(questo post non ha titolo)
Ci sto provando. Oppongo a questa voragine che mi sta fagocitando tutta la razionalità ed il buon senso di cui sono capace. Tutto l’orgoglio, il fatalismo, la privazione che mi definiscono.
Ma la cassa toracica vibra, impetuosa. Sono sommersa da ondate di assoluta smania. Insostenibile.
Ci sto provando. Ma permane una voce, su tutte. Quella che mi incita a sfidarmi. E conquistare.
Non mi riconosco. La direzione verso cui barcollo non è quella verso cui mi ero riproposta di incamminarmi.
Il talento della persuasione io non l’ho mai posseduto. Ma.
Dimenticare le regole ed i percorsi obbligati che mi sostengono nei rapporti con gli altri. Cavalcando l’eccezione.
Potrebbe lasciarmi scoprire volubile. E non sarebbe il peggiore dei mali imparare a suscitare incertezze.
La questione è sempre solo una: fino a che punto conviene muoversi per conquistare? Perché lo sai, io credo che valga la pena farlo, naturalmente a una condizione: che sia una battaglia (per quanto difficile) che ha senso combattere, e non solo un esercizio futile che ottiene solo di allisciare l’ego altrui.
Eh, Vì, lo so. Ma cosa garantisce che ne valga la pena?
La controparte? L’istinto? Il caso? Il desiderio? Tutte insieme queste cose?
In ogni caso è un terno al lotto.
:-*
Eh, lo sapessi non sarei il caso umano che sono ahahahaha
Che bella coppia!
Noi due, intendo 😉
Ahahah e chi altri se no? ;)))))
x caso amico tuo? http://crisalididellamente.splinder.com/
buona giornata
Ciao.
In grande silenzio, ma non mi sono mai dimenticato di te. Penso di tornare, spero di esser ancora tuo “gradito” ospite.
Ciao..