(questo post non ha titolo)
Sei settembre.
Una vita scandita da ricorrenze, compleanni, anniversari, scadenze.
Non preoccuparti. Entro sera sarò uscita dal vortice di immagini che mi sta risucchiando nel fu.
Rido. La bottiglia di barbera superiore. L’antipasto piemontese. Tagliolini ai funghi. La mia borsa nuova. La tua giacca color cammello. Le mani che non si cercano.
E poi salire in macchina. Ascoltare quella canzone. Parlarsi. E decidere.
Se avessi saputo che, quella sera, sarebbe stata l’ultima volta che ti avrei guardato negli occhi.
Avrei soffermato di più il mio sguardo nel tuo.
Se avessi potuto scegliere di non sapere, l’avrei fatto.
Non c’è più tempo perchè c’è troppo tempo.
Dicono che c’è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.
C’è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C’è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d’estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l’ora muta delle fate.
C’è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c’era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.
[….]
Dicono che c’è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c’era un tempo sognato
che bisognava sognare.
[ I. Fossati ]
giù il cappello.
molto brava.
Il testo è davvero bello.
Voglio aspettare ancora prima di ascoltarlo… prolungare l’attesa, assaporarla… ma senza provare a immaginare nulla per lasciare intatta l’emozione.
A volte è più importante del piacere che stai per ricevere o della delusione che ti aspetta. L’attesa.
Menù di oggi:
Trancio di ricordi sfumati con contorno di armonie e tempo che va …
Un bacio
Flavio
P.S. Grande Fossati …
grazie della visita e del benvenuto… splendido questo testo…. un bacio
Un saluto,
Qualcosa si muove?…
se si, sono contento.
Ma era solo il pretesto per leggere il tuo post odierno e darti un bacio e un sorriso.
Tesi
Gli anniversari degli eventi che, ricordandoli, li rivivi momento dopo momento.
Il sei settembre per me è il giorno in cui mi hanno detto che non avrei più potuto vivere la mia mezza vita di Milano, un anno fa.
Potrei fare un resoconto preciso di ciò che mi è accaduto quel giorno dalle 14 e 30 fino a quando mi sono addormentato.
Ma poi oggi è il sette settembre e di tempo ce n’è tanto, ancora, perché non è mai troppo.
A volte è lo spazio che manca.