(questo post non ha titolo)
Le circonvoluzioni che avvicinano e allontano le persone sono l’aspetto più faticoso e inevitabile della vita.
La pendenza della strada che porta alla comprensione non viene quasi mai intrapresa. Spesso disertata.
Meglio girare in tondo allungando o accorciando il raggio. Fino alla perdita di coscienza/conoscenza.
Fortunatamente la partenza è vicina. Tornerò altrettanto dubbiosa ma diluita. Spero.
allora non è in tondo ma ellittico e dunque non è tutto perduto. si passa certo per zone dove l’attrazione è minore, ma almeno per altre due dove è massima.
più che commenti, m’ispiri -come sempre- domande. sarà la mia natura curiosa.
non cerchi. non ellissi. spirali perlopiù centrifughe. direzioni tangenziali ai punti d’incontro.
diluita….??? viva la semplicità della commplessità…
dove vai?
io stasera parto per Parigi!!!
neppure da bambino mi ha mai convinto il girotondo
● CalMa: mi verrebbe da chiederti la differenza sostanziale che rende l’ellissi meno problematica e ottimista del cerchio. Ma fa caldo e mi limito a soffiare un ciao…
● Zero-: e pensare che a me andrebbe bene una bella croce. Come quella con cui si firmava un secolo fa. Un’intersezione significativissima 😉
● Palmarola: se non fosse che detesto cordialmente la Francia, i francesi, i loro vini mediocri e i loro musei celeberrimi per le nostre opere d’arte, ti invidierei quasi.
Ma a Parigi in agosto preferirei Rovaniemi a gennaio.
Buona vacanza!
● POE: vogliamo parlare di nascondino? Sopportavo poco pure quello 😉
nel tuo immediato divenire, ti auguro di “orbitare”, piuttosto che “girotondare”, di “nebulizzarti”, piuttosto che “diluirti”; in poche parole di “innamorarti”…che saltano tutte le geometrie e subentrano – finalmente – le “gravità”. Baci.
● Bluedeep: …che il Signore t’ascoltasse!! Sorrido.
Alle volte forse sarebbe opportuno indicare la direzione da seguire. Dare le indicazioni esatte potrebbe facilitare le cose. Cleo
…ogni tanto con forchettoni acuminati il cuoco di Malebolge infilzava le circonvoluzioni arroventate per rigirarle…attenta non bruciarti !
Circonvoluzioni, rotazioni, rivoluzioni,cerchi, ellissi tutti termini che prevedono che esista un punto fermo attorno al quale questi “eventi” si producono, si ripetono: il centro. Per definizione un punto che percorre una circonferenza/circonvoluzione non raggiungerà mai il centro, analogamente il centro resterà unico ed isolato in mezzo allo spazio circoscritto dai punti che percorrono quelle ellissi, quelle circonferenze. Chi si pone come centro deve rinunciare all’ ipotesi che esista una strada, che possieda una qualunque pendenza, una qualunque difficoltà di percorrenza che porti a sè.
A meno che il centro cessi di essere centro, e si ponga come un punto qualunque e diventi meta di infinite possibili strade di comprensione.
Questa eventualità impensabile per oggetti astratti come punti e circonferenze è assolutamente possibile per le persone.
Traduzione:se per prima tu, pur per mille giustificati motivi, ti poni come “un centro” irragiungigibile come puoi pensare che le persone che ti circondano ti vedano diversamente e s’ impegnino più di tanto per “percorrere la strada della comprensione” che porta a te? Se tu per prima immagini che questa strada abbia una pendenza, come puoi pensare che gli altri la vedano piana? Chi ti vuole bene travalica queste preclusioni che di fatto tu stessa con il tuo scritto hai evidenziato, anche se può sentirsi scoraggiato o in difficoltà nel relazionarsi a te, ma chi ti vuole bene ha il dovere di mostrartele.
Il fatto che possa ferire è da mettere in conto.
Un Bacio
● Luce: hai commesso l’errore di credere che mi considerassi il centro. Per il resto, se universalmente inteso, il tuo commento non fa una grinza. Ciao.
● Unfiloderba: infilzata o arroventata? Bella scelta 😉
Non è un errore. Tu hai scritto di circonvoluzioni che allontanano e avvicinano persone. A cosa?
Alla loro conoscenza. Quello è il centro [inteso come obiettivo], quella è la sostanza.
…Esercizi di stile tra anime dedite a consolidare le proprie perplessita’!! 🙂
sono certo di non riuscire a intenderti -meglio fraintenderti- correttamente! forse è questo che mi incuriosisce ancora di più.
Massì, perchè non dovrebbe essere così? Vedrai che almeno staccare un attimo ti rilasserà un po’…sempre meglio che rimanere a lavorare in città, credimi! 🙂
forse si…o forse no…..certo la strada del capirsi è la più difficile, fatta di tollerenza e pazienza….io credo che se si ama si possa andare in contro all’altro al punto di cambiare.meglio dell’affascinante metafora del raggio.
per me ovvio
Ma poi il cerchio non è la forma perfetta? Equa distanza dal centro di tutti i punti che ci stanno intorno. Mica male… almeno per un pò no?
● Filoderba: qui stiamo davvero parlando in soldoni per dipanare talune perplessità. Altrochè.
● Zero-: io invece non ho capito ancora se ti diverte l’idea di fraintendermi nel migliore dei modi possibili o intendermi nel peggiore 😉
● Ubik: c’hai ragione. E’ che le premesse son quel che sono. Farò del mio meglio, però, promesso! :-*
● DottBarbozzi: ecco due parole che i più [mi metto in prima fila a scanso di equivoci] rifuggono…
La metafora del raggio è affascinante ma inappagante, concordo.
Saluti.
● Elesole: sporadicamente sì, aiuta. Bacio.
Male Male… non dovresti rifuggerle (o rifuggirle? Mha!!)
Do ut Des ..dopotutto
Tolleranza e pazienza non dovrebbero presupporre nessun do ut des, Luce.
Si sa.
Io, invece, pretendo corresponsione. Sempre. E siccome so da me che è inimmaginabile pretendere dagli altri tanto quanto si dà ho preso la bella abitudine di decimare ciò che sono disposta a dare a gratis.
è strano ma le tue parole sembrano la bella coincisa copia di quello che ho scritto io, o meglio il senso è, incredibilmente, affine.
buone vacanze.
Sì, torna dubbiosa (come sempre, d’altra parte) che sei bellissima.
Circonvoluzioni, percorsi in pendenza, giri in tondo…sudo solo a leggere tutti ‘sti movimenti! ;-)) Molto meglio un Müller Thurgau della val di Cembra, fresco e accompagnatoseguitoanticipato da risate lievi e inconsapevoli.
Quando vuoi.
E’ che sono estiva dentro.
Cri
io non so se -in assoluto- è maggiore il piacere nel fraintenderti positivamente, o il dispiacere nell’intenderti negativamente. il che, dal tuo punto di vista, dovrebbe essere comunque positivo.
direi che la più bella conquista personale sta nell’aver smesso di cercare l’approvazione e/o la comprensione altrui.
e come te, dare solo a chi reputo meritevole. niente in cambio. ma se ne vale la pena…
spledida giornata a te
Voce fuori dal coro sempre.
Mi spiace.
E’ più forte di me.
E fuori dal coro dico che è facile scrivere ci piaci dubbiosa scrivere grande conquista dare solo a chi è meritevole senza in realtà guardare dietro le parole che sono scritte. Bello lasciarsi affascinare dalla perenne sicurezza del dubbio senza curarsi di cosa ingeneri in chi la usa come baluardo e sopratutto senza curarsi del perchè lo faccia.
Ma d’ altra parte il blog è anche questo: guardare giù affacciati dal bordo di un monitor pollice alzato, pollice verso. Applausi per il leone che mette sotto il glediatore. Il gioco dell’ imperatore piace più o meno a tutti.
Io adoro come scrivi Cris, e adoro te come persona, e SO che saresti ugualmente affascinante se scrivessi di gioia, amore, certezze se tu per prima cambiassi l’ idea che hai di te.
Non bastano due ore e nemmeno una vacanza per modificare un modo di essere, di pensare ma io ho la presunzione di sperare che comicerai a smettere di credere l’ incertezza possibilità e il dubbio assiduo l’ unica ragione
Non sarà una splendida giornata Cris. Ne’ per te ne’ per me. Ma un abbraccio pieno di affetto questo sì. E’ tutto per te
Fabio
‘Il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza’. Jorge Luis Borges
E mi piace riconoscere talenti ai talenti.
Meno la miserrima arroganza delle certezze.
Ma non era necessario spiegare.
E’ che son contemporanea, non vorrei essere fraintesa e mi interpreto da sola.
Cri