(questo post non ha titolo)
Nessuna defezione, nonostante ambigue intuizioni.
Imboscate misurabili in battiti del cuore.
Incursioni tra le pieghe dell’incertezza.
Perimetri percorsi in punta di piedi.
Tratteggiando un avanzamento infinitesimale. Ma sostanziale.
Lenta, godibile espugnazione.
sbirciando
i percorsi e le mete, il mare e l’acqua…..il divenire che contiene già gli embrioni della fine non avanza; il godimento è la magica scoria dell’icertezza di un evento.
Deep: ogni cosa che inizia ha una fine. Il piacere di cominciare qualunque cosa sta nel percorso che si sceglie per arrivare alla fine.
Godersi il viaggio, insomma.
La meta, bene o male, ce la si prefigura quando si hanno ancora i bagagli in mano 🙂
eipsst..riesci a sopravvivere alla glassa e al non sense di questi giorni?
molto rossetto prima di uscire, fin sulla parola che ti ha spinto fuori. ma nessuna sbavatura, nessun eccesso. e’ la scena di un mito, precisa, nessuna intromissione casuale. i nervi dell’arpa accennano gia’ il tema del climax.
Che stupido… solo stasera mi sono soffermato sul significato del titolo del tuo blog… Perché non l’ho fatto mio da subito?
Ciao Cris.
…mah…io ho fatto mia qsta massima,credo,cinese :
“anche il viaggio piu’ lungo inizia con un passo”
notte cris :-*
Un saluto da qui. Nelle mie non certezze mi trasferisco credo definitivamente.
Party: io odio la glassa! Ma vivo nel non sense, da un po’. Dici che è la crisi di rigetto?
Jahm: …..
Dr.Winston: adesso devo capire chi tu sia… 🙂
Flying: basta porre la dovuta attenzione 😉