(questo post non ha titolo)
Dunque, dal momento che questo blog sta diventando un salotto ciarliero, presumo vogliate sapere come sia trascorso il mio appuntamento col Belloccio coetaneo e brillante.
Per coloro cui non importa nulla suggerisco di passare oltre perchè questo post è a contenuto insopportabilmente frivolo.
Dicevo, l’appuntamento. Io vi potrei anche scrivere come credo sia andata, ieri sera. Tuttavia, dato che sono spesso inutilmente cervellotica, machiavellica e nichilista, indovinate un po’? Mi aiuterete a capirlo voi.
Vi chiedo sulla base di quali dettagli (tre o quattro) decidete/sentite/vi illudete che un primo appuntamento possa essere definito eccellente, buono, mediocre, pessimo.
Siate collaborativi, dai.
Cris sei di un’astuzia che sfiora squisitamente la perfidia.
Rido.
Dunque…vediamo un pò…
^^
il fatto che hai sentito l’esigenza di scriverne sul blog alle undici del mattino mi fa pensare che tu ci sta già dentro.
Comunque, se:
hai riso e sei stata bene come se fossi con un caro amico che conosci da tanto tempo,
avete parlato serenamente di tutto,
non ha cercato di concludere ma è stato tutto molto romantico,
vuol dire che ti ha fregato in pieno 🙂
Sensazioni,complicità,intimità,sesso
Com’è andato? 😉
Krs
mmm vediamo..
da persona terribilmente ansiosa e scomoda per le situazioni particolari se mi sentissi
1. a mio agio
2. a 10 cm dal suo corpo e non a 10 km
3. con un sorriso stampato in testa potrei definire l’appuntamento discreto, si si.
Ok Cri, sei di una capacità unica nel creare suspence, ma accetto la sfida, e ti dico cosa conta per me quando conosco una persona per stabilire se quella persona mi piace o no:
1) lo sguardo, e quindi la capacità di riuscire ad esprimere con gli occhi quello che si ha dentro;
2) il sorriso, aperto, sincero, non falso e ipocrita (si vede subito quando lo è);
3) la voce: anche la donna più bella del mondo con una voce odiosa non attirerebbe la mia attenzione;
4) gli argomenti di cui parla: non dico che bisogna parlare di argomenti difficili e troppo seriosi, che appesantirebbero notevolmente la piacevolezza dell’incontro, ma la troppa frivolezza in genere non mi dispone bene verso quella persona.
5) Bèh, è poi del tutto ovvio che se tutte queste cose si uniscono ad un viso bello ed interessante e ad un corpo ben modellato, la cosa non mi lascia affatto indifferente.
Spero di essere stato esauriente e collaborativo.
Un abbraccio
Ti ha irritato con avances frettolose – pessimo
Era gentile e sereno ma al tavolo durante la cena ti chiedevi: cazzo ci faccio qui – mediocre
Un bacio accettato in tutta la sua profondità – buono
Una magica, avvolgente, totalizzante, estenuante esperienza sessuale – eccellente
(esagero, vero? …embè)
per me sono due le cose..
io mi smuovo ed esco solo se ne vale la pena..
già lo so quando l’incontro la persona che se uscirò con quella persona mi aspetto quello che poi alla fine è.. non sono mago..
ma si avverte…
e sono razionale fino all’inverosimile..
per tu accetare..e averne parlato qui..il belloccio ha qualcosa..e ti ha intrigato positivamente..anche al primo incontro..
il gambling..non è esattamente il vestito della crisalide che mi sembra di leggere..ma la lettura..non è una persona..è una parte di essa…
io cmq di mio darei esito positivo.e mi sto da 5 euro. eh eh…
un bacio. ;)…ah se li vinco!mi fai un vaglia! eh eh
Tutto ciò più che insopportabilmente frivolo è per me insopportabilmente difficile!
Non si può imprigionare ciò che può rendere la lettera iniziale della parola “incontro” una maiuscola anche se nel mezzo di una frase…perché rappresentato dall’appena percettibile…dal sussurrato…dal suggerito…da ciò che è velato e lieve…dalle Ghosts Notes…
…così che alla fine di tutto ti scopri semplicemente felice…leggero…con la pretesa stupida di trovare un perché che fallisce con una velocità disarmante trasformandosi in un sorrisetto insistente agli angoli della bocca, in uno sguardo sognante, in un istante di assenza totale sospesa nell’aere…
Uff…che fatica…
Insomma, se gli sguardi hanno giocato una partita tutta loro, parallela ed intrigante, se siete riusciti a parlarvi in modo da farvi ascoltare con piacere senza tediarvi…se siete stati belli senza la pretesa di doverlo essere per forza per poi improvvisamente accorgervene e divenirlo ancor maggiormente…se siete stati capaci di ridere con il cuore per poi non sentire l’impulso di abbassare lo sguardo nell’interminabile momento di silenzio subito dopo quando ci si guarda dritti negli occhi…se siete riusciti a stare in silenzio senza sentire la fretta di dover parlare per forza…se siete stati tanto veri da esservi reciprocamente permessi di esserlo sempre di più…
Bhè…se è stato tutto questo…mi associo semplicemente a uovokiller… ^^
Uff…che fatica…
Primo incontro eccellente o buono: sentirsi a proprio agio con l’altra persona, parlare di cose verso cui si nutre un qualche interesse, scoprire per caso che si hanno altre cose/interessi in comune, “sentire” che l’altra persona non sta fingendo.
Primo incontro mediocre o pessimo: quando mancano una o piu’ di queste cose.
Ok, non ho menzionato altri particolari tipo voce gradevole, aspetto gradevole, perche’ di solito li passo al vaglio prima di decidere di uscire con qualcuno.
[Anche se poi, ora, io sono fuori dal gioco!]
Felice per te se sei stata bene!
un buon metro di giudizio è sapere se ce ne sarà un secondo
Io Osservo in Silenzio, lo Sai?
trattasi di uomini? preferisco non guardare. ;P -B.C-
Ahahah fantastica, amica mia.
Se ho anche solo il sospetto di averlo fatto andare a casa con un’erezione spaventosa e mi ritrovo ritrovo con una quantità di risatine interiori e gli occhi che mi brillano per le ore successive, io lo ritengo eccellente.
Se gli occhi non mi brillano vuol dire che non mi ha intrippato Q.B. e però il mio ego è stato piacevolemnte lisciato e lucidato, è buono.
Un incontro mediocre (ma anche pessimo) mi imbastisce di ironia e sarcasmo e mi dà materiale per le settimane a venire, con cui lo sputtano con gran gusto agli amici e magari pure sul blog.
Ca suffit, cherie?
:*
Mi accodo al coro, e aggiungo:
1) se ti sei addomentata pensando ad un angolo della sua bocca, inclinato in fermo immagine in atto di smorfia, o proteso un po’ troppo verso il tuo, per il bacio della buonanotte, sotto casa
2) se ti sei rigirata tra le lenzuola incapace di prender sonno una volta rientrata, ripensando al significato recondito di una frase (che sembrava?) buttata lì, o che ti è (in)volontariamente scappata, a tastare il terreno
3) se ti sei svegliata con un’aria vagamente distratta in volto e con la voglia di parlarne, con un occhio al cellulare in attesa di una sua frase ancora o di un messaggio che lasciasse presagire un sentire (è arrivato, infine?)
4) se ti riscopri in crisi al solo pensiero di cosa metterai al prossimo appuntamento, dato che *non ho nulla da mettere*… – e, ancor di più, se il pensiero dello stesso ti terrorizza e ti eccita al tempo stesso –
…Beh, direi proprio che l’incontro è stato più che proficuo, e che le attese hanno sortito gli effetti sperati, no? 😉
Ciao, *nervi distesi*… 😉
… E vedi di commentare presto, ché qui siamo tutti in trepidante attesa… 🙂
Io vi leggo, eh.
E ragiono, ripercorro momenti, un po’ sorrido…
Ma desidero sapere anche cosa è importante per voi di ciò che fa/dice Lui. Cosa vi fa dire “sì”, intimamente, al di là di un’intuizione.
Questo non mi quadra, “al di là di un intuizione”.
Intuizione è intuito, è Istinto, l’Istinto non sbaglia. Mai.
L’intuizione è la chiave, l’intuizione è l’intimità vera, quella che non ti puoi spiegare.
E se si insiste, si rischia di risultare “inutilmente cervellotici, machiavellici e nichilisti”.
^^
Comunque ribadisco il mio primo commento per la trepidante attesa, e ti abbraccio, perché dalle poche righe che hai scritto ora, nonostante i tuoi giochi di ombre, traspare tanta serenità…e forse anche qualcos’altro…
mi spiace di non poter essere collaborativo. che senso ha classificare un incontro? significa restare rivolti verso se stessi. l’altro è una persona. hai visto una persona, cri?
cosa mi fa dire sì?
beh, la scollatura, naturalmente.
(è andata meglio di quanto prevedessi. scommeto il mio ultimo euron)
S.
Trovarsi, più o meno, a proprio agio, senza pensare di dover impressionare o difendersi.
Trovarsi a sorridere e ad essere “felice” come non succedeva da tempo… scoprire che così non ti sentivi da un bel po’ di tempo.
Trovarsi a non aver aspettative sulla prossima volta, perché già sai che succederà, perché ora vuoi godere e capire ancora questo momento.
Trovarsi…
Buongiorno cara.
Se dovessi darti una risposta pensata…. ti direi che un appuntamento è eccellente, per me, quando si verificano queste situazioni:
1. non aver voglia di tornare a casa;
2. non riuscire a smettere di sorridere;
3. le gambe che tremano;
4. ritrovare la persona nei propri sogni… e anche nei propri incubi.
Ma queste cose si vivono a livello di incoscienza… le ricordi razionalmente solo dopo… molto dopo… spesso TROPPO dopo…
Non te ne accorgi subito, e per orgoglio può capitarti, se ne parli il giorno dopo, di catalogare quell’incontro come buono, o come mediocre… dipende da con chi ne stai parlando, e da quanto l’orgoglio possa averla vinta sulle emozioni e sui brividi.
Io, che di orgoglio ne ho da vendere, e che troppo spesso ho definito, inquadrato e analizzato… ti dico solo di aprire le braccia e di volare.
Ti mando un abbraccio
Irene
Sono daccordo con POE:l’altro è una persona non ci si deve ripiegare troppo su se stessi ma aprirsi totalmente all’altro…e poi, sono le emozioni a pelle, le cose che ti sono arrivate come intuiti e magia a dare il senso all’incontro, a tutto.
Non pensare troppo: ama, abbraccia, accarezza, dona, donati!!!
Mi sembra tu abbia specificato la nota frivola del post e quindi vediamo … A parte il fatto di non annoirami dopo cinque minuti e desiderare che la cena finisca il prima possibile, ciò che lui intuisce di me: quello che vorrei dire e non dico, fare e non faccio. Con una buona dose di farfalle sotto pelle …
eh eh eh
originale anche nel gossip!
e comunque, le due/tre cose degne di nota (positiva o negativa) della serata dovrebbero darti una idea, diciamo così, propedeutica. o no?
Diciamo che mi piaceva l’idea di sapere, da voi, cosa guardate, su cosa vi concentrate, come capite che Lui c’è. Gesti significativi, atteggiamenti, parole, sguardi…
Poi è ovvio che per capire voi stesse vi basiate su ciò che avete provato, durante la serata.
Baci.
tante cose
se ti guarda negli occhi
se al primo appuntamento cerca l’approccio fisico
se ti ascolta
se si racconta un po’
se è galante
se è educato
se ti porta in in un posto semi-sconosicuto
per esempio…
Grazie, Ghiandina… Intendevo proprio cose di questo tipo.
cristo, ci riesci o no??!!
🙂
tanto guarda, possiamo dire quello che vogliamo, alla fine decidi tu e per le tue personalissime valutazioni.
Allora, cerchiamo di classificare in maniera cervellotica, machiavellica e anche un po’ nichilista i vari tipi di “primo appuntamento” con una persona. Visto che l’aspetto fisico è già stato definito in precedenza, diamo per scontato che la persona in questione sia piacente. Da maschio parlerò dell’altra persona al femminile.
Partiamo dal peggiore:
Pessimo (caso A): la ragazza non parla. Non reagisce. Risponde alle domande su di lei con lapidari monosillabi. Ad ogni mia battuta il suo sguardo sembra perdersi nel vuoto, sempre più. Nella mia mente risuonano le parole “La stiamo perdendo, la stiamo perdendo”.
Pessimo (caso B): alla prima domanda che le faccio capisco come deve essersi sentita Pandora aprendo il proverbiale vaso. Con una foga da cronista sportivo intento a commentare una partita di ping pong, mi sfagiola particolari dettagliatissimi delle sue ultime settimane di lavoro in un ufficio contabile, del matrimonio del fratello (con elenco delle spese, degli invitati, dei regali, degli scherzi degli amici), della vita sessuale sregolata di una sua collega. Una voce dentro di me ripete: “Lo stiamo perdendo, lo stiamo perdendo”. Un’altra suggerisce: “Contatta la collega! Contatta la collega sregolata!”.
Pessimo (caso C): si riesce a stabilire un dialogo equilibrato. Sembra una persona interessante. E’ sensibile, attenta all’ambiente, quando le dico quello che studio è entusiasta, mi fa un sacco di domande. Scopro che fa volontariato. E’ tutto molto bello.
Quando è ora di lasciarci propongo di vederci ancora. Lei dice: “Sì: perchè non vieni domani sera in parrocchia, viene il vescovo per una lectio divina“.
Mediocre: qui le sfumature sono potenzialmente infinite, quanto possono essere le leggere incompatibilità caratteriali. Lei mi piace, ha un buon senso dell’umorismo, ma c’è sempre una distanza che non si riesce a colmare. Quella che mi fa dire: “E’ una persona interessante, ma non credo possa mai essere più che un’amica”.
Buono: la ragazza è brillante. Capisce le mie battute e io capisco le sue. Scopro che legge Pennac. Sorride in maniera distesa, accorcia le distanze. C’è un senso di complicità. A fine serata si programma un secondo incontro.
Eccellente: C’è a mala pena il bisogno di parlare. Coglie il mio riferimento a Benni e rilancia citando Rat-man. I suoi movimenti mi trasmettono un senso di armonia e serenità. E’ autoironica. Ride della new age. Beve vino con gusto e moderazione. Non fuma. La serata finisce con noi due che passeggiamo nelle vie deserte. Lei raccoglie una foglia di parietaria e me l’attacca al cappotto. Io le infilo un fiore di caprifoglio fra i capelli. Ridiamo. Poi ci sediamo su una panchina in riva al lago. Lei lo indica e dice: “Hai visto? Le stelle sono cadute tutte in acqua”. Io sorrido, con una punta di malinconia. Che ci baciamo o no non fa alcuna differenza. Quando la riaccompagno a casa la saluto dicendo “a domani”.
Dianthus: splendido!!!
Grazie.
non serve un appuntamento
basta 5 millesimi di secondo.
😉
sei troppo cervellotica :-)) se la serata è andata bene si ha voglia di rivedersi; nel caso contrario il solo pensiero provoca orticaria e malessere generale…. il problema è che spesso non sia ha la stessa percezione su come sia andata la serata…. e questo a volte è un problema 🙂
Anche a me viene da dire piu’ o meno le stesse cose di ghianda…
Quando tutto comincio’, col marito, comincio’ proprio col raccontarsi un po’ a vicenda e a vicenda ascoltarsi, col guardarsi negli occhi intensamente soprattutto al momento di dividersi, salutandosi con un bacio sulla guancia… e ovviamente mi riaccompagnava sempre a casa, nonostante vivessimo in una citta’ molto tranquilla [mentre nessun altro dei miei ex ragazzi l’ha mai fatto, mah…], era cavaliere al punto giusto, era gentile… e, appunto, era lui, e non era un altro. Anche se non fosse successo niente tra noi, penso che sarei sempre rimasta un po’ cotta di lui…
[Invece poi, insomma, e’ andata come e’ andata, e, al momento, sta ancora andando… ma non e’ che e’ stato sempre tutto rose e fiori. Momenti di distanza piu’ spirituale che fisica ci sono stati eccome, e anche piuttosto brutti].
Un passaggio, un saluto, per i casi della vita.
Nebbiolo
Tu hai vissuto in prima persona la serata con il belloccio. Sai benissimo come andrà a finire.
Insomma, il topic è per conoscere noi.
Io le ragazze le portavo a cena solo dopo che avevo stabilito il contatto.
Auguri.
per essere eccellente?
deve indossare il tuo stesso sguardo stupito.
(dove stupito sta per meravigliato, pulito, trasparente, naturale, spontaneo, curioso, sincero, attento,………….)
Pessimo? indossa uno sguardo manierato, polveroso e artefatto
buono e mediocre son vie di mezzo. c’entrano poco col primo appuntamento.
cri
e gli accessori?
Eccellente: quando la sinergia emozionale è palpabile
buono: se intendi rivederlo per saperne di più
mediocre si accompagna al pessimo e non è degno di nota. 🙂
Ok.
Direi che l’appuntamento sia andato benone.
Dettagli?
Sei a metà, e pensi ad altro (brutto segno).
Uno dei due guarda l’orologio (brutto segno) o peggio usa il cellulare (bocciare definitivamente).
Ti parla di cose sue, non chiede delle tue (da approfondire).
Il contrario di tutto questo, che sarà il tuo caso, cioè se la persona è presente al 100%, e tu sei presente al 100%, ottimissimo segno.
go on
sono qui da te in punta di piedi….
“collaborativi” …brrrr…che termine…
Ti rievoca brutti ricordi, anonimo??
ricordi? No. mi evoca un senso di disagio. Complimenti per il blog e usa termini meno formali, ti donano di piu’..:-)
Se non ti disturba userei i termini che credo più opportuni… Ma tu puoi sostituirli con quelli che ti piacciono di più, ne hai facoltà 😉
non pensavo di arrecare un tale disturbo con una semplice opinione..allora scusami per questo, se disturbo è stato lo tolgo al volo. Buona fortuna
Non mi ha affatto arrecato disturbo alcuno, figurati.
Io leggo tutti i pareri, ma scrivo come piace a me. Intendevo questo.
Se t’è parsa una reazione stizzita o mi sono espressa male io o hai frainteso tu 😉
1 solo criterio. Lo voglio rivedere, quindi l’appuntamento è andato bene. Non lo voglio rivedere, quindi l’appuntamento è andato male. Allora Crisalide, lo vogliamo rivedere sto ragazzo o no?
Saluti.
Alessandra
Eh, Alessandra… Avremmo deciso entrambi per il rivedersi.
Adesso vediamo.
eccellente: emozionante,palpitante,unico
buono: divertente,giocoso,affascinante
mediocre: prevedibile,standard,regolare
pessimo: noioso,deludente,senza possibilità di proseguire
:)))