(questo post non ha titolo)
…Ché poi, alla fine, sembra che io sia autosufficiente come un organismo unicellulare autotrofo. E soddisfatta.
Il mio ìndice è teso a mostrare ben altro. Lo vedi?
Le parole sono corde tese al buio e ci si inciampa, sovente. Vai oltre questa bava di vita.
Ciò che voglio, lo vedi? Un sorriso che mi arrivi come il ponente, che si schiacci sulla carne e si disfi tra le dita.
Qualcuno che mi parli francamente e mi permetta, magari, di imparare oggi, senza danni, qualcosa che imparerò solo domani con molte ferite.
Che mi pungoli, con un occhio esterno, a darmi quella nuova consapevolezza del mio limite del momento che, per qualcuno che ha a che fare solo con se stesso come me, non è sempre immediata ne’ scontata. Vedi cosa mostra il mio ìndice?
Solo per gli sciocchi non esistono mai parole di qualità per bocca di nessuno. Solo fatti propri, comprovati dall’essersi spaccata la testa proprio contro quel muro che li aspettava al varco.
Il mio desiderio si rovescia nei tuoi occhi; saprei ascoltarli, se parlassero. Se esistessero, e tu con loro.
Non sono sciocca.
E mentre, perseverante, cerco tracce e lascio tracce, arroto il desiderio di avvento. Sotto la lingua.
ti lascio un mio respiro
tornerò. vorrei leggere con calma. cosa che in questo momento mi manca…
M
On air: Throbbing Gristle
Inveiamo ancora contro lo sciocco che si limita a studiare il dito…, ma a volte la Luna è proprio tremenda da guardare…
“darmi quella consapevolezza del mio limite” si dice con l’indice puntato? Opp
@ Opp: …non dirmi che è una domanda seria 😉
@ Unheim: magari, fossi la luna. Sono solo io. E’ preferibile guardare l’indice? Probabile.
@ Henry: oh, grazie. Che non sia l’ultimo, però! 🙂
ciao 🙂
sono già passata un po’ di tempo fa..
mi farebbe piacere poterti linkare, se per te va bene.
Questo blog mi piace davvero tanto!
un saluto invernale
Selene
se permetti rimango un attimo ad assorbire.
Difatti, non posso parlarne con mia madre. La mia pagina, se letta da chi mi conosce da poco, può far intuire un rapporto amorevole ed empatico che non esiste, anzi.
E’ che a volte lo si ricerca, lo si brama l’inciampo…Forse per non perseverare nell’aver a che fare “solo con sè stessi”. Calpestando sempre e soltanto le mie impronte, procedo di moto circolare uniforme.
Desiderio-tracce-buio-oblìo…
Buon lunedì.
Un bacio.
K.
…e allora un sorriso, schiacciato su di te, ma non lasciarlo disfare tra le dita eh… tienilo stretto.
Buona giornata Cris.
sì…ma“a sbagliare sei bravissima anche da te”
Dis
Le tracce e la bava, bave di tracce da seguire con l’indice.
Desideri rovesciati che come lumache fanno lasciare tracce nel ricercare tracce…
Un bacio, Cris.
alza i tacchi. alzali. e alla svelta.
perdona il meccanicismo. ma non ti serve.
un bacio.
i miei occhi parlano. e ascoltano anche quello che dici.