(questo post non ha titolo)
Ho scoperto che camminare aiuta a fare molte altre cose.
Pensare, stancarsi, stancarsi, stancarsi. Il fatto è che io sono stanca già di mio ma sto tentando di far subentrare la stanchezza buona a quella cattiva. Un innesto a regola d’arte.
Così cammino. Vado in banca, all’ufficio postale, al mercatino della frutta di mattina presto -ma presto presto-, a caso. Vado.
Cammino come se fuggissi da qualche parte, io non so passeggiare, me ne sono resa conto da come si scansa la gente quando mi incrocia.
Devo smetterla, penso. Devo smetterla di restare immobile, di condensarmi, d’aspettare di crollare in un polveroso tonfo.
Cammino. Mi sento priva di difese e di ragioni e di pulsioni, come il mio corpo.
Un autobus mi accelera accanto e smuove l’aria in un fragore improvviso. Sussulto, spaventata. Cosa cazzo ti spaventi, idiota, è un autobus: cammina.
Cammino e coniugo i verbi in tutti i modi ed i tempi. Mi areno più volte. Trasalgo? Trasalisco? Eressi? Erigetti? E il participio passato di splendere? Splenduto?
Fortunatamente mi ritrovo la cabina ermetica della banca davanti al naso. Pigio il bottone entro. Suona tutto. Esco. Ripongo la borsa nella cassetta di metallo, la chiudo, tengo con me la chiave, ripigio il pulsante, rientro nella cabina. Risuona tutto ma una voce metallica mi dice che va bene, adesso posso entrare. Entro, e poco prima che mi venga stampato il saldo guardo il cassiere coetaneo e belloccio e gli chiedo "ma lei sa qual è il participio passato di splendere?" Diventa paonazzo, anzichè mandarmi a quel paese, povero.
Gli chiedo scusa, gli dico che nemmeno io lo so che era una domanda scema che avevo in testa come un tarlo, che non importa. Fuggo letteralmente dalla banca.
Mentre cammino come se fuggissi da qualche parte penso che potrei anche rallentare, che non ho fretta di andare da nessun’altra parte.
Mi fermo davanti ad un bar, entro e mi siedo ad un tavolino; chiedo un caffè d’orzo, una brioche salata con prosciutto e un bicchiere d’acqua. Mi trattengo dal chiedere anche il participio passato di splendere.
Devo smetterla, penso. Però secondo me splenduto è corretto.
Splenduto è corretto da un punto di vista lessicale, sta a vedere che con questa metafora linguistica tu voglia comunicare della tua luce che fu ed ora non è?
e cossi? coqui? cocetti?
anche con i passati remoti, io mi areno.
Per cammianre, potremmo darci un appunamento, io cammino senza palrare, guardando il marciapiede, concentrata. Poi mi ricordo che ogni tanto dovrei guardare anche i semafori.
nessuna certezza…
splenduto
Splenduto. Teoricamente è corretto.
Ma sul Garzanti mi danno che “splendere” non ha un participio passato.
Come se qualcosa che splende, non potesse smettere mai.
Un sorriso, da chi ti legge da tanto, finora in silenzio.
potresti provare col cammino di santiago (che magari in spagnolo il participio passato di splendere è anche più facile da trovare)
Devo smetterla, penso. Devo smetterla di restare immobile, di condensarmi, d’aspettare di crollare in un polveroso tonfo.
io ci sto provando. procedo lentamente e qualche volta…stallo (giusto per citare). intanto però tento di muovermi. insomma, mi illudo ma è consolante.
Sul participio passato di splendere ti hanno già delucidato altri (a corollario aggiungo solo Devoto-Oli : il participio passato non è usato. Non è usato, ma esiste, e credo che splenduto sia morfologicamente corretto).
Ma a parte questo : camminare fa bene, si. Una vigorosa pedalata in bici al posto di una passeggiata a piedi dovrebbe però, in base alla mia esperienza, spostare l’attenzione dalle coniugazioni verbali a una rassicurante tabellina del 2 (non di più, perché tutto le energie sono tese a rimanere vivi. Provare per credere)
Un abbraccio con sorriso
Lisa
Da buon somaro non saprei dire…
è ben più semplice affermare che tu, anche quando cammini senza saperlo fare,
sei splendida.
ma non era meglio il divano!!?’
● Nomad: il divano era la regola. adesso la stanchezza deve fare un salto di qualità pertanto passeggio.
● Gobbo: attento a come ti esprimi… Qualcuno potrebbe avere da ridire [rido. dai che scherzo]
Grazie per lo splendida a gratis.
● Laidis: al momento darmi alla bicicletta sarebbe un suicidio annunciato. Non ho abbastanza fiato e gambe.
Magari la prossima primavera 😉
Bacio e abbraccio a te.
● Ghianda: hai trovato il punto cardine di questo sgangherato post. Significa che stai proprio come me…
Bacio.
● Rooster: al momento dovrei percorrere sentieri meno spirituali. Già.
● Yukiko: io invece guardo spesso di fronte a me, come se aspettassi un treno merci sulla faccia. Troppa vigilanza.
● Elifridoom: grazie e benvenuta.
● Blue: non fu mai luce (intesa come fede)
è stata talvolta luce (intesa come speranza)
manca la luce (intesa come presenza luminosa)
Per la precisione 😉
“Devo smetterla, penso. Devo smetterla di restare immobile, di condensarmi, d’aspettare di crollare in un polveroso tonfo.”
Perchè non un polveroso..”Trionfo”…?
Un Saluto…
P.S. Chiedere in giro il participio passato di splendere è pura Malvagità.. 😉
Direwolf: …Un trionfo polveroso??
Il trionfo deve essere smaccatamente sfarzoso!
E poi io non sono malvagia, sono solo nevrotica (era meglio malvagia, lo so)
Permetti Crisalide: La nostra meravigliosa lingua, ma non solo la nostra, ci permette di giocare con i suoni…non solo con i significati…
E poi…si possono trovare “vittorie sfarzose” in luoghi in cui non le avremmo mai cercate…questione di punti di vista.. ^^
E, si, era meglio Malvagia. 😉
Ti permetto eccome, tanto più che ho scritto proprio sfarzoso in contrapposizione a polveroso per creare assonanza 😉
Beh, io avrei apprezzato la domanda invece. T’avrei risposto che il verbo è difettivo, ma ora invece leggo che non è così…non si finisce mai d’imparare del resto 😉
P.S.
Ovvio, altrimenti dovrebbero applicare le proprie ricette a se stessi, mica sono scemi! 😉
Participio o non participio…
Invece di un verbo è un qualificativo con cui descriverTi.
(Non al passato)
Anch’io cammino senza saper passeggiare. Parecchi mi scansano, perchè tiro dritta e decisa che faccio paura.
dirò la mia. splenduto non l’ho mai sentito in 50 anni. tanto mi basta. e in ogni caso non fa la differenza. corretto, mica corretto: cri, perdio, chi se ne frega! tu sei troppo concentrata. guarda che non è una critica: a me piaci perfino, anche così. quindi continua a camminare e fidati: non c’è nessun crollo polveroso in attesa. le uniche cose definitive che vedo sono solo positive, già da adesso. e lo saranno di più in prospettiva. buon w.e. peripatetico
Eppure “nessuna certezza” è un’affermazione che dimostra certezza
splenduto. è lui, giusto. e che bello come dubbio…. splendere…
salut
cris@ eh eh eh. probabilmente sì. abbraccio
● Babbo: di tutti i dubbi che ho questo è quello durato meno.
● Khepesh: splendente?? Uhm.
● Gerti: ennesima somiglianza! Sorrido.
● POE: questo commento me lo segno, sai?? Rappresenta una delle poche volte in cui mi sento curata da parte tua.
● Flinx: qualcuno qui direbbe coincidentia oppositorum.
ecco, io camminerei sui binari a contare le traverse, persa da qualche parte “che strano, un treno sta fischiando, ma perchè fischia e frena?”
Se avevi intenzione di esprimere una situazione di disagio ci sei riuscita benissimo.
Devi reagire.
Ciao.
io direi slpeenduto
scritto troppo veloce..riffo.
io direi “spleenduto”
sono soccombuto allo splendore delle tue parole, che sono splese ai miei occhi.
Camminare è perdersi, ritrovarsi, scorrere in mezzo agli altri affaccendati, cazzeggiare.
Camminare mi piace. Con una macchina fotografica in tasca e gli auricolari.
E’ “stupendo”!
sorrido….a rileggerti si avverte un senso di urgenza in questo post eppure di primo acchito mi hai fatto sorridere come se avessi scritto qualcosa di comico.
..bello vederti camminare, ..si anche divertente, ..per quanto riguarda lo “splenduto” se esistesse il part. passato di splendere….sarebbe giusto ma splendere è un verbo difettivo, neppure si utilizzano quindi le forme composte..
bello leggerti, parole che scorrono chiare, non danno il senso di disagio, appari come una persona che ha in testa le cose per quelle che sono, anche la propria frenesia pacata.. un abbraccio
Lara
camminare aiuta molto si… ma ci sono 2 inconvenienti… la pioggia se piove e le tentazioni delle vetrine !
Hai trovato un equilibrio, mi pare.
Tra il raccontarti direttamente e il poetico specchiarti in parole accorte, in lumi soffusi.
Hai trovato un equilibrio, mi pare.
E mi piace.
Molto.
Un sorriso per te, splendido (o splenduto? 😉