(questo post non ha titolo)
Mi sta preoccupando la frequenza dei miei appuntamenti in libreria e in profumeria.
Questo per dire che mi sta altrettanto preoccupando il mancante controllo del mio centro.
Sto acquistando compulsivamente libri, libercoli, libracci e profumi.
I primi li scelgo sulla base di consigli e recensioni, guardando la copertina, intuendone il contenuto, come un pacco di Natale.
I secondi, spruzzandomeli addosso. Sono sempre stata un soggetto assai olfattivo.
Annuso tutto: i piatti del ristorante, un vino scaraffato, gli occhi di chi amo, il pelo del mio gatto, le pagine di un libro, il bucato dopo il risciacquo nell’ammorbidente.
Insomma, passo tra gli scaffali e scelgo. Ho imparato che non si sposa con la mia pelle quasi nessuno dei profumi di Bulgari. Pochissimi di Dior. Quasi tutti quelli di Guerlain. Narciso Rodriguez, però, resta il più congruente al mio appagamento.
Cammino sotto le luci bollenti dei neon, lascio evaporare la fragranza sui polsi, nell’interno dell’avambraccio, sul dorso della mano. Poi decido, con uno slancio gioioso, febbrile.
In realtà mi distraggo dal controllo del mio centro. Dal non sapere come trovarlo e mantenerlo, meglio. Così, mi inclino seguendo la curva del binario che mi porta in libreria, in profumeria, qualche volta dal fiorista.
Il rumore disperso dei miei pensieri soggiace ai sensi, si lascia quasi dimenticare tra il pomeriggio terso e le prime ore della sera.
Torno a casa con Rock’n’rose Couture, due libri e una mancanza mantenuta costante in tutte le righe. Ma taciuta.
annuso il pane prima di mangiarlo, annuso i libri e le figurine dei bambini, il bucato appena uscito dalla lavatrice…il profumo e l’odore della mia donna mi resta per ore…
Anch’io annuso tutto. Anch’io mi spruzzo compulsivamente profumi. Anch’io ho mancanze tenute costanti sotto traccia.
Anch’io, sì.
Altro che poca introspezione! (scusa la vena polemica) Dentro, sopra, sotto e tra le tue righe si legge tutto o quasi.
Ciao dolce Cris.
…spero tanto che nel mezzo tu ci abbia infilato “Il tormento e l’estasi”…
ot:
http://www.simpsonizeme.com
► Freelawyer: ah beh, l’odore della persona amata -o desiderata- lo fiuto a ragguardevoli distanze.
► Gerti: che piacere ritrovarti. Posso dire che mi sei mancata senza necessariamente risultare melensa?
► Falcone: grazie. Ma ognuno legge/crede di leggere/giudica come vuole. Per quel che mi frega 😉
► Max: quando mai mi hai visto scrivere di estasi?? Rido.
► Cassie: l’ho fatto, il giochino. Sono venuta fuori un mostro ma mi ha divertito assai!
e il mio libro che profumo ha?
d.
L’avessi letto, Demi, potrei dirtelo.
“Il rumore disperso dei miei pensieri soggiace ai sensi, si lascia quasi dimenticare tra il pomeriggio terso e le prime ore della sera.”
…il momento della giornata a cui ti riferisce è forse il più malinconico, e anche magico, delle ore di luce… quando la luce da bianca latte comincia ad essere color dell’oro. o del miele, rimanendo in metafore dolci…
a
ma poi li leggi i libri, libercoli e libracci che porti a casa…?
Alcuni li leggo, li firmo e li dimentico, come scrissi qualche post fa.
Altri li abbandono.
Pochi mi rimangono sottopelle per sempre.
Rari li getto nel pattume.
qual è l’ultimo rimasto sotto la pelle?
(ho gettato un libro solo una volta nella vita…)
Narciso Rodriguez: Voto 9,5
Anche per quello maschile che naturalmente ho fatto mio.
BaciOtto
Il giunco mormorante, della Berberova.
Forse perchè l’ho riletto spesso, ultimamente.
beh… è decisamente un bel libro… la mia copia, la prima che ho letto, l’ho regalata tempo fa ad una cara amica, in occasione importante della sua vita (se regalo un libro che mi è rimasto “sotto la pelle” a persone speciali mi piace regalare la copia che ho letto io, materialmente…)
…l’ho ripreso poco tempo fa, in libreria… e aperto alcune pagine a caso… così, tipo leggere una raccolta di poesie…
Un uomo che legge la Berberova!
Più mille punti.
grazie… a quanti punti sono ora? 😉
…e non solo il Giunco Mormorante… ho a casa anche “Dove non si parla d’amore e altri racconti” …ma l’ho solo iniziato… però non è sullo scaffale, è nella pila del comodino… più vicino ad essere letto…
A breve inizierò L’accompagnatrice.
E’ lì che occhieggia dallo scaffale della libreria ma non credo sia il momento giusto per metterlo sul comodino, ancora.
beh. però potresti. o vuoi te lo regalo?
d.
Mi piace sceglierli e comprarmeli, i libri, Demi 🙂
sul mio comodino saranno decine… attendono pazienti… poi ogni tanto salgo sul soppalco con un ricordo e pesco dai libri letti… e rileggo… cercando di rivivere sensazioni. a volte ci riesco anche!
ora sto leggendo “L’eleganza del riccio”…ma per ora non si candica a libro “sottopelle”…
annuso “gli occhi di chi amo”, un non senso così efficace da renderlo assolutamente plausibile.
Hai scritto una cosa molto intima.
Riccardo
direi
urlata
piuttosto che taciuta….
il centro urla
se abbandonato
ed è di pochi
la fortuna di sentirlo.
…penso che per il tuo compleanno ci dovremmo riunire tutti e regalarti una nuova libreria tutta bella colorata…gli amici del blog di CrisalideInversa 😉
Divino Narciso Rodriguez….
I Miei Libri ormai riesco a leggerli solo in bagno.
Che bella l’immagine dell’annusare gli occhi…
E del resto il cesto delle mancanze taciute, va pur riempito. Che aspettare che si riempia da solo non è cosa buona e giusta.
Bacione …
Percorsi di un’esistenza apparentemente eguale, comportamenti che appaiono usuali. Parole ben dette, come spesso avviene. Come sempre, a fare la differenza è il voler narrare e, così facendo, capire; anche non dichiarandolo, anche non volendolo. Esporsi, capirsi. Un po’ come chiedere e chiedersi: perché…?
il profumo e’ sempre lo stesso da anni, un marchio di fabbrica ormai, ma sono stata colta da una mania compulsiva per gli orecchini… e i tulipani
Annusare gli occhi di chi si ama .. è la prima volta che lo sento. Credo sia un gesto molto intimo e sensuale, come pure baciare gli occhi della persona che si ama.
Mi piace pensare al profumo dei libri….quello che leggendoli ti lasciano addosso…per giorni e giorni…
Io pochi profumi, non mi ritrovo qai con nessuno. I libri,i libri lo sai. Ma nhe quelli, ultimamente, ho rallentato, in un modo che mi dispiace. Dove scivola il mio tempo? I miei pensieri? Non so.
Le luci bollenti dei neon… la curva di quel binario… mi piace quando scrivi così: ai miei occhi, sembra che contempli te stessa, osservandoti come da fuori, ma senza uscire da te.
Distrarsi e tacere con fermezza quella mancanza secondo me sono sottili astuzia nongià per trovare e mantenere quel centro, ma per farlo tornare a sé di sua sponte.
Lo rileggo e mi piace, questo passeggiare.
Un bacio.
— shira
cris… che fine ha fatto blue ??
Blue…chi?
e ci si infila il naso nelle pagine….di tutti quei libri….
Ne ho sul comodino almeno 7…niente di anormale se non che li ho acquistati tutti negli ultimi 3 giorni…
E Non per fare pubblicità, ma sephora è divenuta la mia seconda casa….
Perchè…..cerchi un odore, una percezione che profumi, anche se solo vagamente di quel qualcuno che ti manca nelle viscere…olfattive…
Ciao…bel blog:)
dopo avere letto alcuni tuoi post ho deciso che il tuo profumo non può che essere REM (reminiscense)…
e il libro, per le giornate di pioggia,
“l’uomo a rovescio” della inimitabile
Vargas.
bacio