(questo post non ha titolo)
Non so più come far fronte a questo stato di necessità.
Negarlo oltre sarebbe grottesco.
Il mio tempo non conosce frazioni. Si dilata, si espande omogeneo. Piatto.
Dinanzi a me potrei morire di sete perfino io.
Avvicinarsi. Avvicinarsi. Quasi a toccare.
E sentire alle spalle l’onda che ti risucchia nel suo riflusso deciso e puntuale.
Maledizione.
Qualcuno che sia qui per niente, prima che per tutto.
Una preghiera, una richiesta, o semplicemente una confessione?
In ogni caso, profonda.
Anche il mio tempo non conosce frazioni.. e a forza di lottare per frammentarlo mi sto lacerando.
Forse dovrei solo accoglierlo.
Dilatare la vita seguendo il suo flusso.
E’ stato un piacere scoprire questo tuo antro.
E’ molto bello qui da te.
E a lato quel tuo “io in sintesi” è spettacolare.
A presto.
Ripeti con me.
Domani domani domani domani.
…e se partissi, mollassi tutto?
Sola? Vorrei. Se riuscissi.
non sei mai stata così bella:
solo la tua essenza, pura e nuda.
Eeeeh lo so, ma tanto, doppo aver tristemente perso i System, nulla più mi tocca! ;-p
…ci riusciresti, mi sa.
Quello che hai scritto è bellissimo!
mettersi di fronte a sè stessi…a volte una sfida necessaria…
bellissimo qui.