(questo post non ha titolo)
Lo sdegno per ciò cui so resistere.
Ombre inebetite nel muro. Afone.
Avversa a ciò che non mi colma, indifferente al blando. Al composto.
Nulla di tanto violento da serrarmi la gola.
Tutto è come lo vedo: stelle senza vertigine.
Ore malate di esistenza.
Allineate, dentro me, in orbite di coazione.
Fose blandire la vertigine, scomporla.
Confondere l’orbita, disallineare le ore.
Forse starmene zitto :-*
perdonami, avevo letto orbite di colazione. e già m’immaginavo la schiuma del cappuccino negli occhi
Magari, Rospo!
Perdersi in orbite di schiuma, e cappuccini, e cornetti e…
Una vita in loop a colazione.
Un sogno 😉
Cris, io ti devo immaginare: come una grande Musa, o simile alla madre di ogni canto, ampia la tua presenza, originaria.
sulle tue labbre demiurghe passa un vento iperuranico, e tu allora accogli le idee come in un grembo.
questo è il sublime del tuo solco. però, cara, il tuo gatto qui a sinistra proprio non lo sopporto.
Orbite di colazione…. MITICO!
Il gatto, è fantastico!
Emozioni frenate, Cris?!
…
un bacio.
preferisco questa immagine di apertura alle calle. ti invio il mio nuovo blog tematico: un invito e la curiosità di avere un tuo parere. a presto
http://www.findingcarolina.splinder.com
Stelle senza vertigine.
Guardiamo lo stesso cielo.
Forse per questo vorrei cambiare emisfero? Per la croce del sud?
Adoro e invidio il tuo potere affilato di sintesi.
Jack____ oh, ma grazie! 🙂