(questo post non ha titolo)
Mi càpita di non avere le parole per iniziare o continuare. Mi càpita di essere solo capace di frammenti interlocutori, poco significativi, senza ricevuta di ritorno.
Non mi ritrovo nell’ordine, nel senso, nella linearità. Zigzago fintamente distratta tra i fatti contingenti, leggera. Ho cestinato i dissensi, miei ed altrui. Presto più attenzione ai miei gemelli doloranti che agli sguardi interrogativi di chi mi osserva, disorientato.
Non cerco una soluzione, non questuo risposte, mi risparmio inutili affondi raziocinanti… Passeggio senza alcun affanno e penso che no, non sono serena. Ma potrei esserlo. A partire da tra poco, chissà.
E poi il tempo si è assottigliato, meraviglia delle meraviglie.
Credo tu abbia colto in pieno il senso del mio post. Non hai idea di quanto 😉
No, non cerchi risposte lo so e l’ho sentito in questi giorni, nelle tue parole.
C’è un tempo leggero, un pò vermentino, tra le tue righe. E io stamattina mi sono svegliato con in testa una canzone, che ti lascio da godere. E poi cestinare, con quella stupenda disinvolta aria da angelo caduto che si conta le piume, muove un poco l’ala, guarda su ed esclama: bischero, che volo!
Lei si chiama La pioggia di Marzo. Lui si chiama Fossati, e le cose le dice proprio bene.
Buontempo Cris 🙂
E mah è forse è quando tu voli rimbalzo dell’eco è stare da soli
è conchiglia di vetro, è la luna e il falò
è il sonno e la morte è credere no
margherita di campo è la riva lontana
è la riva lontana è, ahi! è la fata Morgana
è folata di vento onda dell’altalena un mistero profondo
una piccola pena
tramontana dai monti domenica sera è il contro è il pro
è voglia di primavera
è la pioggia che scende è vigilia di fiera è l’acqua di marzo
che c’era o non c’era
è si è no è il mondo com’era è Madamadorè burrasca passeggera
è una rondine al nord la cicogna e la gru, un torrente una fonte
una briciola in più
è il fondo del pozzo è la nave che parte un viso col broncio
perché stava in disparte
è spero è credo è una conta è un racconto una goccia che stilla
un incanto un incontro
è l’ombra di un gesto, è qualcosa che brilla il mattino che è qui
la sveglia che trilla
è la legna sul fuoco, il pane, la biada, la caraffa di vino
il viavai della strada
è un progetto di casa è lo scialle di lana, un incanto cantato
è un’andana è un’altana
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è mah è forse è quando tu voli rimbalzo dell’eco
è stare da soli
è conchiglia di vetro, è la luna e il falò
è il sonno e la morte è credere no
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
Ognitanto dobbiamo goderci la nostra gioia dilettante,che in fondo non è poi così male…
non hai parole per iniziare o continuare… ma hai tanto da dire, che ti frulla tra il cuore e la testa…
Buon pomeriggio
TS
puo’ darsi, forse no
@ Volamiaddosso: …la canticchiavo ieri in macchina!! E’ una canzone che mi mette di buon umore quasi quanto La tartaruga di Lauzi.
@ Milanese: oh, certo. Niente affatto male 🙂
@ TS: finchè mi resta qualcosa da condividere anche solo parzialmente resto qui :-*
@ Sabotar: …certo, forse no. Ma pure tu potresti non vedere l’alba di domani, forse.
Ed il mio baciamano.
è già un sentire importante
in fondo non è così male aspettare che cali anche quell’ultima velina di tempo.. ascoltarne il rumore gentile prima che finisca il “tra poco”
bacio.
Chissà …è vero.
un sorriso
pablo
un augurio di serenità a te ed ai tuoi cari
Perché il tempo si assotiglia e io invece ingrasso?
Eh?
Non è mica giusto.
🙂
Baci.
le mie parole ora diventano silenzio, silenzio che grida dal profondo dell’ abisso
Uhm.
(?)
però non so se è così meraviglioso che il tempo sia più sottile.
forse perchè è così scarso che quello che resta mi pare sempre *spesso*. cospicuo. non da annegarci, am: nuotare.
Zia. Sei online, e sono tre giorni che non ti trovo.
Devo cominciare a preoccuparmi..?
questione di ritmo