(questo post non ha titolo)
Marcio spedita.
Davanti ho due ragazzi che ciondolano, appiccicati. Camminano fianco a fianco, tenendosi una mano infilata nella tasca posteriore dei jeans attillati.
E non si lasciano andare. Ridono. Poi si guardano e si mangiano con gli occhi.
Io ho il referto dell’ecografia nella borsa e le mani fredde.
Hanno già agghindato la città per il Natale.
Ma il cielo è screziato di indaco e arancione: sembra un qualunque tramonto di fine estate.
I due ragazzi intralciano il mio incedere e se ne accorgono. Si scansano e mi sorridono con le labbra screpolate d’amore, vergognosi. Incantevoli.
La credibile certezza del mio passo viene meno. Il fiato si sospende. L’impatto con l’intensità della loro leggerezza è sconquassante.
Svolto l’angolo e mi fermo. Il referto dell’ecografia nella borsa e le mani fredde.
Sedotta dalla loro smania e trascinata fuori dal torpore, sono terrificata. Se iniziassi adesso a pormi domande potrei mettere radici in questo cemento e rapprendermi ad-esso.
Ormeggio il dove, il perchè ed il come. Mi consolo e mi sostengo, perchè mi serve ad arrivare alla macchina.
Riprendo il mondo tra pollice ed indice e via. Cento metri e poi, casa.
caspita, bella scena!
p.s. uno dei due ragazzi ero io, non mi hai riconosciuto? :PpP
ma grazie! mondo tra le dita…sfregola, vero?
bel pezzo, ma prendere la macchina per fare 100 metri…
a volte le parole sono efficaci quanto ciò che si vede. Grazie
@ Ecce: bella? Dal mio punto di vista, quanto una caduta dalle scale…
@ Slowboy: ma prego.
@ CalMa: cento metri per arrivare alla macchina, nel parcheggio 😉
@ Codice: grazie a te.
Cri, la faccina ridente l’avevo omessa intenzionalmente. Tu lo sai, a te concederei anche di prendere un’aeromobile per fare 100 metri ed anche meno 😉
Arrivata alla fine torno su, e poi ancora giù a rileggere, e nuovamente su, con gli occhi che si fanno montanti.
Giù e su.
Dove mi fermo e ti trattengo in fermoimmagine così, che marci spedita.
Verso la Vita.
Con le mani fredde, sì, ma nuovamente in marcia.
(Che poi si sa, il freddo delle mani a contatto con il freddo dell’asfalto ti produce calore per contrasto..)
Forza Cris.
Un abbraccio sincero.
Il freddo e il cielo screziato di indaco e arancione, i due ragazzi… bellissimo.
Un saluto!
oggi, completamente assorta in studi semiotici, poca emozione tra le pagine del libro e la previsione dell’espressione imbarazzata del docente. un’assoluto desiderio di uscire, per accorgermi che qualcun’altro vive. e poi, alle volte, basta che qualcuno ce lo racconti che lì fuori di vita ce n’è abbastanza per tutti. è un grazie. così ho anche evitato un futuro raffreddore.
certo che te, quando esci, esci sul serio eh ..!
@ Marianna: Fino a quando non mi porteranno i referti medici a domicilio con allegato un mazzo di ranuncoli gialli, sì, mi toccherà sempre uscire seriamente 😉
@ MdM: la marcia è fisiologica. diversamente sarei un palo della luce. E nemmeno ne ho le fattezze 😉
Un abbraccio a te…
@ Giolee: lì fuori c’è di tutto. In primis i germi del raffreddore. Meglio starsene a casa 🙂
Qualunque sia il referto della tua ecografia…ti ho trovata forte, autentica, bella.
Spero tu voglia passare a trovarmi.
Roberta.
Davanti a carti contrasti d’animo si vacilla. Bella intensità questo pezzo. Ciao Mapi
Stamane ho per te un sorriso speciale…
Quanto alla poesia (con la “p” minuscola, please), hai ragione tu, gli idioti neanche l’avvertono, ma io intendo qualcosa che esula dall’ambito prettamente letterario.
Comunque sia, spero che tutto ti vada per il meglio.
Un abbraccio
Continuo chiaroscuro…tepore e gelo, torpore e risvegli, tramonti con parvenze estive e sensazioni autunnali…occhi che guardano senza vedere…certezze che si annullano.Quindi, dubbi.Quindi scosse.Ed un mondo da non afferrare, semplicemente da far girare sopra un dito…E’ l’ora del nuovo, è il momento del risveglio, più che del letargo invernale. Io ci credo, io lo vorrei.
Un bacio.
K.
ciao cris,bellezza! come andiamo?
L’amore è un lusso che quelli come noi non si possono permettere, mia cara.
Io marcisco spedito.
Swann… riappari dopo tempo immemorabile e mi falci così?? Perchè noi no?
:°(
Ok. Che IO non mi posso permettere. Ma ho tutta una mia teoria in proposito.
[ma sono l’unica a scalpitare per l’ecografia in sè e non per le belle parole?]
incanto di un attimo, suggestione, realtà bellissima, dove l’amore dona ogni cosa, e anche parti di noi su un pezzo di carta ci sembrano parte di una scena più grande…. ci vuole poco per vivere, tanto per emozionarsi… grazie…..
Quanta tenerezza e grazia nelle tue parole. Hai la capacità della sottrazione…in ogni concetto si esaltano ridondanze, retrogusti deliziosi o amari.
Scaramouche