(questo post non ha titolo)
Reduce da un giorno di minima condiscendenza.
Tutto si mescola mollemente.
Tangenze insipide. Parole cattedratiche. Provocazioni acidule.
La mia indifferenza pregiudica ogni cosa.
E cassa la più grossolana delle prosopopee.
l’inidfferenza,
un’amica di cui vorrei il numero,
ma è troppo sfuggevole per tenere un cellulare
L’indifferenza forse nasce dall’emotività precedente con Only.
Il caldo e il freddo.
La sensibilità e il disinteresse.
Mah.
(scusa Cris, è che il rientro alla vita quotidiana mi fa andare via di testa: bacio)
Il tornado emotivo dovuto alla vista di Only si è placato in tempi ragionevoli, Toss.
Difficilmente mi perdo nella malinconia del “non vissuto”.
Il soggetto in questione, invece, avrebbe ricevuto il medesimo niente di me anche in periodi di vacche magre 😉
Bacione.
Bauhaus____ vuoi che metta una buona parola? 😉
ﻑﻣﻄﻖﻙﻈﺷﺳ
Almeno si vedessero i caratteri…
Chissà perchè prosopopee ha per me un nonsochè di erotico…e non è solo una certa assonanza…
Bustrò____ ci sono parole che nella nostra testa assumono valenze erotiche. A me fa languire pleonasmo, pensa.
E anche qui si prescinde dall’assonanza 😉
scusami quanti anni hai?
trentuno, freschi freschi.
ok. per conoscerti un pochino hai dei post che mi consigli di leggere o devo leggermi tutto?
Leggerti tutto?? Ma tu sei matto!
Non ne usciresti vivo 😉
Pesca qua e là nell’archivio.
E speriamo bene.
…e lei, con la sua prorompente prosopopea, mi portò, in un battito di ciglia, all’ultimo pleonasmo…
Bustrò____ sapevo che avresti colto. Ma in un battito di ciglia io lo leverei, per dire 😉
iniziamo a pescare.
La prosopopèa dell’indifferenza.
E’ come il pleonàsmo della sintesi.
Compiuta.
Tutto abbonda nel silenzio.
Successivo.
Alla certezza…
Sensazione nota.
Musicale.
Perchè sei l’eleganza estrema della lettura.
Allusiva.
In quanto enzima della comprensione.
Funzioni sempre con la stessa presenza di spirito catalizzante.
E non c’è da stupirsi.
Se rimane fra le tue mani.
Il mio up-plauso pleonastico, hehe.
Omdahh_____ dimmi chi sei! Lo voglio sapere. Subito!
[sono credibile quando mi cimento in un tono impositivo? Uhm.]
Mi piaceva l’attimo del battito che contrasta con una prorompente prosopopea che si srotola come i pomeriggi assolati d’estate, senza mai fine
mi preoccuperei se fosse solo mignotta.almeno ha l’alibi dell’alcool.riferito a quello che hai scritto, fai benissimo:l’indifferenza paga sempre.anche quella con se stessi.
buona giornata
Bustrò____ sotto sotto, lo so, sei un poeta 😉
mai stata a venezia! perchè non ci vieni adesso
sono a gennaio 2005…..
e vi ripiglio…
letto quasi tutto. l’ultimo anno con attenzione.
non ho combinato nulla tutto il pomeriggio. leggerti è facile. capirti l’opposto.
Lusingata del tempo che mi hai dedicato.
Ma, lasciatelo dire, tu non sei mica tanto a posto: te l’avevo detto che sarebbe stato un lavoraccio sorbirti tutto l’archivio, Eddy.
Oltre che una mattonata sullo stomaco 😉
ogni tanto faccio un ripasso.. non credo di avere l’ulcera..
ne mattonata ne lavoraccio.
è solo che ti intravedo e non ti vedo.
..quel “cassare”.. suona inquietante, ma *sorrido*..
Le parole che si spargono sulla carta o che lasciamo far apparire in uno schermo, la differente sensazione dello scrivere per sè o per tutti.
il poter dire a noi stessi ci che vorremmo dire a tutti od il suo contrario, porta ad un ermetismo non di maniera ma di difesa.
Porta anche a grandi risutati estetici che possono diventare momenti estatici
L’indifferenza fuoriesce a volte come difesa dal dolore … almeno così si crede riesca a farlo in apparenza … e non è necessariamente atteggiamento altezzoso …
Un bacio mattutino
Flavio
Nessun dolore, Flavio.
Tedio immane. Ed un pizzico di fastidio.
La cassazione, quella sì, è stata gustosa, invece.
Bacio a te.