(questo post non ha titolo)
La luce che archeggia
si virgola e dispiega nello spazio
e sfuma
le linee del mare e del cielo
fondendoli all’orizzonte
in un bianco abbacinante.
Il vento propizio fa prendere il largo alle vele
sottovoce
per una rotta incerta.
E io ad accompagnarle con gli occhi
fin dove m’acceca la scia d’acqua
baciata dal sole.
Goffa, sulle braci dei sassi
– il boccheggiare di chi vive col suo niente
una giornata d’aria-
Alla deriva
tra due rive.
sensazione di sospensione. in diversi sensi.
‘poesia cosa cordiale’ titolava Machado.
Parole e suoni di essenza e di perfezione.
Mi hanno coccolato.
Grazie.
Cri
semnpre bello qui…
stef
Passavo…ma la luce alla finestra è spenta stasera…
Notte Cris.
A presto. Perchè ripasso. Uuuuu se ripasso ;))
è normale che la tua descrizione del mare mi faccia pensare a Montale?
● Ecce: no, non è normale. Lusinghiero oltre il credibile e travalicante l’evidenza. Comunque grazie 🙂
● Senti: mica mi muovo. Mal che vada trovi la luce spenta… Ma l’indirizzo è sempre lo stesso.
● StefanoMassa: sempre? Mi pare la prima volta che mi commenti… Il caldo m’ha rimbambito, forse?
● Bulucette: no no, quale perfezione! ‘Ste quattro righe le ho modificate già sei volte e ancora non mi convincono. Rido.
Un abbraccio.
● Zero-: magari fosse solo sospensione.
Un altro pezzo di bravura.
Ciao.
Che criticona!
Rido forte.
Cri
Una creatura marina che, all’improvviso, si è trovata fuor d’acqua… Goffa, sulle braci dei sassi.
Ho letto ancora poche cose tue, scritte in questa forma.
Mi piace. Mi fa riflettere.
inchioda il cervello. notevole la chiusura. brava