(questo post non ha titolo)
Non basta il buio per sfumare i contorni di un umore
aderente alla marea.
Mi lascio blandire dall’indefinitezza.
L’apparente confidenza di un nome o di un gesto, accennato.
Come se mutasse il peso specifico dei significati.
Come se potessi declinarmi diversamente.
Desiderare altro.
Invidio la bellezza che trasforma i giorni in ore.
Che trabocca dall’altrui pieno per regalarsi a me.
Al mio misero vuoto solcato da rivoli di emozione -casuale-
E ritorna agli occhi come uno schiaffo.
Mi destreggio come posso tra febbrili aspettative ed esplosioni di collera.
Quello schiaffo è lo spartiacque.
E se tu domani mollassi tutto per una gita in giornata a Milano? Che c’è Rob che presenta il libro!
Verrei. Ma sono ostaggio di una influenza da cambio stagione, puntuale come un orologio svizzero.
Vi penserò, però!
In bocca al lupo a Rob 🙂
buongiorno crisalide
nina
bellissimo il tuo blog.. e bellissime le tue parole.. complimenti
Indubbiamente diversa da mia nonna :-). Complimenti
non hai cambiato template? *
@ Caly: no, non ancora. ho pochi estimatori volonterosi, pare. :-*
@ Opposite: oh, grazie. Ma una nonna come la tua, mannaggia, avrei voluto averla. O vorrei diventarla 😉
Lo è sempre. Preponderante e definitivo.
Ho impiegato due minuti a capire che il commento era al post precedente, Comparsa. Se mi dici anche cosa sia preponderante e definitivo ti ringrazio fin d’ora.
Non scrivermi la morte, solo.
Ché fin lì…
Lo schiaffo.
(Ehm…)
Lo schiaffo, definitivo?
E perchè mai dovrebbe esserlo?
Pensa a quanti schiaffi, finora. E a quanti, ancora 😉
Una collezione di spartiacque?
Già. Diversamente, come si cresce?
si è sempre sul punto di iniziare, anche quando tutto è già stato detto e forse fatto
hai cancellato
una ad una
le stelle dalla notte
poi hai venduto
il sole
all’incanto
C’è stato un tempo in cui il buio bastava a sfumare tutto. All’alba ciò che contava era un altro giorno ancora, la finestra splalancata senza tende, la colazione fatta in fretta, l’ultimo disco acquistato ad accompagnarmi per strada…. Mapi 🙂