(questo post non ha titolo)
I compartimenti stagni tra l’essere stata Amica vera, non esserlo più o non esserlo temporaneamente mai più, non sono così difficili da vedere.
Ho imparato a riconoscere questa mia mancanza di sfumature proprio per evitare il senso del ridicolo.
Un’amicizia come la tua non è più desiderabile di un sacchetto della spesa una volta svuotato il sacchetto. Certo che m’hai ferita, certo che ripenso al passato, alle attese, all’esercizio della pazienza, alla decisione di sottrarmi ad un’amicizia scarcassata e squilibrata.
Mi chiedi l’ovvio. E dopo dieci anni non mi conosci abbastanza bene per sapere che non so allargare il mio vocabolario con la parola opportunismo -segue, a ruota, perdono; ma a questa ho fatto ricorso, seppur di rado- L’affetto è l’unica merce di scambio che conosco e la coerenza inchiostra indelebilmente i miei rapporti con l’altro. Sono noiosamente prevedibile, lo so.
Ma è proprio questa noia che garantisce a me di non avere debiti affettivi e a te l’autenticità del mio rifiuto.
Ci vuole una grande forza d’animo a chiudere rapporti che non danno più niente a livello emotivo.
E ancora più forza ci vuole a non tornare indietro, a non guardarsi alle spalle con il magone nella gola.
Ma ti conosco un pò, e so che se prendi una decisione non c’è spazio al dubbio, e andrai sempre avanti.
Bacetto, e buona domenica
…..Bacione.
😉
M’è costato più arrendermi all’evidenza di un’amicizia indegna d’esser chiamata tale che non troncare il rapporto.
Non sono impulsiva pur essendo emotiva, lo sai.
Ricordo che ci rimuginai su sei mesi, più o meno, prima di falciare ogni contatto. E, nonostante la persona si sia cosparsa il capo di cenere, non intendo concederle ulteriori chance…
Bacione a te 😉
Spesso, purtroppo – e paradossalmente – dieci anni diventano vuoti, se la mancanza di rispetto sfibra la pazienza e scolora la gioia della vicinanza.
Ammiro la tua etica. Io la vedo saggia quanto dolorosa.
Nothing comes easily.
Ma il Rifiuto – il NO – a volte, è l’unica scelta possibile.
E forse, proprio dopo questo rifiuto e la lontananza che ne consegue, in futuro può salire la consapevolezza di rivalutare tutto: con il debito affettivo, a chi è in torto può giungere al cuore quanto insensibile è stato il proprio comportamento.
E seguire l’unica scelta possibile: chiedere perdono.
Anche se nelle tue parole respiro l’odore aspro del mai più.
Ti sento forte e non mi preoccupo.
Ma ti abbraccio.
No, non preoccuparti, Shirasaya.
Non so se sono forte. Di certo sono risuluta, nelle scelte.
Non sono stata qui a spiegare le motivazioni che m’hanno portato a decidere di allontanarmi definitivamente da questa persona perchè è inutile, ora.
Le scelte individuali, poi, sono insindacabili indipendentemente dalle motivazioni che le hanno causate.
Resta che tu sei un tesoro a interessarti di come mi senta.
Bacio.
Non posso commentare quello che non conosco.
Per caso ci si incontra e si diventa amici, ma poi l’amicizia non vive o si sviluppa per caso.
Ciao.
Ritengo che la rescissione netta un rapporto, quali che siano le motivazioni, sia comunque una sconfitta. A volte è giusto, a volte necessario altre la sola cosa da fare per ottenere un minimo di rispetto.
D’ altra parte il perdono incondizionato non è di questa terra,
e soprattutto, sarà anche una visione cinica, io penso che spesso chi perdona, lo fa seguendo un vantaggio personale, magari effimero, magari d’ immagine.
Molto meglio sembrare degli insensibili cattivi che essere bravi e buoni ma ipocriti. Senza contare poi che un perdono concesso e non sentito diventa poi motivo di rappresaglie morali che alla lunga logorano i rapporti di qualsiasi natura.
Comunque sia per entrambe le parti rimane il porsi di fronte a quanto si è costruito in 10 anni , o magari anche in soli 10 mesi, e rendersi conto che in qualcosa si è sbagliato. Ma lo sbaglio è ciò che spesso ci salva la vita
scrivi parole davvero molto intense…complimenti per il blog…
Divino il tuo blog..
Ken…
Giornata stantìa, zia.
Speriamo che questo lunedì afoso e angosciante passi.
Claro che si. Le decisioni sono sempre insindacabili.
Ti mando un bacio anche io.
A presto!
O.K. sembra di assaggiare il sapore di non so quale cibo. quando uno proprio non ha fame, e deve mangiarne per forza. Si aggroviglia qualcosa dentro, molto dentro.
Non si sa per quale motivo, ma 10 anni di conoscenza, vogliono dire sempre – ora basta, te lo faccio vedere, come si cambia – 10 anni spesso voglio dire – diamoci un taglio alla routine, mò te lo faccio vedè io con un coupe de theatre! –
mi ricordi qualcuno. le tue stesse parole sono state dette a me non molto tempo fa, da una amica non decennale ma a cui tenevo. non lo so, credo di avere sbagliato io, anzi è sicuro e mi sono cosparsa il capo di cenere.
solo che la mia non è stata un’amicizia indegna, nè sono mai stata opportunista. ho semplicemente commesso un errore in un momento difficile anche per me.
potrebbe essere così anche per la tua amica. forse.
# Ghianda: … in dieci anni ho soprasseduto più volte su indizi evidenti. Quando le ho dato occasione di sbagliare l’ha fatto grossolanamente. Sono integralista, è vero, ma non priva di sensibilità. Se ho chiuso ogni via a me è perchè sapevo quanto poco avrei perso… Dimostrazione ne è il fatto che non sento alcuna mancanza.
è che mi sento abbastanza chiamata in causa in questo post anche se con le dovute differenze.
però hai ragione, se negli anni c’erano indizi evidenti allora forse non era una vera amicizia ed hai ragione a non sentire la mancanza.
“tornare indietro, non è possibile.”
le direi se mi chiamasse.