(questo post non ha titolo)
L’industriosa, instancabile severità con cui vigilo l’altro.
Si innesta sulla paura che questi non collimi con la mia sua immagine.
Dogmatico -dolente- criterio per fare fiasco.
Approvo l’alterità all’interno di un esclusivo vincolo.
Capricciosamente infantile. Oh, sì.
E, come i bambini, feroce.
Un po’ meno ordinamento.
Un po’ più di ordinaria liberalità.
E.
[ eteri in sospensione ]
Che la severità/paura non divenga pregiudizio.E che la ferocia sia positiva, non verso te stessa.E per il resto, la penso come quella piuma…
E…
E!
Baci.
K.
m’è piaciuto un sacco il tuo post di prima! 🙂 davvero. se vuoi parlo io… non ascoltare l’oroscopo. *c
..tic…tac….tic………….tac.
Capricciosamente infantile…
miracolo!
Kloro____ A te ti bacio e basta. Ecco.
Caly____ potevi commentare quel post, allora. Leggo i commenti anche dei post precedenti ;-))
Armandos_____ dai, su, che passa il tempo. Scrivi!
Gobbo____ …ho mai sostenuto di non essere capricciosamente infantile? Mah. Sicuro di leggermi da molto? 😉
Passare e leggerti è diventata una piacevole abitudine mattutina.
ecco, così c’è tutto. dubbio, operosità, sonni ondivaghi e vasetti di marmellata quasi finiti.
va bene.
La differenza tra il sensuale interessante e il porno rompicoglioni è pari alla differenza tra l’appena saporito e il Butta dentro, che male non fa.
Peccherò di presunzione ma lo prendo come un complimento alla scelta delle immagini che posto.
Non ravvedendo considerazioni su ciò che scrivo -che di sensuale ha meno di poco-
Non era su quello che scrivi perché ho letto l’ultimo post ed era vagamente cubo di Rubik. A volte capita anche a me, di volermi far capire solo da me stesso o da chi è nello stesso identico stato d’animo mio.
L’ho inteso come un complimento alle immagini scelte, per l’appunto.
Allora vediamo anche il resto.
Anche il post prima val la pena.
Mi piace nonostante qualcosa mi faccia storcere il naso. Ma si sa, a casa degli altri – a parte a casa mia, dove chiunque può spostare una foto – sono i padroni di casa a far ciò che pare loro.
ma scusami, amico mio (in senso lato)…tra tutte queste ipotesi e considerazioni…non ti è venuta la vaga idea che potresti non averci capito una emerita mazza (in senso stretto), rispetto a ciò che vuol dire (o non dire) Ella?…Che poi è la stessa differenza che passa, per l’appunto, tra dilettarsi con il cubo di Riubik ed entusiasmarsi per il Giuoco dell’oca…
Certo che m’è venuto il dubbio, ci mancherebbe. Solo mi sfugge – in senso strettissimo – il motivo per cui mi si debba prendere per il culo per cose che avevo capito perfettamente anche io.
Poi, non avendo attaccato nessuno, non capisco perché mi si sollevino le scimitarre contro…
Ma quale scimitarra, Singòl. E’ che m’è stonata la storia delle foto che vanno, che vengono e che si spostano. Storco anche io il naso quando non avvisto il senso, all’orizzonte.
Non penso si tratti di presa per i fondelli…piuttosto di reazione al vacuo tentativo di stupire…se rileggi il tuo commento di presentazione, dovresti poter capire…
Spostare le foto significa che ieri mi hanno mandato affanculo sul mio blog e ci stava… Ma non sono qui per fare questioni.
Però, scusa, se non capisco io il senso significa che sono gnucco o che (come mi si dice letteralmente) ‘non ci ho capito un’emerita mazza’, e se invece non lo si capisce di quanto scrivo io sono comunque io che non mi faccio capire?
No, spiegatemela, questa…
Singòl… Io veramente sono la gnucca per eccellenza [hahahah]. Ho storto il naso tentando di decifrare il tuo commento ed ho palesato manifesta incapacità di comprensione. Il tuo tentativo di delucidazione citando il vaffanculo che ti sei beccato sul tuo blog non mi aiuta, nuovamente.
Son senza speranza 😉
Non famo confusioni.
Io parlavo con kloro, non con te.
La metafora dello spostare le foto significa che mi piace nel mio blog avere degli amici e non comandare: quindi se vengono e fanno casino, esattamente come a casa mia, a me fa piacere. Lo stesso NON faccio sui blog degli altri, a meno che non sia autorizzato: la cosa può infastidire.
Chiaro, mò?
Per quanto riguarda il tuo post dicevo che non mi piacciono gli usi forzati di parole da vocabolario. Che poi ne conosca il senso è un altro conto, ma se nel post precedente avessi cassato ‘stizziscono, spolpare, reiterate’ ecc. (che possono anche non essere auliche, ma un’eccessiva evocazione soffoca il discorso) ci saremmo capiti molto meglio.
Ma forse sono gnucco io.
Parlavi con kloro e non con me? Stai dicendo, forse, che io a casa mia non posso intervenire quando mi pare, indipendentemente da chi mi rivolga la parola?? Ehi, Singòl, mi sa che ti stai allargando un po’ troppo, tanto più che il mio ultimo intervento era atto a stemperare. Non a rintuzzare.
All’ennesimo tentativo comunque ci sei riuscito. Adesso ho compreso il senso di ciò che volevi dire.
Lasciami precisare, in ultima analisi, che l’uso che faccio dei sostantivi è totalmente naturale. Ognuno ha il proprio vocabolario 😉
[…e gradirei che la questione si chiudesse, qui]
CrisalideInversa: le foto sono splendide e i post lasciano spazio a più interpretazione, scatenando emozioni contrapposte… la bellezza dello scritto sta (anche) nel cercare di interpretare ciò che l’autrice voleva trasmettere, ma avere la presunzione di riuscire a capire financo le emozioni con le quali sono scaturite dalle mani di chi ha battuto i tasti è una forma di presunzione che si commenta da sé…
Buon proseguimento a tutti.
PS: spero di non esser frainteso: parlo per me…
sono tornata e ti porto un abbraccio doppio…
😉
Visto che mi hai cancellato il messaggio. Non ero irrispettoso verso di lui, ma verso lo scimitarramento.
Comunque, vabbè.
Io veramente non ho cancellato nessun commento [altrimenti avrei dovuto falciarne una decina di varia matrice] E’ Splinder che in questi giorni ha fagocitato commenti e post, essendo stato in manutenzione straordinaria per 72 ore.
Uh. Siamo partiti col piede giustissimo, eh? Chiedo scusa.