(questo post non ha titolo)
Me la sento premere addosso, questa quantità infinita di cose che si muovono. Di avvenimenti che accadono. Di vite brucanti vita. Di indirizzi esatti.
Preme e mi nega il respiro.
Il tempo che mi sta attorno, le settimane, quelle che devono venire, quelle passate.
A premere come un ariete sullo sterno.
Potrebbe salvarmi avere tre vite di ricambio. Vivere un po’ dentro ad ognuna, ad intermittenza. Scordarmi una pelle per indossarne un’altra. Sperimentare mille possibilità e mille imprevisti senza l’angoscia di questo one shot che ho a disposizione. Senza la larva dell’errore ad impastoiarmi.
Mi sento scoperta e chiusa in un recinto. Un giardino spelacchiato senza cancello.
Recipiente di me stessa. Senza bastare a me stessa.
Allocchita.
Io sto come te…
bacio…
*PrincipeNarciso*
ciao, mi ha colpito il titolo del tuo blog… :-p
beh..vedi un po’ il mio.. :-p
l’immagine del giardino spelacchiato e senza cancello è molto forte nei miei occhi.
Oggi è il mio compleanno. Compio 41 anni. Entro nella home page di splinder per accedere al mio diario on.line e piangermi un pò addosso, una delle pochissime cose che so fare bene. Il tuo blog attira la mia attenzione, entro e leggo questo post in cui mi pare di leggere di me, di come mi sento oggi, di come in parte mi sono sempre sentita. Un sentimento di “sorellanza” mi invade e decido di lasciarti un mio commento. Non lo faccio mai. Credo sia la mia prima volta. E’ solo per dirti grazie, grazie per “avermi” descritto con parole tanto precise e ricercate il turbinio del mio malessere.
In bocca al lupo per la tua vita, chiunque tu sia, qualunque cosa tu faccia.
fiuMe
@ FiuMe… grazie a te per avermi lasciato questo commento. E’ il più denso che abbia letto da settimane.
Mi piacerebbe poter ricambiare, con qualche parola. Non posso, la porta è chiusa.
Pertanto ti lascio qui il mio in bocca al lupo a te.
@ MrKa, mi dispiace. Intuisco disagio al pensiero di quel giardino.
…ben trovata…
o no…
o si..
nessuna certezza?
si …
questa è una certezza!
no?
non so
gnulo
Parlavamo di commenti?? Ecco: da un estremo all’altro.
Ti parlo da doppia, da tripla, da quadrupla…non so se così si nasce o si diventa. Accettarlo e viverlo per me è stato l’unico modo per non impazzire.
Ormai lo so…
W
Beh, ma puoi farlo. Due tre vite di ricambio, complementari o alternative… anche tre o quattro. C’è una quantità infinita di cose che si muovono, sufficienti per una quantità infinita di vite. Annaffia il giardino, ripara e vernicia il cancello, disponi aiuole colorate e fontane, casette di legno per gli uccelli; vedrai rondini e passerotti venirci a fare il nido, e qualche allodola frastornata da tutto quella luce, da tale fulgore. Splendi.
… scusa l’invadenza, ma l’immagine del giardino spelacchiato mi sembra ricorra… che sia una chiave? …
Una mia chiave di lettura? no, non direi.