(questo post non ha titolo)
Sì, ok, è lunedì. Ma potrebbe essere tranquillamente domenica o sabato. Anzi, sabato o domenica avrebbero potuto tranquillamente essere lunedì per come li ho trascorsi.
Ho di fronte un nemico polimorfo e implacabile come un drago a sette teste ed io proprio non sono adeguata al ruolo di San Giorgio.
Così ho gestito questo fine settimana con cautela, dedicandomi a piccoli rituali distensivi. Un parziale cambio dell’armadio, la scelta delle mezzelune e dei soli di legno profumati di mughetto da mettere nei cassetti, la prima tisana calda della stagione.
Ho cucinato pollo, patate e funghi, perdendomi nell’odore dei funghi porcini essiccati messi in ammollo nell’acqua calda per farli rinvenire -l’odore delle domeniche dei primi anni ottanta a casa dell’unica nonna che abbia mai chiamato nonna- Ho letto, parlato al telefono quel tanto che è bastato a sciogliere la tensione nelle spalle, guardato il cielo sgonfiarsi a ovest, ormai troppo presto.
Sto imparando a non pretendere da me più di ciò che posso dare o, meglio, a riconoscere -e sopportare- i momenti in cui posso solo dare meno di quanto vorrei.
L’ho scritto perfino su tre post-it che ho appiccicato allo specchio del bagno, al frigorifero, sul monitor del pc, in alto a destra.
Visto mai che me lo dimentichi.
Beata te che riesci ad averne coscienza e a gestirti questi momenti. Io non riesco a fermarmi, invece. Prima mi butto, poi freno.
la ricetta, please (potrei svendermi a due lire per i porcini secchi) 🙂
questo w-end e’ stato un tripudio di niente, di non visto, di non provato, di non promesso, di non avvenuto, senza sentimenti e senza alcun tipo di amor proprio… e’ la desertificazione… per restare in tema mi sono chiusa in sauna, ma non sono evaporata…….
E’ difficile per noi stessi…difficilissimo quando il discorso coinvolge qualcun’altro…una persona a cui vogliamo bene…a volte le aspettative che abbiamo…la normalità emotiva…nel momento in cui cala…per qualsiasi motivo…è dura da gestire…dentro e fuori di se stessi…forse perchè siamo egoisti…e chiediamo…e vogliamo indietro subito…senza avere l’umiltà e la pazienza di aspettare che tutto abbia un corso…che le cose arrivino a noi senza forzature…che noi stessi e gli altri siano frutto di un percorso…giusto o sbagliato ma di un percorso…
La mia settimana, cominciata mesi fa, non è ancora finita. E’ andata avanti fino al venerdì, poi si è fermata. Ogni giorno è un venerdì di stanchezza, di illusione che poi, dopo, arriva il sabato. Ma nemmeno questa volta è andata così. Neppure ho bisogno dei post-it: domani sarà tale e quale a oggi: un altro venerdì.
● Gerti: ci sono momenti in cui puoi solo fermarti perchè impossibilitata a fare altro. E non solo psicologicamente.
● CalMa: eheheh, la ricetta del pollo della nonna seconto te la elargisco così, al primo che passa?? 😉
● Milanese: ragionando per sottrazione i nostri week end si somigliano molto. Solo che io provato a vedere le cose in maniera diversa, per sopportarle, probabilmente.
● Quellochemanca: il discorso non coinvolge nessun altro.
● NonScrivete: mai ascoltata Un giorno dopo l’altro di Tenco??
Se no, non farlo 😉
insomma a piccoli passi… leggevo alla tua prima tisana e pensavo al mio primo thè caldo della stagione, chissà quando lo preparerò, e quello è per me il segno che l’estate è conclusa.. ho letto anche il tuo camminare, correre… su.. con calma… gustandosi quella strada sotto i piedi (senza cadere!).. ciaoo
Essermi fermata e avere assaporato piccole cose che non facevo da tempo è stato terapeutico, poi i problemi rimangono sempre e ti guardano, ti sfidano, le piccole cose servono a rinforzarti nella battaglia.
(oggi sono energetica e parlo in militaresco, cosa insolita per me) :*
Anch’io ho avuto solo una nonna che ho chiamato nonna, e lei faceva il sugo per gli gnocchi, con i funghi.
Ci vuole, ogni tanto, una tregua, fare piccole cose, per essere sorprese quando poi te ne capitano di inaspettate ed emozionanti.
Bella l’aria che descrivi, come fosse a rallentatore.
Bello poi il profumo dei funghi (anche a me ricordano la nonna).
Ps: anch’io ho attaccato post-it, in cui mi ricordo di fare un po’ di sana pulizia, e non quella con stracci e spazzoloni…
● BlueAlly: io ho buttato via quasi tutto il vecchio, il malsano, il fuoriluogo. Però un nuovo decente tarda ad arrivare…
● Yuki: la mia nonna viveva lontano, la vedevo poco e prediligeva l’altra nipote. Me la sono goduta il poco che ho potuto.
Il suo pollo, patate e funghi è un abbraccio.
● Ele: si sente che sei energetica ed energica! Bene 🙂
● Yyr: passino passino. Diversamente non so più fare. Bacino.
Anch’io ultimamente passo domeniche come lunedì e viceversa, non lo so più.
p.s. Oh, ma com’è? Presentivi il mio arrivo? Chè ti rivolgi a me un po’ di commenti fa, mentre io non ero ancora arrivata. 🙂
Oh, porcaloca, mi sono rivolta a Uovokiller chiamandola Gerti.
Son proprio alla frutta!
Scusa, Ovetto.
Boni i porcini, in tutte le salse, specie quelli di carne! Eheh non so sé 😉 e certe domeniche hanno proprio il profumo, del mangiare buono, del vestito buono. Quando tutto sembra non essere buono con noi. BoN, evviva i Porcini di tutt’italia! 😛
Beh, tu provaci, magari. Ma comunque so perchè, certo e non mi offendo di sicuro 🙂
c’è da dirmelo? ;-p
Non ero mai passata di qui, ma sono sicura che ritornerò.. C’è un’atmosfera bellissima, resa ancora più densa dalle cose che scrivi e dal modo in cui esterni ciò che hai dentro.. Complimenti davvero! un sorriso per te
Odio i lunedì…
sembra una giusta combinazione di istinto e ragione. che richiamano la coscienza senza soverchiarla, dandole modo di respirare e riappropriarsi del movimento e dello spazio
“a riconoscere -e sopportare- i momenti in cui posso solo dare meno di quanto vorrei.”
…Già…e quanto fanno paura quei momenti…
…a me la prima tisana è toccata sul finire di Agosto…caldo prematuro assaggio di un freddo e duraturo Inverno…
chissà che poi non sia autoironia
che possa più che sgonfiare il cielo a ovest.. almeno quello a nord di troppi pensieri..
io voto i post-it cmq… hanno cmq una certa simpatia..
🙂
Abbiamo tutti bisogno di imporci, o farci imporre, dei limiti, prima o poi.
In fondo è così, o chissà dove andremmo a finire.
A parte, forse, Charles Manson…forse
Mia tanguera, mi sa che i post-it li hai attaccati nei posti sbagliati!
Non sarebbe stato meglio nella mente, nei pensieri con l’AttackAttaccaTuttissimo?
E quanti nanosecondi riusciresti poi a ‘sopportare’ di dare una virgola in meno del massimo (che ovviamente non è mai abbastanza)? 😉
Ironica sì, indulgente e accomodante con te stessa non pare tanto. E sei bella anche per questo.
Cri
[una domenica sera al Verdi con Davidino Sylvian ha diluito i contorni di un sabato da paura]
Quando i tuoi sentimenti non arrivano filtrati al blog sono pieni di tenerezza.
Ciao.
acci stracci cris, i post it in casa è una bella idea, ma dividi casa con altre due ragazze e l’unica cosa che abbiamo attaccato allo specchio è una targhettina dei ray-ban. però la metto da parte ques’idea, chè anche io mi dimentico spesso di sopportare le mie immobilità. 😉
bel blog complimenti…
te nel ruolo di un santo qualsiasi è difficile vederti. però dei santi hai l’abnegazione, questo sì 🙂
ma invitarmi a cena mai, eh?
un bacione, stammi bene. le renne qui ti fanno ciao sollevando la zampa con simpatia. :*
che bello…
mi sento rilassata anche io…
peccato ad essere lontane!
buon giorno 🙂
Fantastico, i post-it in giro per ricordartelo… 🙂