(questo post non ha titolo)
L’acqua cieca e sorda gorgoglia contro lo smalto chiaro della vasca da bagno.
La stanza è soffocata da vapori caldi, gli specchi appannati, il riflesso del mio corpo sulle mattonelle umide delle pareti.
I seni sbocciano dall’acqua. Alzo le braccia sopra la testa, verso il soffitto in penombra, ad occhi chiusi.
Senza nessun sentimento, solo movimento. Il corpo si allunga e si distende. Potesse, si diluirerebbe.
Muovo il collo da una parte all’altra, inclino la testa all’indietro e.
Mi immergo nella vasca come nel mare. Un mondo tiepido mi si chiude sopra, silenzioso e tranquillo.
Raggomitolata come in un ventre smarrito dissolvo i pensieri.
Le bollicine scivolano via dolcemente fino a svanire contro lo smalto. Trattengo il fiato finchè posso.
Questa insipida distanza che mi separa dalle persone.
E che non so come ridurre.
Perchè la paura è anteriore ad ogni giudizio ed ogni consenso.
Riemergo dall’apnea come da una lucida ispirazione.
Mi asciugo, abulica, nell’abbraccio dell’accappatoio e getto uno sguardo allo specchio appannato.
L’immagine che riflette è velata, morbida, accessibile.
Come un ricordo rassicurante.
Sono un ricordo rassicurante.
Bellissime parole. L’acqua, il vapore, i sentimenti, le sensazioni, sono tutte qui, vive
non sempre riemergere è rassicurante, cara Cris…
la distanza. la paura. cose che non si riducono. Solo, si percorrono, finchè in lontananza, al di là dello specchio, un’immagine velata, morbida, accessibile, diversa da tutte le altre, fa segno: vieni. E un mondo tiepido si apre…come risposta senza domanda…
un saluto emozionato per questo pezzo intriso di densità e spessore
Sei anche una persona meravigliosa. Se solo sapessi guardarti con altri occhi, quando lo specchio perde l’appannatura…
Ti sento più vicina.. adesso.
Vabbè, intanto se ti facessi rivedere ogni tanto, almeno (cercheremmo) di toglierti un po’ d’affanno 🙂
Beso.
…mi sa che frugherò anch’io nel tuo blog…:)
Non esistono ricordi,
non esistono immagini,
esistono delle luci che si accendono
e poi si spengono, esistono
dei suoni che spingono verso l’infinito ma non hanno consistenza,
esistono i giorni, i tuoi diversi da quelli degli altri,
esistono le illusioni, le cose che non hai mai avuto il coraggio di vivere o dire, esisti tu, adesso.
Esistono i sorrisi che hai provocato, le lacrime che hai leccato, le unghie che hai affondato, esisti tu, adesso.
Il resto è ancora da inventare o da scoprire, anche adesso se vuoi.
Pablo
Un ricordo rassicurante…
a volte le distanze sono rassicuranti, ma restano sempre distanze.