
[ Si prospetta un lungo pomeriggio ]
Il cuore ha bisogno di malintesi.Come quel giorno che non parlai ed ero certa di aver detto tutto.Pungevano le parole in gola ma tacqui.Volevo capire quanto fosse attento a quel che dicevo. E quanto a quel che dimostravo.Io compresi tutto e lui non capì nulla.
[Che barba che noia / Che noia che barba] In un mondo migliore smetterei di imbattermi in persone neurotoniche come 30 gocce di Valium.
[ La fame e la sete ]
[ Nuovo sottofondo musicale ] …Perchè la vera poesia appartiene alla tenerezza dei gesti molto più che alla sopportabile mediocrità delle parole e del loro utilizzo.
[Copio ed incollo qui parole che vorrò rileggere spesso, lo so. Senza l’amarezza con cui le ho lette la prima volta. Si spera.] Daniel Pennac – La prosivendola, pagg. 129-130 “Quanto ai molto belli, tutti li guardano, ma loro non osano guardare nessuno, per paura che gli si salti addosso. E i molto belli muoiono […]
Decidere all’ultimo momento. Mare? Sì, dai, mare.Prendere la macchina e andare. Scivolare sul nastro di asfalto che si perde tra le gallerie del Turchino e, in fondo, si apre sulle scogliere.Ascoltare musica e parlare, parlare, parlare. Curiosa e timorosa, come sempre. Perchè tu, alla fine della fiera, hai sempre paura di aver preso male le […]
Ok, l’ira funesta si è apparentemente stemperata.La sento ringhiare sommessamente da dentro l’armadio ma il lucchetto è a prova di manomissione.La scelta di un atteggiamento sconsiderato e impulsivo mi ha aiutato ad esorcizzare la brava bambina che mi porto dentro.Bon. Stasera si esce e non ci si preclude niente. Ma proprio niente.
FUORISERVIZIO [Le trasmissioni riprenderanno non appena riuscirò a domare l’impulso di mandare a farsi fottere chiunque]
[Del non detto] Se qualcuno un giorno bussa alla tua porta,dicendo che è un mio emissario,non credergli, anche se sono io; ché il mio orgoglio vanitoso non ammette neanche che si bussi alla porta irreale del cielo. Ma se, ovviamente, senza che tu senta bussare, vai ad aprire la porta e trovi qualcuno come in […]
Le persone dimenticano. Sanno giocare, questo sì. Per eludere il riflesso di ciò che credono sia la loro storia individuale.Nessuno è più ammesso nel mio intimo, nessuno vi si fonde più. I rapporti con la gente si differenziano sempre più dai rapporti che mantengo con me stessa.Di tanto in tanto mi lanciano uno sguardo inquieto, […]
Ora come ora nessuno è abbastanza capiente da contenere quel che sono.Francamente nemmeno io mi accoglierei. Credo che opterò per una conclamata condizione di esule.