(questo post non ha titolo)
[D.u.a.l.i.t.à]
C’è in me una qualità cristallina e dura che mi appaga e mi disgusta al tempo stesso.
Scissa in due. Una parte davanti all’altra, a sorvegliarla, a desiderare cose che questa non riesce a concludere.
L’una che intuisce la sua esistenza. L’altra che nega la propria.
Ignorandomi forse sperimenterei una provvidenziale allucinazione: riconoscermi.
Bellissima conclusione. Che condivido. Dovremmo imparare ad ignorarci maggiormente. Annullare tutto questo cumulo inutile di attenzioni che ci dedichiamo. Buon anno.
Sapessi quanto sei vicina a certi miei ragionamenti, Cris…
Comunque riconoscersi è a tutti gli effetti un’allucinazione: niente di più lontano dalla realtà reale, frutto unicamente di una trasposizione mentale eccitata della propria verità che crea il fantasma dei nostri noi stessi, impossibili ad essere uno.
io quel riconoscermi lo leggo come se fosse un ri-conoscermi. come se, con sè stessi, fosse necessario ad un certo punto entrare in contatto come con un estraneo, e imparare a poco a poco tutto ciò che c’è da sapere. ciao cris, ti abbraccio
che pare di commenti! prima vivi, poi pensa…
Lost, cara, ti bacio e basta, ecco :-*
Logo: d’esser così vicina a certi tuoi ragionamenti mi devo preoccupare??
:-**
Reme: Buon anno ed un abbraccio a te :-*
Maalox: prima pensa e poi commenta 😉
bella…riconoscersi.
Apro la porta, stavolta basta oltrepasso, si…sola soluzione.
Vedo il caos… mi fermo…e adesso che cerco.No non posso continuare ad attrevesare…voglio…devo.Non posso, perchè?Amo troppo stare qui?
Anonimo… se desideravi comunicarmi qualcosa sappi che non ho compreso una beata fava 😉
Per conoscenza.
..credo che un modo – non è detto che sia l’unico – per ignorarsi sia trovare una persona che ti porta al limite; nella reazione istintiva – autoconservativa – a questa condizione limite, l’ignorarsi (ignorare il giudizio che si da a se stessi) ci porta a riconoscerci.. sto solo riflettendo sui casi miei..
AeDeS… io al limite potrei anche desiderare di arrivarci. Sfortunatamente manca chi si cimenti nel tentare di portarmici.
La dicotomia dell’essere
può essere dovuta alla mera
azzenza di uno stramaledetto
bramatissimo
D.O.V.E. ?
oh… non so con quale flusso elettrico… mi hai ricordato “la doppia vita di Veronica” di Kieszlosky… strano deja-vù… oppure uno di quei sogni in cui ti vedi…. come se si potesse essere il proprio regista… u bacio. Always Respectfully Yours Speedangel… le Ali di Fiamma ed Argento della Fenice
…chiedo venia… ma che minchia ho scritto?… Kieszlowski… ho appenariattaccato il cervello… sorry… moan moan. S
Ci si (ri)conosce col tempo, e non si fa in tempo che si cambia.
..ho appena letto Huxley che riflette su Pavlov, e.. non so più se arrivare al limite è una bella cosa.. 😉
notte cris passaggio radente…un bacio!!
e…giassai…. 🙂
Con me ha funzionato. Ho spento la mente e ho aperto gli occhi. Ti bacio.
Non vedo in te due persone che combattono ma una “unica” come il giorno, seppur diverso nell’alternarsi del giorno e della notte… Certo alle tue ombre può infastidire un poco che tu lasci entrare un timido raggio di sole… Ma non dare troppo retta all’eco del passato.. Il presente ti riconosce… 🙂
Buona giornata, Cris!
Cat
sempre meglio di chi è irriconoscibile, sia a se’ che agli altri