(questo post non ha titolo)
Se potessi cancellare le tracce della memoria. Come una spugna passata su una lastra di ardesia spazza via la polvere di gesso.
Se fossi tanto corpo da diventare puro spirito. Immateriale, attraversare le ore con la leggerezza di un istante.
Se il mio sonno non fosse sottile come un velo ed io non mi preparassi prima di sorridere.
Se non mi aggrappassi al cieco impulso che mi scaglia rabbiosamente contro di me, scordando ogni volta quanto sia sterile.
Se riducessi la distanza che separa i sentimenti dalle parole. E dimenticassi le complesse e scomode formule che sostengono -intralciano- la mia comunicazione con la gente.
Se smettessi di desiderare con tutti i nervi ed i muscoli dolenti una passione sfamante.
Se non fossi tumida di assenze severe e ammettessi nel mio intimo ipotesi di alleanza.
Se ogni cosa non mi scivolasse sopra per andare a disperdersi in acque diverse dalle mie acque interne.
E invece.
ciao
bel blog..
E invece altro.
Dobbiamo sempre fare i conti con l’altro che non è il se: qui sta la fottitura, è vero.
Qualche volta, però, in rarissimi casi, per assurdi intrecci e correlazioni, qui nasce anche la sorpresa (e un breve, ma intenso, incanto).
Tifo per quest’ultima possibilità: ti voglio stupita dall’onda anomala della felicità.
(che non dura, lo so, la sai, ma chissenefrega…)
:-**
Ah, sapessi…
Se potessi ancora usare dei ‘se’…
:-*
il problema è che i se non portano a nulla… e intanto ci ostiniamo a citarli sempre e comunque…
Di essere eletto Popolo Eletto io solo? 😀
Naaaah!
Beso.
se… nn si va avanti coi se e coi ma… ma intanto è già un passo!
ti aggiungo tra i miei link interessante leggerti.
I se non portano a nulla, lo so da me.
Ma aiutano a focalizzare meglio la situazione. Per sottrazione.
Il sonno sottile,ecco quello che mi sta succedendo,non dormo quasi più.Buona serata
e se non fosse?…
e se non fosse cosa?
E se non fossero le ombre
ombre? Se le ombre fossero
– io le stringo, le bacio,
mi palpitano accese
tra le braccia –
corpi fini e sottili,
timorosi di carne?
(P.Salinas)
Se i miei se fossero corpi sottili e timorosi di carne… Li prenderei a calci 😉
[la poesia però è una piccola perla, grazie]
Visto che ti è piaciuta e che avevo omesso la seconda parte dei “se”, corro ai ripari:
—–
E se ci fosse
al mondo un’altra luce
per potere da esse ricavare,
ormai corpi di ombra, altre
ombre più ultime, sciolte
dal colore, dalla forma, libere
dal sospetto di materia;
e non si vedessero più,
e occorresse cercarle
alla cieca, tra i cieli,
disdegnando ormai le altre,
senza ascoltare più le voci
di quei corpi mascherati
da ombre, sulla terra?
…ho sempre preferito e invece ai se…
“Se c’avevo tre palle, ero ‘n flipper”
La saggezza popolare e dissacrante di mio nonno
-__-