(questo post non ha titolo)
Io a Paloma ci penso spesso.
Paloma è un uomo, ora, ma è stato il mio fidanzatino quando ero un’insopportabile adolescente al liceo.
Paloma era brutto, di una bruttezza difficilmente tollerabile. Da piccino aveva avuto una mastocitosi cutanea che aveva butterato irrimediabilmente la sua pelle. Paloma era secco come una canna di bambù ed aveva un naso adunco enorme. Gli unici dettagli amabili che gli appartenevano erano due profondi occhi verdi cigliuti e mani grandi e curate.
Paloma era appena questo, fisicamente, ma tutto ciò che di buono ho vissuto in quegli anni è legato a lui.
Perchè è stato il mio rifugio, la mia consolazione, la mia resistenza, il mio blando ottimismo ogni giorno in cui l’ho avuto accanto.
Con lui ho scoperto la musica più bella e assistito al mio primo concerto, ho imparato a guidare lungo le stradine sterrate delle colline monferrine, mi sono goduta le prime vacanze lontano dalla famiglia, ho sperimentato le prime sbronze e imparato a dar da mangiare le carrube ai cavalli.
Paloma non era capace di malizia, di opportunismo, di aggressività gratuita. Sorrideva sempre e, quando non sapeva sorridere, restava da solo. O con me.
Durante il servizio militare mi scriveva lettere lunghissime, sensibilmente sgrammaticate ma sostanziose. Aveva duvuto tagliarsi i capelli a zero, quasi, e sembrava ancora più brutto, se possibile.
Eppure io lo vedevo meraviglioso. Lui si chiedeva perchè ed io gli rispondevo perchè sei un’anima bianca. Nessuna ragazza aveva voluto Paloma, nessuna, tranne me.
Ricordo che arrivai a tirare un cazzotto in pieno volto ad un fighetto impomatato dell’epoca che, fissandomi con sguardo bue, mi confessò che non comprendeva come un tale cesso potesse avermi conquistato in modo così definitivo.
Sarebbe stato definitivo se avessi avuto trentanni, probabilmente. Invece ne avevo solo sedici. E poi diciassette, diciotto, diciannove. Fino a quando, dopo una sfiancante maturità, sentii il bisogno di staccarmi dall’adolescenza e da lui che l’aveva sempre rappresentata.
In quegli anni funziona così. Hai voglia di camminare su tutte le strade, di bere tutte le birre, di sperimentare l’indipendenza di una finta maturità.
Io e Paloma ci lasciammo e lui restò solo. Restò solo per anni mentre io mi barcamenavo tra l’università e qualche anima nera. Ci sentivamo al telefono e ci vedevamo per un aperitivo, ogni tanto.
Lui restava solo ed io vorticavo nei miei grossolani errori di valutazione.
Poi un giorno mi chiamò e mi disse che un’adorabile ragazza di nome Iana era venuta dalla Cechia a far da badante alla vecchia nonna Isabella, malata di Alzheimer.
Che lei era dolce, carina, altruista e che dopo qualche mese dal suo arrivo si era mostrata timidamente interessata a lui.
Era emozionato, Paloma. E l’emozione si trasformò presto in amore e l’amore lo fece sbattere a destra e a manca per rinnovare permessi di soggiorno e documenti vari.
Fino a quando un giorno mi disse mi sposo. Avrei voluto gioire per lui ma non mi riuscì. Invidia? Gelosia? No. Avevo parlato con il fratello di Paloma -più avvenente e meno ingenuo- Mi disse schiettamente che prima di approcciare il fratello aveva tentato un avvicinamento a lui il quale aveva fulmineamente declinato.
Senza fare inutili giri di parole questa Iana/Iena voleva sistemarsi. E senza fare inutili giri di parole io lo feci presente. Non servì, manco a dirlo, e Paloma si sposò a venticinque anni.
Raccontare il disastro che sì rivelò quel matrimonio di convenienza è inutile. Come è inutile far rilevare che a qualche mese dalla cerimonia lei iniziò a trascorrere sempre meno tempo in casa, a fare lunghi e costosi viaggi in patria, a palesare di non volere nessun figlio.
Ho notizie vaghe di Paloma, da allora. Non è felice e non ha figli, come me. Ma chissà che il ricordo di quegli anni non sia rimasto la sua consolazione, la sua resistenza ed il suo blando ottimismo, come per me.
Io sono stato Paloma.
ciao
Sai che questa storia mi tocca? Forse perché è capitato a molti, ed anche a me va di dire che, con tutte le differenze, anche io sono stato un po’ Paloma. Malgrado fosse una storia di un’amicizia sublimata con M, la fidanzata virtuale dell’adolescenza.
E un’altra cosa. Mi hai sorpreso davvero.
A parte che tu fossi (cito) “un’insopportabile adolescente”, di tutte le altre descrizioni di te all’epoca mi capacito difficilmente.
Un sorriso 🙂
● Spigolo: per taluni aspetti c’è di che andarne fieri. Un saluto.
● Ecce: non comprendo di cosa ti stai difficoltosamente capacitando. Dico sul serio.
Per riservatezza preferivo lì.
L’importante è che Cris abbia capito.
(riservato? io? ma davvero?) 😉
vita vera, nessun commento, non serve.
Ai confini della realtà. Tu che odi la fantascienza non sai forse nemmeno cosa sia. Una serie di telefilm anni 60. Titolo originale “The Twilight Zone”, decisamente più azzeccato a parer mio. In quella serie si raccontavano storie non del tutto impossibili. Deformazioni della realtà. Situazioni impossibili solo per cavilli scientifici o temporali.
Nella “zona del crepuscolo” dove altre realtà si materializzano c’è spazio per un fidanzatino che non è Paloma ma Lucevirtuale.
Io non ti avrei lasciata scappare. Io.
Bacio
credo di avere avuto qualche Paloma pure io. Ritrovando delle vecchie “agendine” le stesse riportavano nomi di quei tipi lì…poi il cammino della vita ci ha divisi. Ne ho rivisti, sistemati. Ma anche rovinati. Li avevo un pò dimenticati. Deliberatamente. Ora, penso a loro con nostalgia…tu me li hai fatti di colpo venire in mente.
● Ecce: …riservatezza? mah. Comunque non ho nemmeno capìto, hehe. Amen.
● Slasch: c’è poco da dire. Forse.
● Luce: non ti ho capìto io o non mi hai capìto tu? Vai a capire 😉
● Mitra: come Paloma se ne incontra uno solo, se sei fortunata. O nessuno.
Bellissimo.
E’ proprio vero che il primo amore non si scorda mai…maledizione!
● Max: …grazie.
● FabMagic: io Paloma non l’ho amato. Tuttavia non ho mai desiderato il bene di nessuno tanto quanto ho desiderato il suo.
E’ un discorso complesso, lo so.
Guardare il vero, cercare il vero, stupirsi del vero. Questo fa nascere una simpatia per esso, cioè un attaccamento e così nasce la legge che è la legge dell’amore.
Il racconto è di grande spessore umano.
Ciao.
Mi sono commosso, Cris. e’ un racconto straordinario il tuo, descritto come al tuo solito con grande sapienza nell’uso del linguaggio. Mentre ti leggevo pensavo alla mia di adolescenza, al ragazzo timidissimo che ero, e pensavo alla fortuna che ha avuto Paloma ad avere vicino te. Io questo non l’ho avuto, non ho avuto una ragazza che mi prendesse a cuore, e non perché fossi brutto, ma perché la mia timidezza mi faceva rifuggire tutte le occasioni di compagnie femminili che Dio solo sa quanto avrei desiderato. Sono cresciuto, la timidezza per fortuna si è un pò attenuata con l’età, anche se il fondo caratteriale resta, ma il desiderio delle compagnie femminili mi è rimasto. Amo voi donne per la vostra anima, per la vostra complessità, per il modo in cui parlate dei vostri sentimenti, per il vostro essere curiose del mondo e delle persone, e quando leggo cose come quelle che scrivi tu, non posso fare a meno di pensare che solo una donna dotata di una grande sensibilità può arrivare a scrivere cose così. Grazie per le emozioni che mi dai.
Ho le lacrime agli occhi Cris. Tu sei capace soprattutto di questo, secondo me. E lo lasci trapelare così poco…… piccoli spiragli della tua anima aperti e subito dopo chiusi come se te ne vergognassi.
Ma io li ho visti e non me li scordo più….. Bacio bacio.
Non mi è ancora successo di essere Paloma ….. e mi manca. So però che questo momento prima o poi arriverà. Un bacio emozionatrice di sognatori
PS la canzone è favolosa … chi è la cantante?
● Gus: è vero come tutto il resto. Solo che questo racconto è meno filtrato e ci si riconosce, forse, a tratti. Ciao.
● Amore&Musica: sono stata più fortunata io ad avere accanto lui, l’ho sempre sostenuto. E questo perchè m’ha consentito di maturare affettivamente piuttosto presto.
Paloma è stato il mio faro e la mia tutela per anni, non finirò mai di ringraziarlo.
● LaProxVolta: shhhhhhhh, chè poi la gente ci crede 😉
● Claudio: non ho idea di quanti anni tu abbia ma credo che sia tardi per fare il Paloma di una ragazza 🙂
Ci sono attimi…incontri fugaci…che sono carezze che durano una vita intera…
● Quellochemanca: …attimi fugaci??? Quattro anni, altro che fugacità.
Cacchio, mi sono venute le lacrime agli occhi… forse la musica, o quest’aria secca… a quanto pare non sono l’unico ad aver sentito in questa storia un pezzo di se stessi… maledetta solitudine, eppure non credo si essere stato così brutto, e poi non ho mai avuto una fidanzata nell’adolescenza… maledettissma solitudine, ma che hai detto per toccarmi così nel profondo… maledetta, maledettissima solitudine
Mi ha tolto il fiato quanto hai scritto. Certi tratti del tuo essere non mi meravigliano. Provo un po’ di invidia nei suoi confronti. E un po’ di malessere per altri aspetti. Non riesco ad aggiungere altro.
Un bacio e buona giornata
Leggerei un tuo post figurante te e la persona che hai “amato” che delle volte può, anche e non solamente, esser anima bianca.
Ti sorrido Cris.
Il candore di Paloma rimarrà nei ricordi, seppur insufficiente.
Credo che ogni donna abbia avuto un Paloma. E credo che ogni donna abbia attimi in cui Paloma torna a vivere, come una piccola cicatrice.
Non so commentarti, Cris. Ti sei aperta così tanto, che mi si è quasi spezzato il cuore.
Un bacio, a te e a questo ricordo così vivo e triste.
Per me è la cosa più bella che hai scritto, cris.
Così nel profondo non ero mai riuscito a vederti.
b.d.e.
storia che raccontata con i tuoi occhi racconta di più.
ammirevole il tuo tentativo
che senza bisogno di giungere al finale era chiaro.
sono sempre della teoria
che ci sono passati e passati..
ottimo il ricordo..
infruttuoso il cammino indietro..
bello. tutto.
bellissima.
Dis
Le anime bianche sono così belle, e così vulnerabili.
Per questo arrivano le nere, se le succhiano, le sporcano, le rovinano. Troppo belle rispetto a loro perché sappiano tollerarne l’esistenza.
Oh, Cris. :*
è triste
bello….molto….:-)
Rileggo i vostri commenti e penso.
Quattro anni di blog e pare che non mi sia mai fatta conoscere.
mi hai fatto battere il cuore
stavo quasi X applaudire, non so X che cosa, tra l’inizio e la fine, tra rabbia/dolcezza/passione e solitudine, e ancora poi di un pizzico di positività che fanno “i bei ricordi” che il tempo li ha resi “storia” LEGGENDA
Anche io ho conosciuto un ragazzo come lui… Ma mi sono lasciata tentare da 1anima nera.Nerissima.
Che ha sporcato anche la mia…ormai è tardi per tornare indietro ma nel mio cuore resterà sempre uno spazio pulito rappresentato da lui.Mi hai strappato una lacrima.Forse 2.
“Pare che tu non ti sia mai fatta conoscere”? Non credo. Come ti dicevo, forse è vero che questo post restituisce/crea una immagine di te molto diversa da quella che ci si può fare leggendo altri post. Tutto qua. Credo anche altrove ci sia Cris, è solo che qui mostra degli angoli davvero inaspettati, secondo me. Da cui le mie riflessioni di due giorni fa. M.
Qualche giorno fa hai annunciato un cambiamento: voglio essere più diretta.
Direi che il risultato si è visto.
Forse nei precedenti quattro anni non era successo. E tu stessa l’avevi avvertito.
b.d.e. (formato grillo parlante)
p.s. Io, poco avvezzo alla poesia, indovina cosa preferisco!?
una cosa non capisco…ho avuto anch’io una storia come questa. un paloma tutto mio, che mi amava fino al limite. poi ho fatto come te, volevo staccarmi, e percorrere tutte le strade immaginabili, a questa età vuoi fare tutto, non lasciarti indietro nulla, provare tutto..ma lo so che un giorno mi pentirò di quello che sto facendo, di un’amore vero, candido e bianco, della pace che solo lui mi ha dato. e mi pentirò di tutte le volte che mi sono buttata via così, lasciandomi usare da un ragazzo qualunque, che di me gli importava ben poco, scappo solo perchè voglio sballarmi, devo vedere tutto, e intanto lascio per sempre l’unica persona che, fino ad ora, mi ha dato il suo cuore
● Spirito: è triste come sa esserlo la vita, a volte. Ma la mia esperienza con Paloma è stata magnifica.
● Pennarosa: io ho amato un paio di uomini in vita mia. Non mi sono mai considerata buttata via, ne’ sbagliata, tantomeno usata. Non sono fuggita da questa persona, semplicemente il mio percorso di vita mi ha portato altrove. Non rimpiango nulla ne’ ho rimorsi di alcun tipo. Il bene che ho voluto a questa persona travalicava l’amore. Era il Bene.
● BdE: …la prosa! Yu-huuu. Ma questo non vuol dire che in quattro anni io non mi sia impegnata con altro oltre che con il cervello. Si faceva solo un po’ più fatica a capirmi.
indietro si guarda quando il davanti offre poca luce
No cris.: parlavo della mia preferenza per il messaggio diretto, senza le metafore che inevitabilmente la poesia si porta con se.
Questo è un pezzo sgorgato da una zona del tuo io che non ricordo sia stata mai esibita con tanta chiarezza.
E da quello che ho capito, non sono il solo ad essersene accorto…
Bello per la sintesi e per i sentimenti descritti.
Lucido.
Una pagina di vita vera con quanto di buono e di cattivo ti ha lasciato.
Un resoconto da viaggiatrice, non certo da turista.
b.d.e.
Che triste questa storia…poi oggi non è giornata per me…
secondo me pensa a ricordi di voi due…si si..
bè passavo di qua è ho commentato
Ciao
E’ prezioso e raro, chi sa cogliere il prezioso e il raro. E’ prezioso e raro, chi sa riconoscere le anime bianche, chi ha occhi per vedere oltre, nel cuore, attraverso ogni forma e ogni pregiudizio. E’ prezioso e raro – molto, molto raro – chi riesce a conservare la Bellezza di eventi apparentemente ordinari, vissuti con qualcuno a cui si è voluto bene, in un ricordo nitido e così tenero.
Possa Paloma essere sfiorato anche da uno soltanto dei tuoi pensieri.
Perché sei preziosa e rara.
E lo dimostri, ora, ancora, in ogni tua parola.
“non è felice e non ha figli”
sono due entità distinte ed enormi, a loro modo, entrambe.
il racconto è molto bello. mi ha fatto ripensare ad amici di scuola, persi per sempre in qualche remoto angolo dell’Ovadese e mai più rivisti.
e anche a quarantenni che pippano coca per sentir meno soffocante l’infelicità.
paloma mi piace assai