(questo post non ha titolo)
A pensarci bene avrei più cose da dire in questi giorni di quante ne abbia avute nell’ultimo semestre. E’ che non ho ne’ la voglia ne’ la pazienza di filtrarle e congetturarle in pensieri. Tantomeno cristallizzarle in perifrasi. A piccole dosi ruminerò l’accadente, forse.
Ché poi non è detto. Quando analizzo, sviscero, soppeso. Quando mi trovo a fare la contabile di me stessa e degli altri divento insostenibile.
Pertanto.
Parole che corrispondano alle cose. Dritte nel segno, ràpide alle voglie, lastricate di concrezza. Intelligibili.
Le rimanenti le tengo per me. Chiuse in orbite di seta, a godere di quel cielo di ragnatela.
Forse si schiuderanno dopo lenta e felice maturazione.
L’estate pare indulgente.
"…E’ breve l’istante con Te.
Se Tu fai stare bene solo scrivendo… quale condizione attraversa chi Ti potrà vivere? "
Vedremo.
l’approccio ragionieristi in genere, è in sostenibile. ma a volte indispensabile. soprattutto nel periodo dei saldi…
Qua è stupendo.
Davvero.
un abbraccio.
ergo, sarebbe da idioti commentare le tue parole.
commento ciò che hai taciuto: molto bello, davvero. un silenzio rotondo, saturo di cose, sensazioni….
è proprio vero: come silenzi tu… 🙂
Di’, non ti si starà mica accendendo una lampadina…
Bol ____ Tu pensa a settembre. Abbiamo un patto, noi due ;-*
Ecce ____ Silenziosamente ringrazio.
Gobbo ____ Toh, una delle tante. Di tanto in tanto mi tedio dei tecnicismi, lasciandomi temperare dall’alta tensione. Titubavi? 😉
sempre bello ed intenso il tuo diario
Stavo per far altro, stavo per disconnettere e via, per chiudere, poi “sfortunatamente” qualcosa ha richiamato la mia attenzione, sempre questa maledetta capacità nei guai, ed ecco che plano nel sottofondo della tua musica. il resto lo esporrò nelle prossime esplorazioni. và
aspetto lo stesso giorno dopo per dire quello che vorrei dire ora.
domani sarà il giorno dopo.
Sapremo attendere
nell’afa
il volto
delle tue migliori parole.
Il mio volto migliore è quando non trovo più le parole, Q0.