(questo post non ha titolo)
Questa mattina mi sono strappata al letto quando ancora il sonno dissentiva, serrando vigorosamente le palpebre.
Il cervello chiuso in una calotta di ottusa indolenza.
Sciabatto in penombra fino alla cucina, verso l’incerta diurna visione del mondo.
Inanello un gesto dopo l’altro. Caffettiera. Bollilatte. Fette biscottate. Marmellata di ciliegie. Miele.
Mi servirebbe una terza mano, oggi.
Faccio la spola tavolo/piano cottura una dozzina di volte. E’ la sola ginnastica che riesco a concepire.
Mi accorgo che l’unica metà di me che credevo vigile è ancora nel letto quando il latte allaga i fuochi.
Poco male. Pulirò dopo, forse.
L’occhio destro mi dà ancora fastidio. Brucia, lacrima, ringhia se assalito da una fonte di luce violenta.
Potessi lo sviterei e lo getterei nella spazzatura.
Dissodo la mia rassegnazione, termino la colazione e mi dirigo in bagno per l’oftalmica medicazione.
Ed ora, davanti a questo schermo, con gli occhiali da sole inforcati, pasticcio pure una disgraziata rima.
Passerà.
Passerà.
Passerà.
ti ingloberei in un rito egizio di servitù/dea nella parte di chi non deve aprire gli occhi, ma allertare i sensi della pelle, del naso….
che passi presto davvero
buona giornata 🙂
Concentrare le energie per incidere nel profondo fino a togliere il male e raccoglierlo sulla tastiera. E’ quello che sai fare bene, che puoi perfezionare.
Lo spero bene, Nebbiolo!
Ahia… odio l’essere fotofobico per lesioni oftalmiche… comprendo..
e mi assoccio al passerà.
preparo splendide colazioni sai?
Conosco alcuni per cui si potrebbe affermare che il blog logora pure chi ce l’ha ;-). Bacio.
questo post
è davvero semplicistico.
anzi,
mi correggo…
è banale 🙂
Bertrand, caro, per una volta che comprendi il contenuto non lamentarti 😉
[ihihihihihih]
proprio perchè è il solo che ho compreso… percepisco tanta banalità…
figuriamoci gli altri…. 😛
Gli altri puoi limitarti ad osservarli come un quadro d’arte contemporanea 😉
passera.
senza accento.
panacea, panacea, panacea. eh eh eh
need help?
comunque grazie per l’invito!
No, Fat, grazie.
L’unico che necessita di aiuto, qui, è Bertrand. Sai… Se non scrivo banalità Lui non trova i miei post intelligibili 😉
“Dissodare la rassegnazione” mi fa impazzire!!!… anzi mi fa “mietere sorrisi e mi sento trebbiato dalla soddisfazione”…
come desidera.
rimango a quota osservazione.
ptu ptu ptu ptu ptu (rumore di elicottero.. eh eh eh)
omoteleuto omoteleuto
omo???
“quando si fa sera il cuore muore d’amore, non ci vuole credere che è meglio vivere da soli”
Ma la marmellata era buona? 🙂
stavolta la foto mi è ancora più nitida del solito…
notte cris……il tuo post mi ricorda le colazioni classiche che fai qndo sei in albergo…e che regolarmente salto x’ mi sveglio dopo le 2 ^^
poco male…c’ho sempre il pandoro d lekkerland da finire….
un bacio
Passerà…
Buona giornata.
avere il tempo di fare una colazione del genere è un’utopia… era solo una metafora, eh?! ti prego, dimmi di sì…
io faccio colazione a letto, me la portano, amo molto questo momento, poi guardo le ultime notizie, ascolto la radio e infine mi alzo, apro la finestra, mi riempio di luce e felicità guardando i miei alberi preferiti e ringrazio Dio che mi ha fatto dono di un’altra giornata. baci