(questo post non ha titolo)
Penso troppo.
E non è una novità.
Tendo a preoccuparmi troppo.
E non è una novità.
Gioco in punta di fioretto col pessimismo.
Anche questa non è una novità.
Vedermi comportare come se così non fosse.
E divertirmi, quasi.
Questo sì che è insolito.
Sempre bello sorprendersi…
Ma che bella cosa! Sono assai felice di tutto ciò. Bacio.
pensare troppo è un modo di vivere, e non il pegiore
g
meno male :p
Io non lo trovo insolito, Cris…
Anni fa, una persona mi aveva detto che mai sarei stata felice in amore perché “pensavo troppo”. E’ vero, io penso troppo: la mente si è rivelata uno strumento di tortura oltre che un agente benefico.
Che fare, se non cercare di non abbandonare il senso dell’umorismo, dell’ironia… Se mi levano quello, sarebbe un disastro…
Buona giornata! 🙂
Cat
Mmmm… Non c’è da preoccuparsi veramente, no?!
Innato senso materno di chi? Mio?! Perchè se è al mio istinto materno che ti riferisci, è praticamente nullo. 😛
leave the world behind..
Serpe io? ;-P
Brava.
:-*
Vedere il mondo in un granello di sabbia e il cielo in un fiore Di campo; tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.
…e ridere di me
un bacio
Mi ripeto…siamo molto simili….
..quel quasi é piuttosto inquietante..
non è male così….
un bacione dallo
nero
Occhio fino, AeDeS.
E viva l’insolito… lasciati stupire Cris. M.
beata te che giochi in punta di fioretto con il pessimismo. ormai mi ritrovo nella nazionale di sciabola…
ricevuto la risposta?
sembri me…
ho appena postato…
un bacio!
devo andarci a gennaio a capire Salvador Dalì, non è che vuoi uno strappo? 🙂
però è un buon inizio per cambiare il solito con l’insolito, l’insolito col solito, il solito insolito con l’insolito solito…. mi confondo… come al solito…
ciao cris,lunedi’ difficile…almeno x me,ma domani compiro’ 1 mia piccola vendetta…tie’!!!!
1 bacio e buonanotte ;-*
pensare troppo è un grosso difetto…sto lottando per perderlo…con discreti risultati.
:-)*
Una sorta di sdoppiamento della personalità (non inteso in senso medico) non inusuale (o se preferisci, frequente) in alcune personalità sensibili e sfaccettate sempre in bilico tra l’io “vero” e quello “da esternare”.
Guardarsi come dall’esterno è una pratica che può risultare utile per non soccombere, a volte.
Non credi ?
🙂
Sì, lo credo…
in punta di piedi sul bordo del pozzo…a guardare in fondo e a ridere.