(questo post non ha titolo)
Spettatrice di realtà paradossali. Un pessimo spettacolo ad un prezzo esoso.
Il limite della sopportazione. Il limite della comprensione.
C’è chi paga colpe non sue e chi gode dei benefici di legge. Quale cazzo di legge?
Da manicheista e samaritano. Io sono lo spartiacque.
Ascolto e respiro. Piano ma ritmicamente. Fisso la nebbia fuori dalla finestra.
La sento venirmi incontro. Attorno. Lambire i miei profili, appannarmi la vista, entrarmi dentro.
Non riesco più a capire. Perchè questa realtà dei fatti non mi appartiene.
Io non ho bisogno di succedanei per dare scacco al rancore.
E lo dico avvertendo al centro del petto il tepore della sofferenza.
Sto fallendo nella declinazione del paradigma irregolare della mia vita.
Non voglio fingere di saper stare in piedi, ora.
Sento cedere pericolosamente le giunture.
E nessuno, qui, è pronto ad attutire la caduta.
Il prezzo che si paga per non derogare alla propria verità.
Vulnerabile. Odiosamente incapace di negarlo.
Insopportabilmente trasparente.
Vedo con dispiacere che oggi non è meglio di ieri nemmeno qui… 🙁
bacio consolatorio, anche se non consola, lo so…
mi piace questo sito e come scrivi..
non ti scriverei > stai.. con i piedi per terra..
Quando il velo è costantemente tolto, la trasparenza si fa torbida.
E’ questo che la rende insopportabile: sentirsi nudi e capire nonostante tutto che gli altri non ci vedono.
No. Sei forte, e lo sai. Sai anche che c’è gente che lo pensa sul serio. Sei più forte di tutto questo.
Un abbraccio.
b.d.e.
Sai come la penso. Sai anche che, dal mio punto di vista, è troppo anche quel ruolo di spettatrice, che pazientemente ascolta il racconto di una farsa spacciata per esperienza costruttiva.
Mi rendo conto che, a volte, posso sembrarti drastica, ma il rifiuto per le personalità a comando è troppo forte…
Ti abbraccio tesoro. :-*
“Se la vita è in pericolo
niente parafulmine,
niente freno d’emergenza
niente fuga
niente luce del faro
Di notte il lungo lento masticare
azzannare i fantasmi
lotta con il nembutal venti pezzi
bastano.
Si è provveduto
perché venga il giorno,
è
tutto qui.
E muscoli al lavoro sulla faccia,
finché in alto l’acqua trabocca lentamente
dagli occhi chiusi, poi l’urina
poi il sollievo, sospiri
che dicono soltanto, alle cinque del mattino
passa anche questo …”
Ingeborg Bachmann, Non conosco mondo migliore
Un abbraccio
Cat
Euridice, emancipata, vista l’inettitudine di Orfeo, oggi va e viene dall’inferno sola.
e alle virtu’ di Orfeo preferisce la decadenza di Proserpina. o che sia la novella Saffo a riportarla in vita.
di tutto questo c’entra qualcosa, cris? e quale amore astuto si cela dietro quel “nessuno”?
…….
la realtà è paradossale..
ma anke piatta
può risultare grottesca..
Il Cinema
il Cinema salva.. a volte..
li sei spettatrice reale
nella realtà di una spettatrice..
tautologico
ma effettivo…
forse sei uno spartiquacque
ma sei uno spartiacque molto simpatico nonostante
queste sinusoidi emozionali!
un abbraccio bellissima!
nessuno
…nessuno mi puo’ giudicare, nemmeno tu…
ho trovato il libro
bye baby
crisalide trasparente???
su in piedi,c’e’ da festeggiare la vita!!
un bacio sulla guancia e 1 calcio nel sedere…..quando t deciderai a sbocciare saranno dolori x tutti.