Cù-cù!
Sì, ci sono.
No, non ho granchè da dire -o forse avrei molto da dire ma niente da raccontare-.
Sì, patisco il caldo ed ho la pressione di una medusa spiaggiata, gelatinosa e molle, sul far dello scioglimento.
No, non mi basta l’aria condizionata, anzi, sono reduce da un’influenza in cui ho sperimentato la sensazione di avere due albicocche al posto delle tonsille.
Sì, ho pensieri sudaticci incollati alle pareti del cervello.
No, non so parlarne; vorrei solo stenderli al vento di scirocco e lasciarli asciugare e poi farli volare via.
Sì, continuo a sentire parlare e vedere scrivere di amori zoppicanti, mendicanti, imperanti. Ed io, zitta.
Penso all’odore dei peperoncini piccanti a seccare sotto al sole, a grappoli. Sento già spalmarsi sul palato la marmellata di cedro e le mie mani spaccare in due grassi fichi bianchi e zuccherini.
Sono via, sono già lontana mille chilometri ma ti basterà chiamare il mio nome e mi troverai lì accanto, a sfiorarti il braccio. Tu potrai prendemi la mano e respirare l’interno del mio polso e riconoscermi, forse.
Ho acquistato il profumo giusto per le mie settimane di vacanza: Premier figuier extreme. Maturo, goloso, abbracciato dal latte di mandorla ma erbaceo quanto basta a non nauseare e bilanciato da un accordo robusto di sandalo. L’estate.
Racconta di quel momento della giornata in cui il sole è tramontato da un pezzo, ma la notte non albeggia ancora. Quel momento in cui tutte le cose del mondo vengono trasfigurate, intrise di una luce indulgente che le rende limpide e insopportabilmente più belle.
Uno stato d’animo che si respira e che, no, non possiedo ancora.
Quando tu scrivi, tocchi corde del mio profondo che fanno male. Descrivi suoni, odori, paesaggi, stati d’animo che da tempo desidero e non riesco a raggiungere. No, non ti ho frainteso, so che sei nella mia stessa condizione. E’ che c’è tanto di me nelle tue parole. Io i fichi bianchi li posso toccare, assaggiare, quando ti leggo. Posso sentire il vento di scirocco, e l’odore dei peperoncini piccanti. Me li fai vivere. E da qualche anno io non vivo più nulla. Ti faccio i miei complimenti per la tua scrittura e la tua capacità di descrivere bene i più piccoli particolari e i diversi stati d’animo.
scriviamo quasi le stesse cose in modo diverso? (mi riferisco al finale)
Ciao cara Crisalide,
come ti capisco!
Effettivamento questo caldo toglie le forze!
E pensare che da un po’ ho inziato a fare un po’ di footing o walking per tenermi in esercizio e tonificarmi ma con questo caldo si suda troppo e gli orari ideali sono alla mattina presto o alla sera!
Dovremmo mangiare succhi di frutta fresca, frutta, cereali integrali e verdure crude!
Un caro saluto!
C’è molto sole e ho pensieri afosi ma leggendo le tue parole si assapora la leggerezza delle ore che precedono la notte e viene voglia di respirare quello stato d’animo, che tarda ad arrivare….
Passato e presente nella stessa frase, presa con tranquillità sfiora una ferita forse ancora aperta o forse nel processo di chiudersi malgrado gli ostacoli. L’estate è un odore di calma apparente che apre la tempesta invernale.
ah che meraviglia, la descrizione della voglia d’estate, del desiderio già degustato di goderne i frutti e le sensazioni…
La pate sul profumo mi piace da morire, io amo i profumi ho una discreta collezione… come fai ad analizzarli così ? Oddio come vorrei anche io saperlo fare… e dargli poi un conetsto naturale e di atmosfera… stupendo.
Un abbraccio profumato e una carezza sul braccio 🙂
LeoPerfume
Oh!
Mi mancava 🙂
Ah, ecco, allora ci sei…
Riguardo all’influenza, io sono già da una settimana in zona pericolo. Per ora solo due ciliegie al posto delle tonsille, ma potrei arrivare anche allo stadio di pesche. O magari anche scamparla, eh. Ma il mal di gola attuale non promette nulla di buono.
Per il fresto, io preferisco quel momento del giorno in cui il sole c’è ancora, ma inizia a incamminarsi, indugiando.
Un abbraccio, sudaticcio.
L.
* Per il resto, non fresto… :/
dunque inizio ad augurarti buone vacanze anche se forse sono ancora lontane i tuoi sensi ne sono pieni!!!per quanto mi riguarda le mie arrivano lunedì!!! e già mi stò assaporando i profumi di maffins,di prati infiniti,di vecchi castelli ecc.
(vado in scozzia)!!!che bello!!! ciao ciao :-)))))
Nessun dubbio sulla tua esistenza, per quanto teoricamente silenziosa.
Tutto quello che senti è quello che già hai -o hai avuto-; fa parte del tuo essere, del bagaglio culturale, a volte anche della dimensione del sogno.
Quello che esprimi è il desiderio di assaporarlo di nuovo, di spolverarlo e metterlo all’aria, di portarlo addosso con naturalezza.
Un sapore, un profumo, un umore, un pensiero. Una moltitudine di.
[per tua conoscenza ho mal di gola. il medico voleva che andassi da lui ma, non avendo io intenzione di ricominciare con antibiotici e cortisone, mi sono rifiutata e per ora mi ha prescritto tre giorni di antinfiammatorio; se entro venerdì non passa si cambia sistema…sigh]
… Mlah…!
► Light: serve un catalizzatore, l’ho sempre sostenuto. Di quelli potenti, imprevisti, ineluttabili.
Possibilmente con occhi scuri e mani grandi :-))
►Anonimo/a: che tu sia donna o uomo, grazie.
► Leo: sono appassionata di profumi, specialmente quelli di nicchia. Mi diverto a tradurre in immagini le sensazioni olfattive 😉
► Laidis: io sono per l’imbrunire graduale. Quando il sole non si vede già più e sbocciano le prime stelle.
► POE: non scriverlo!! 😉
► Milanesina: condividere quel momento sarebbe la quadratura del cerchio [impossibile, appunto]
eh sì, gli stati d’animo non si possono prenotare… solo se “hai culo” trovi disponibile proprio quello che fa per te;
a..
Sei stata nominata!
😉
Già che ci sei, potresti togliere gli accenti dal titolo, che scritto così sono assolutamente inutili.
Mi piacciono i commenti pertinenti, Bette, grazie! Ma gli accenti stanno dove sono.
Sono donna, e ti leggo da quattro anni… 🙂
Complimenti vivissimi per la fedele sopportazione! E ti palesi solo adesso??
In realtà una volta mi sono palesata chiedendoti in prestito una frase… Poi ho continuato sempre a leggerti.