(questo post non ha titolo)
E’ interessante quale movimento si scelga quando si vacilla ormai sul bordo.
Un viaggio lungo il soffitto. A perimetrare inflessibili pareti.
La forza che manca per reggere il confronto.
Il timore che non voglio percorrere con gli occhi.
Di cui voglio lasciare sfocati i contorni.
– cedono le intercapedini tra la ragione e i sensi? –
Parlare con te mi è necessario e impossibile. Ma non lo sai.
Scorda a margine le spiegazioni, le decodifiche, gli omissis.
Ché sono rapidi e nervosi viatici ad un piano inclinato all’equivoco.
Férmati un passo prima, appena.
Sono quella che sono.
Una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.
… mi fermo un passo prima, appena.
Sei quella che sei.
“Una che incendia un’anima… altrove!”
No, ma diciamolo…’sto blog ha sempre dei template da urlo! ;-D
In una sola parola: bello!.
Ciao enigma
Black♠
Bello. Me lo sono guardato un po’, poi ho notato una cosa.
Adesso abbiamo in comune una farfalla. Bene.
:0)
*_* incantata da questo posto
posso lincarti?
tornerò senz’altro a trovarti
Sele
p.s. mi piace molto il font dell’immagine “tienimi con te” sapresti dirmi il nome.
“parlare con te mi è necessario e impossibile” ma sai che mi ci rivedo?
Propongo: costruirmi una immagine dell’altro (in questo caso altrA) tipo il Wilson di castaway. E parlarci fino a che non capisco che alla fine, a mancarmi più di tutto è il contatto con me stesso, mediato dalla meraviglia di quella persona fantastica che è lei.
Don’t you think?
belle novità grafiche, yess! 🙂
Grazie a tutti del consenso 😉
@ Ecce: no, un pallone come referente/mediatore no. Nevrotica sì. Disperata, non ancora 😉
@ Khep: ho solo bisogno di avere le coordinate precise di quell’altrove… Dici niente!
Confermo ciò che ti ho già detto in altra sede…proprio bella la nuova veste grafica…(a proposito, se hai bisogno di una mano al proposito, non farti scrupolo!).
Anche se sono le parole che mi colpiscono.Il loro appaiarsi e fuggire per la tangente, il loro creare chiaroscuri di impagabile intensità…
Un bacio.
K.
piano inclinato dici? direi piano saponato…
ashram… aiutami ad alzarmi adesso!
sì…sei quello che sei, e non sembra affatto poco*
Ti ho sempre letto e sempre ti leggerò …Non ho mai trovato il coraggio prima per lasciarti un mio segno anche se ti ho ringraziato all’inizio della mia avventura.
E lo faccio oggi, pubblicamente, tu che hai fatto commuovere le mie sere, entusiasmato il mio buio, io che mi sentivo piccola davanti alle tue ricercate parole ed entrando pensavo a quanto bella tu potessi essere. Fino a quando ho sentito che ciò che avevo dentro doveva uscire …
Grazie, tu sei vita ….
Navigare a vista.
Intorno e dentro un confine fluttuante.
Immobile. Indefinibile.
Una linea tracciata con il gesso sull’acqua del mare.
I piedi vacillano oppure è il bordo?
Complimenti per il blog e per nessunacertezza
@ Passaggisegreti: che dire? Grazie per esserti palesata. E grazie dei complimenti, immeritati, davvero. Sono la prosivendola [questa la rubo a Vì] della mia emotività. Nulla più. Un bacio.