(questo post non ha titolo)
Resta la distanza.
Un singhiozzo asciutto.
Una slavina di spilli nel petto.
Non è bastato ancorarmi al raziocinio.
Vortica febbrile sotto pelle la resa incondizionata.
Si accumula in me il peso del tempo vissuto.
Le parole sono ciottoli che rotolano nel fiume.
E si perdono nelle mie pupille rabbuiate.
Tutto è dissolto.
Buondì…
..ciottoli che rotolano nel fiume.. arrivati al mare sono sabbia.. quiete.. forse
non stai parlando di te che prendi l’aspirina effervescente, vero? 😛
E’ dissolto “quel” tempo vissuto. Ma è meglio così.
Fa male ancora e soprattutto oggi.
Sputa fuori, libaretene; non ti torturare più.
…
Appoggia la testa, qui, e chiudi gli occhi.
il finale non lega con il resto…da ciò che scrivi sembra non tutto sia dissolto…
:)*
Dissolto, non dimenticato, mestesso.
Essenza_________ non è facile. no.
Nonostante le doppie mandate, i vetri chiusi e il secondino virtuale, da questo buio che ti serra evade un flusso chiaro, una distinta fioritura…
Adesso non prendermi sul serio in modo così lettrale ;-). Beso.
ciao stelassa,allora vieni questo week-end?
non cercare mai di sfuggire al tempo vissuto: lui ti riprende sempre…piuttosto fanne segatura per asciugare il presente. Bacio
i ciottoli rotolano nel fiumo molto lentamente. Ci mettono anni interi a fare pochi cm. Le parole invece… sono veloci e puttane.
Magari fosse solo la distanza… ti abbraccio.
il tempo che passa è sempre inversamente proporzionale al nostro grado di soddisfazione?
o si può continuare a credere che un giorno ci troveremo vecchi e contenti della vita che ci è corsa via tra le dita?
a 80 anni, faremo un blog raduno? magari il primo e unico?