(questo post non ha titolo)
La piacevolezza di assecondare l’onda lunga di un dialogo.
Adocchiare la prefazione e sottrarsi al silenzio. Stupita.
Regalare schegge di intimità.
Inaspettatamente dischiusa, rutilante fiore.
Non possiedo nessuna idea tattica della realtà.
La prudenza si morula. Esserci, tremula ma e prodiga.
Certo, la chimera potrebbe sgretolarsi.
E risucchiare nel collasso questa impellenza.
Recupererei il lenzuolo bianco della noncuranza, tirandolo su. Fino agli occhi.
E andrebbe bene lo stesso. Ma adesso.
Traslo lo sguardo sul libro appoggiato al comodino.
L’alchimìa del desiderio.
Un sorriso. Inevitabile come uno spasmo.
Piacevole è l’intreccio che non ha necessità di trama…la complicità che nasce dal dare e darsi come se fosse l’ultima volta, abbandonando legacci e scavalcando l’ostacolo di schiena, alla maniera dei saltatori, senza necessità di fissare l’asticella, avendone chiara posizione ed altezza…
K.
non male sorriso e spasmo: ma c’è un’altra rima sospesa, e va bene.
magico…come sempre!
sembrebbe un bel titolo, l’alchimia del desiderio, da rimanerci incantati, o scemi, ma aspetta un attimo, l’alchimia del desiderio, l’alchimia che è un artificio, uno stratagemma, un accelerante, perché il sogno possa realizzarsi, e dunque essere falso e triviale, anche un po’ volgaruccio, ma normale, duqnue va bene.
Ripasso, dopo una vita, e è piacevole ritrovarti nel tuo immobile volo.
Marco____ L’alchimia è anche considerata un accostamento raffinato e inconsueto di elementi [De Mauro Paravia]. Tali possono essere la chimica di due corpi, la sinergia di due menti, l’armonia di due voci.
posso dire una cosa, con la doverosa premessa che non so a quali sprazzi di vita reale ti riferisci con questo post? (così sgombriamo il campo dal problema dell’invadenza)
sii ciò che desideri, che delinei nel tuo profondo e passionale desiderio.
e per sdrammatizzare/ironizzare (ci metto un segnacolo tangibile, che dici?) ti posso dire che ste parole cancellate che tu posti sono inaccettabilmente barrate? :))))
o avverbialmente sottolineate, o graficamente ostacolate, o visivamente sottostimate, o variazioni sul tema a partire da una struttura simile?
😉
ecco, l’alchimia che io vedo è in questo *tremula (ma) e prodiga* che vale in dialogo: due concetti, basta la parola, ma anche *otticamente* composti.
insomma, questo tuo lacerto mi pare particolarmente riuscito, incipit deciso, “outro” seccamente concludente, e un bella pancia a coda di pesce.
nel *merito*: trovo che la noncuranza non sia *mai* bianca, ma spesso venata di sfumature di grigio.
Ecce_____ stavolta m’hai fatto sorridere… Grazie del consiglio.
Ah, le parole barrate restano 😉
Bolilla_____ ti leggo. e ti rileggo. e ti rileggo. Mannaggia a te…
Un bacio.
Complimenti per il blog molto elegante. Mi piace quello scrivi. Splendida la poesia di Ungaretti.
Un Paolo appassionatamente sognatore (già ti cito!)
… finche’ la musica solo per noi suonera’ 😉
ma anche la foto e’ tua?
…estremamente elegante. Inevitabilmente elegante, l’alchimia delle parole. A volte mi perdo.
Sei di una raffinatezza disarmante…
Mi rendo conto che non è cosa da poco approcciarsi alla tua scrittura ma leggerti mi rilassa molto, non so spiegarti perchè.
Buona giornata,
Calista
Rear____ Grazie. Benvenuto.
Max____ A chi lo dici…
Calista____ Che rilassasse, questo davvero, non lo credevo. Meglio così 🙂
io vorrei entrare ma tu..tu.sei sempre stata invisibile,eterea.vorrei piangere e ridere insieme a chi sà tradurre le proprie congetture in fortezze d’arcano alabastro, mi sarebbe piaciuto sfiorarti…ma purtroppo sono morto, questo non t’interesserebbe voglio solo dirti che sei fortunata non fatri mai fuorviare non cadere nei calappi astuti che ti tendono, sei innamorata di te stessa…non tradirti mai ho conosciuto la morte e credimi se ti dico d’abbandonare ogni preconcetto che t’hanno fatto conoscere…è bello,appagante maledire il proprio oblio ma poi quando lo si perde ci si rende realmente conto di quanto lo si amava, lecca pure il tuo sangue ma ricorda di tanto in tanto di riaprire le tue ferite prima che anche la cicatrice si sfochi nelle rimembranze eclissate da un tempo pressante, è un dolore piacevole in fondo io l’ho conosciuto e spero che anche tu lo conosca
E tu che fai capolino in un post di un anno e mezzo fa, oggi, CHI sei???
esserci tremula a prodiga mi piace molto come ‘fotografia’ di te. poco importa se la chimera si possa sgretolare da un momento all’altro chè un sorriso con l’impertinenza di uno spasmo fa sempre bene alla salute. o no?