(questo post non ha titolo)
L’esodo delle motivazioni a continuare.
L’acuta inquietudine per questa latente incomprensione.
Reiterata. Ancora, e ancora.
Perchè non viene ciò che non ha necessità di parlare?
Invisibilia.
Io so solo usare le parole e le parole sono capziose.
Làsciati cadere come sasso in un pozzo. Il pozzo che sono.
Prima che appassisca l’attesa delle mie mani aperte e remissive.
Come quando ero bambina e le facevo ballare leggere su una tastiera.
Questa intimità con me stessa mi mastica.
“Lascia tutto e seguiti” 🙂
un bacio è tanto che non ti seguo…
Aprile è vicino…per fortuna.
Un bacione :-*
Le parole sono capziose. Sì. Ma a volte è tutto quel che abbiamo. Che palle, eh?
aperto, nascosto, cieco o ignoto?
ciao.
sordo.
🙂
ah: sono riuscito a portare alla poetessa di “superato ogni tremore” un presente per ieri 🙂
e comunque, bel post.
..un senso di indefinibile sospensione..