(questo post non ha titolo)
Sei una che usa il visivo per poi sprofondare nelle catalessi nel tattile
oppure sei una passionale esuberante che si contiene a fatica?
Devo ancora capirlo.
Io invece vorrei non dover ricorrere alla memoria per dare una risposta.
Di più, vorrei non aver bisogno di darla, la risposta, vorrei che la mia natura trasparisse evidente come il colore degli occhi o la taglia di reggiseno. E invece no.
L’arrivo puntuale del dubbio mi stanca e probabilmente stanca gli altri ancora prima di me.
Mi siedo su una panchina, pare metà novembre.
Credo di volermi comprare anche le scarpe, rosse.
Sai che alla domanda non saprei rispondere perché non l’ho capita? Ma ho anche un malditesta da craiata contro un iceberg, per cui non faccio testo.
Ma le scarpe rosse danno soddisfazione, oh sì.
Ma è poi così importante darla questa risposta, Cri? E’ così importante che gli altri sappiano tutto della tua natura, o che sia, come tu dici, evidente come la misura del tuo reggiseno? (A proposito, la tua è una seconda o una terza?).
Noi non siamo un unicum, siamo tante cose messe insieme, cambiamo giorno per giorno e forse non ci facciamo nemmeno caso. E’ proprio il tuo mistero che affascina, Cri, il tuo fascino di donna misteriosa, intelligente, sfuggente ed afferrabile nello stesso tempo; e allora, non c’è bisogno che tu risponda; ognuno ha una sua immagine di te, e a me la mia immagine di te piace.
● Viridian: io credo di averla capita ma solo perchè inserita in un determinato contesto conversativo. La sostanza sarebbe: sono un’esuberante passionale che a stento si trattiene o una gelida esteta refrattaria al contatto fisico?
Almeno credo.
● Amoreemusica: sì, è importante. E poi non si sta parlando di Tutto, si sta parlando di Questo.
Un saluto.
Far trasparire la propria natura, a volte diventa la cosa più innaturale del mondo.
E’ uno dei tanti paradossi con cui “ci piace” giocare.
E’ che secondo me, a una donna di cotanto genere, le scarpe rosse non è che donino troppo. Sono fuorvianti, più che altro.
O sono un grido?
Caratterialmente sei una passoniale esuberante, ma hai l’accortezza di usare i filtri della ragione.
Ciao.
Non penso che sia una grande idea dire ad una persona che soffre “sei così bella nel tuo essere così triste”…anche se in fondo è vero.
Bellezza dal Dolore, dolce maledizione, ma comunque una Maledizione, e il vedersela rinfacciare velatamente in ogni istante, in ogni parola e in ogni sguardo potrebbe risultare alla lunga a dir poco lacerante…visceralmente fastidioso.
Perché lo si sa fin troppo bene…e se ne farebbe volentieri a meno, in certi momenti.
Se non puoi capirmi almeno comprendimi, porgimi una mano, e smettila di guardarmi come una Sposa Morente, da lsciar morire piano, perché sono bella ed enigmatica così come sono.
E per questo che l’importante non è che gli altri sappiano, ma che noi stessi sappiamo…il bisogno di sentirci qualcosa, di consistente, di definito, di tangibile, una consapevolezza che serve dannatamente solo a noi stessi, gli altri sono solo specchi dove vedersi riflessi…specchi o pozzanghere…
Ecco, il Rosso forse è tangibile…ma, forse, è anche bugiardo…
Ha un senso quello che ho scritto?
Mha, non so.
Un Abbraccio.
http://www.splinder.com/media/sizes/14372203
…e non direi altro
Cri
Ma vale la pena spargersi tra la gente con i pensieri? io vivo nel dubbio che diventino chiave (per capirci), poi strumento(per attaccarci), poi dimenticanza. E le lancette intanto hanno compiuto giri che nemmeno immagini.Cambia la marcia.Sogna. E come per i desideri,danne traccia ma non esprimerli esplicitamente. Perchè anche quelli sono tuoi. E non devono appartenere ai passanti. Ciao. Stella.
Ma come fa la nostra natura a trasparire così chiaramente?
Siamo così complessi, noi.
Esuberante passionale, o gelida esteta.
Alla fine, non dipende dalle situazioni?
Scarpe rosse… che gioia danno.
Io le comprai anni fa, ma non le ho mai indossate. Chissà, forse aspetto il momento giusto.
un bacio.
forse di ‘or’ si tratta non di ‘xor’, di affascinante complementarieta’. e’ la ragione che frena, forse, che bisogna capire che senso ha.
scarpe, assolutamente…
tutto il resto è troppo complicato
oooooooh cris, sono d’accordo soprattutto col tuo desiderio di apparire in modo più evidente, senza bisogno di dare risposte per uscire da trappole dicotomiche. bisogna però prendersi carico dell’immagine che gli altri hanno di noi, perché credo noi contribuiamo ad alimentarla, magari inconsciamente.
così, in queste settimane sono diventato per gli altri (nell’ordine) un charmeur, topo gigio, very cute, very thoughtful, very stupid, the sweet chef, too deep, etcetera 🙂 prendo nota sul taccuino di questo ed altro…
ps: ed è sempre bello parlare qui, mi ispiri pensieri sottili, anche non volendo. un bacio!
In certi momenti è meglio stare in panchina.
passionale da dimostrare.
da ridimostrare. non so perché tu ci tenga. sei viva abbastanza
è che le sciarade possono servire ad evitare la trappola del solipsismo.
ma anche cantare vecchie canzoni di chitarristi americani suicidi, o bere vini rossi dei cannubi molto invecchiati.
importa solo di non cadere dentro il proprio ombelico, per bello che sia.
Stefano.
PS.: comprare, ecco l’urlo estremo.