(questo post non ha titolo)
Dovrei imparare a vivere con l’aria di chi non ricorda niente. Date, anniversari, scadenze, numeri di telefono e di targa appoggiati gli uni sugli altri come i tasselli d’un gioco ad incastri.
Dovrei saper non prestare attenzione ai dettagli, soprattutto a quelli che rovinano un insieme ammissibile.
Perdere il senso del reale, per capriccio, disperdere tempo ed attenzione, con metodo, smettere di generare prole di malintesi. E tanto altro. Di quante mancanze non mi perdono?
Eppure vorrei assottigliarmi in un sorriso, oggi.
Il baricentro di ciò che sento e desidero è spostato rispetto all’asse virtuale di queste pagine e dalla scarsa affidabilità che le contraddistingue. La parola non è la prova dell’esistenza dell’affetto. Io non cerco baccanali virtuali, smancerie sbilenche, zoppicanti tentativi di seduzione -un risucchio di vuoto intorno ad inermi parole- Tutto questo non mi appartiene, non mi è mai appartenuto.
Io voglio profumi odorosi di spazi e interstizi, di topografie epidermiche, di alito e sudore. Voglio l’altro che mi strappi da me stessa.
Che ci posso fare? Ho le mie debolezze.
oggi il pc è meglio che sia spento, allora. è anche vero che questo spazio ha l’attrattiva del rassicurante, per te. è tempo di rischiare su qualcosa di meno rassicurante, che però sta fuori da queste pagine html. evidentemente.
Bellissimo il tuo nuovo divisorio.
Non condivido quanto dici proprio perchè a me piaci così… nella tua infinita cura nei dettagli, nella tua sensibilità di ricordarti date e percepire profumi e sensazioni che altri per lascivia ignorano.
Il tuo IO ti rende speciale e se a volte può farti tormentare di certo ti donerà piaceri che altri mai hanno provato.
Buon inizio settimana.
A bientot.
M.
-Sa di birra Cinese- ;-)))))
no, ma no nulla, è solo che mi fa troppa simpatia dire -birra cinese- non nel senso che fa schifo, ma tutt’altro
● Ecce: il pc può anche stare acceso 24h/24h… Questo spazio era rassicurante per me, tempo fa. Ora è solo un luogo di condivisione parziale di ciò che posso permettermi di condividere.
● Mare: Ma infatti la percezione di noi stesse non coincide mai con quella che hanno gli altri di noi. Proprio per questo ciò che di me tu trovi godibile è, per me, insopportabile. Un saluto.
● Marianna.G: non t’ho capito manco la seconda volta. Andiamo bene! 😉
mi chiederei: quante mancanze ho imparato a giustificare una volta per tutte? se non riescissi ad amarmi e a stare bene con me, come potrei convivere con me stesso e far star bene coloro cui vado bene così?
per quanto ti deve strappare? e poi? con la scusa della debolezza ricominciamo?
..vivo di ricordi, di essi spesso mi tormento. Mi sono ricordato un compleanno ieri, mi sono maledetto di averlo fatto e per gli auguri che ho mandato..ancora di piu’ per il grazie ricevuto…spesso gli odori che erano recepiti come profumi, si sono rivelati pestilenziali lacerazioni nella mente..ma rifarei tutto..compreso respirare a pieni polmoni e rimanerne intossicato..
pero’ intanto mi tengo questa tosse acida..
● Roberto: chiesto, chiesto. La risposta è quasi nessuna. E poi sono stufa di preoccuparmi anche di quanto bene stanno coloro con cui mi relaziono 🙂
● POE: ….con la scusa della debolezza ricomincio cosa???
● Ontheriver: le lacerazioni pestilenziali della mente mi mancavano.
E poi, se rifaresti tutto da capo che ti maledici a fare?? Incoerente 😉
in quanto a sudore non è difficile di questi tempi 🙂
(ed è uno)
Tesoro, alla tua domanda, di quante mancanze non ti perdoni, ti rispondo io: troppe. Soprattutto rispetto a quante doti di te dai per scontate. :*
Bocca chiusa e denti stretti io, quando leggo che la parola non è la prova dell’esistenza dell’affetto.
Un abbraccio di passaggio, non sono mai abbastanza efficace e/o pertinente per questa via.
… E comunque in culo le debolezze…
Lisa
e se poi l’altro ha seri problemi di (ri)attaccare i cocci?
io direi il gioco. perché nessuno può strapparci da noi stessi.
● CalMa: tanto non ti perdono!! Rido.
● Vì: eh. [riesco a risponderti solo questo, mesta]
● Laidis: della serie Chettelodicoaffare?? Bacio.
● Avante: se ha problemi può tranquillamente lasciare dei cocci per strada. O lasciarmi lì, eventualmente.
Vengo dai baccanali virtuali, per mia stoltezza, per mia coglionaggine, con l’intento di non caderci mai più. Molto meglio il quarto tatuaggio in arrivo. Hai detto benissimo tutto quello che sto vivendo in questi giorni (e tuttavia: la parola non tocca, è vero, ma secondo Montale approssima, e pochi strumenti le sono pari)
● Fezensac: beh, per ciò che m’hai raccontato non sei stato propriamente accorto…
Sulla bontà del mio prossimo tatuaggio, ne convengo, non si discute.
[detestami, sì detestami, ancora! Rido di gusto]
Quanto all’affermazione montaliana, sì, la parola approssima, delinea, arriva a lambire, forse. Ma no, non tocca. Non quando è solo parola.
io l’altro giorno mi ero convinta di avere ancora 28 anni. poi l’illuminazione…ne ho 29! dimentico praticamente tutti i dettagli, anzi, i dettagli sono invisibili ai miei occhi.
posso testimoniare che non è vita semplice.
Eppure ci sono parole che hanno odore.
E voci di cui riesci a intuire il canto anche quando non emettono suono. Reali oltre il virtuale. Di perfezione perfetta, checchè tu ne dica 😉
E vorrei ti allargassi in un sorriso. Oggi. O anche domani.
Cri
Come mi piace ‘sbilenchi’, sa di archetti..
Cercare di comprendere le sfumature di un tuo post è quasi cercare di comprendere un koan zen. Ad ogni tentativo mi muore un neurone e inizio a sentire l’eco nella mia scatola cranica 😐
(rotfl)
è questione di matematica? mancanza x mancanza=dote (negativo per negativo=positivo). potremmo avere esattamente, in quanto a doti, il 50% delle mancanze…
Bellissimo.
“Vorrei attoccirgliarmi in un sorriso”.
Ciao.
E’ vero, le persone, soprattutto quelle importanti vanno “nasate” e in un certo senso fatte nostre, con tutti i sensi.
Ti chiedo un parere grafico o meglio un aiuto…come posso far comparire I quadratini dei profili dei bloggher amici sul template? Vedo che tu l’hai fatto nelle “empatie” ed è un effetto visivo molto caruccio.Grazie!E perdona l’ignoranza tecnica ;))
Anch’io ho avuto il periodo parolaio via web, per fortuna mi sono disintossicata di tutte quelle parole e promesse, che spesso sono rimaste tali e a volte si sono materializzate ma con grande delusione di entrambe le parti. Meglio il tatuaggio a questo punto :*
● Ghianda: dovremmo fonderci in una sola persona per andare bene: smemorata/attenta – nord/sud …bello!
● Bulucette: ci sono parole più approssimative d’altre. E pochissime che colpiscono nel segno. Ma toccare… no, resto dell’idea che abbia limiti evidenti in questo senso.
Ehi, ti decidi ad aprire un blog?? 😉
Bacio.
● Sesotris: non rincorrerle nell’aia, le sfumature. Afferra l’essenziale e ti basterà 😉
● Gus: e che ne dici di inerpicarmi su un sorriso?
Ciao.
● Eclissi: prendi gli avatar dei tuoi amici, li inserisci in una tabella e crei il link immagine/url.
Ciao 🙂
● Elesole: appartieni da abbastanza tempo alla blogosfera per capire esattamente cosa intendevo dire 🙂
Adesso tocca solo trovare il soggetto del quarto [piccino piccino però, l’ho promesso]
Un saluto, cara.
piccino piccino promette molto, è sulla dislocazione che a questo punto ci si interroga
Mmm…
CiaU
Non so dire se è un bene o male l’affermazione che hai fatto 🙂
potrebbe essere un buon esperimento ma dovresti promettermi di non essere troppo intransigente per le mie negligenze.
😉
Grasssie cara!Ora ci provo……..spero di non combinare altri danni, ho spostato mezzo template nel tentativo 😉
Eppure ci son parole che dire ‘mi han toccata’ è un eufemismo. Un gancio ben assestato rende meglio l’idea. E lasciano lividi che non se ne vanno mica con un po’ di lasonil.
Se la parola è tocco di carezza, allora il limite lo riconosco pure io. Da preferire la mano alla parola sudaticcia 😉
Cri
Sento quasi il bisogno di ‘citarti’ e fissare alcune tue parole ‘da me’.
“La parola non è la prova dell’esistenza dell’affetto (…) Io non cerco (…) zoppicanti tentativi di seduzione -un risucchio di vuoto intorno ad inermi parole-
Voglio l’altro che mi strappi da me stessa”.
Dritte al cuore.