(questo post non ha titolo)
L’esperimento di mercoledì non è riuscito, quindi i casi adesso sono due.
Pensarmi inaffidabile, felice, disordinata e audace.
Desistere.
Vista la natura che mi contraddistingue credo che opterò per una resa incondizionata; mi sto prefiggendo traguardi improbabili.
Qualcosa che non si contiene e inizia ad accadere.
Che non mi faccia più vivere sull’orlo delle situazioni -un percorso infinito di punti neutri, a susseguirsi, sicuri e insipidi-.
E’ così difficile accadere?
A libera interpretazione, Sabotatore?? 😉
Pensarti soprattutto audace. Mi piace mi piace mi piace, questo pensiero d’audacia. Sì.
Desistere è il male peggiore che ci si possa affliggere.
Anche peggio del male d’esistere.
(beh, la vena poetica della pausa pranzo…)
Le cose accadono. Basta essere lì, quando succede in fondo.
finchè stai li a “optare”, “pensare”, “decidere”, “pensarti”…. non ti accadrà nulla, che non sia riconducibile e te stessa; se invece tu provassi a “lasciarti andare” non rimarrebbe più niente di te….come vedi sei contesa tra due dimensioni dell’annientamento vitale.
● Gerti: il pensiero dell’audacia piace tanto anche a me. La pratica dell’audacia mi è di difficile applicazione. Sull’inaffidabile e disordinata, invece, posso lavorarci su.
● Blumosquito: pranzo pesante, il tuo? 😉
E’ che il discorso è riconducibile a quello che ho fatto da te: non sempre tentare di snaturarsi porta a risultati che valgono il prezzo di quello snaturamento. Ma anche no, boh, non lo so. Ultimamente rispondo spesso non lo so e non è da me.
crisnaturata.
● Blue: poi dici a me che sono pessimista, eh?
ciò che deve accadere, accade.
sull’orlo delle situazioni è difficile restarci e sostare, ma altrettanto arduo tracimarne al di fuori.
si sta lì in attesa di una spinta che sembra non arrivare. più
Sentiti accadere.
il desistere sa troppo di resa così come il perseverare è diabolico…ma se posso esprimere un’opinione non richiesta,credo che l’audacia in qualche modo premi sempre.Non si accade se non lo si vuole con forza e non ci si mette in gioco, anima e corpo.
per essere precisi, il difficile è lasciarsi accadere.
Stefano
L’accadere dipende dalle nostre aspettative sull’evento.
La pretesa è inizialmente elevata, Poi diminuisce. Infine scompare. E l’accadere diventa inutile.
Ciao.
“Ecco, io vorrei avere amici così, nel mio quotidiano. E invece, nisba.”
CrisalideInversa
La realtà virtuale esiste e prospera perché si cerca la virtù nel reale, ma il reale non è virtuoso, e allora meglio i virtuosismi di una realtà irreale.
Io cerco di essere il mondo che vorrei, ma il mondo fa di tutto per distruggere se stesso e la mia immagine di esso, e allora cara Cri, facciamo in modo che i punti neutri posati lì nell’attesa sospesa di qualcosa che potrebbe accadere, si trasformino in punti colorati del rosso dell’energia e della passione e del giallo forte del calore del sole e dello splendore abbagliante di un campo di grano d’estate.
Un abbraccio
Voto il numero uno. Per tutta la vita. Però felice, disordinata e audace. Inaffidabile no, quello sì che è banale e dozzinale. E poi tu sei così precisa, puntigliosa, sezionatrice e niente affatto banale…quindi inaffidabile lo depenniamo. Che poi è quello il traguardo più improbabile, sbilenco e irraggiungibile che ti sei posta.
Per fortuna.
Altro obiettivo da raggiungere: non assassinare tutte le piante che ti entrano in casa…da quando ti leggo hai fatto una strage!
Cri
E’ che mi son ritrovato più volte aggrappato a parti di me, che consideravo natura, era un’ipertrofia dell’Io.
Snaturarmi in questi caso, è stata è una liberazione.
Snaturarsi per il gusto di farlo, non ha senso neanche secondo me.
“Snaturarsi” è una di quelle parolone che ognuno intende a modo suo.
Beh l’audacia resta difficile anche a me, troppi se, troppi ma appesantiscono il percorso.
Che bello sarebbe sbarazzarsene e correre via più leggeri!
Smettere di pensarmi…accadere e basta!!!
Mah… non so dirti se sia difficile, ma puoi provarci, con tutte le energie che hai, cercando di pensare che puoi…
Ma per qualunque cambiamento o metamorfosi, occorre sempre del tempo, non son cose da poco, no signori.
Un sorriso, di lacrime sofferte, in questo brutto fine settimana (finalmente concluso direi)
Desistere, desistere, desistere?
son di passaggio ma penso che
ritornerò a leggere con più calma.
a.y.s. Bibi
E’ così difficile accadere…?
Ora, che sono ancòra in cielo che mi aggrappo alle nuvole per ritardare l’inevitabile precipitare, direi che è la cosa più facile…perché quando accade, riusciamo a concepirla e cavalcarla con la nostra più istintiva e autentica leggiadra semplicità…perché in fondo ci viene così bene…accadere…
Ma poi presto si mollerà la presa…e accadrà che si cadrà…
è stata piacevole la visita nel Tuo mondo… complimenti… velluto e seta.. drappi d’argento ovunque e tante pietre colorate che brillano ogni qualvolta spiragli di luce attraversano i Tuoi pensieri… grazie. Questa voce in sottofondo poi è preziosa… pensare che non adoro le canzonette nei blog, ma qui tutto è stranamente diverso, quasi reale… forse il vento che fuori soffia da me, magari mi stordisce…
Gabriele