(questo post non ha titolo)
Mi basterebbero effusioni verbali, ora.
Orbite riempite di occhi come i tuoi.
E qualche carezza.
A svellermi dall’alibi del cinismo.
/ Le mani ad artigliare come rampini la mancanza /
Seduta un giorno intero davanti a quello specchio.
A rianimare i fiori dell’incendio che covo. Sotterraneo.
E superare, perdonabile, il limite della pudicizia.
Per chiederti di irrompere nel mio spelacchiato giardino.
Sopra l’assito dell’urgenza.
Consumato dai passi del mio timore.
molto molto intensa. e musicale. complimenti…
non riuscivo aprire mai qui. poi per fortuna l’adsl fa miracoli.
DIs
un bell’invito
forse dovrebbe leggerlo
Peccato il post sia indirizzato ad un Tu generico…
fa sempre piacere leggerti….
@ Jack: bentornato. ti davo per disperso, da tempo.
@ Spol: grazie 🙂
@ Occidente: toh, chi si rivede. ringraziamo sentitamente l’adsl, insomma 😉
Un saluto ed un abbraccio
P.
Riesci sempre a strapparmi un sorriso agrodolce…
Cat
e ti rileggo sempre con piacere….
Che bello, dar piacere.
…ti avevo mandato un messaggio privato, riferito a questo tuo post. Poi l’ho cercato tra i messaggi inviati e non l’ho trovato… forse non l’hai ricevuto. Forse è un segno, questo: sei una persona difficile da raggiungere. E questa cosa mi piace. Inventarsi una via per raggiungere un giardino, è impresa affascinante.
“Nessun essere umano può attraversare l’esistenza senza incontrare prima o poi, ciò che comunemente viene chiamato il grande amore, quello con la A maiuscola,
smisurato,
immenso.
Alcuni vi diranno che io confondo amore e passione.Forse hanno ragione.
Resta il fatto che quando una di queste malattie,perchè di malattie si tratta, colpisce come una frustata un cuore ancora vergine, è l’apocalisse.
Il quotidiano vacilla.
I confini svaniscono..”
E’ tratto da “i giorni e le notti”
di Gilbert Sinoué.
Il libro nell’insieme non mi è piaciuto, come speravo, ma questa frase che ho scritto invece si.
Belle parole, ma l’immagine è fantasticamente eccitante. *H*