Tappe
Non c’è poi molto da fare. Io con agosto non vado d’accordo.
Se non fosse per le fette d’anguria e l’insalata di riso e un po’ di apprezzato desertume in città potrei depennarlo dal calendario.
Agosto è come le persone che non digerisco: sguaiato, soffocante, esibizionista, fintamente maturo.
Così parto per una città che ha, sì, l’indole agostana, ma a settembre.
Lascerò i pensieri come note a margine e mi concederò lunghi sguardi sul bello da dietro questi vetri che sono i miei occhi. E chissà se mi commuoverò come quando ho visto il castello di Sao Jorge a Lisbona e ci ho camminato a lungo dentro, nel giardino, salendo e scendendo scalini e ricominciando da capo ogni volta che arrivavo al parapetto di pietra e la città si lasciava guardare, placida, dall’alto, nell’aria fredda di gennaio.
Poche città mi si sono annidate nel cuore come Lisbona… Prima o poi ci tornerò e ci tornerò meno smarrita, stringendo una mano che sarà rifugio.
Insomma, parto il due settembre e me ne vado a cinquecentosessanta chilometri da qui.
Il resto non lo dico, non perchè non avrei piacere nel raccontarlo -sì sì, piacere- ma perchè il Bene per me è ciò che resta e non ciò che passa.
Quindi aspetto.
Anche per me Lisboa si è annidala li dentro, mai invadente ne ingorda, si lascia guardare come chi sa bene quel che è.
io non vado d’accordo con l’estate. ma continuo a provarci e le soddisfazioni non mancano.
ti auguro di camminare ancora a lungo dentro di te, come quella volta a lisboa
pensare che avrei dovuto andarci..
..poi ci son certi imprevisti non
calcolati per tempo che te lo
impediscono..
ma vabè, vedrò d’andare a Lisbona.
..il bene è ciò che resta e non ciò che passa..
..pensandoci bene hai ragione..
Agosto sta volgendo al termine, ormai. Ancora pochi giorni…
Lasciati alle spalle questo mese insieme ai pensieri. Fai spazio per qualcosa di nuovo. Lascia il posto per far restare “qualcosa”.
Magari un’altra Lisbona…
(devo appuntarmi di andare in quella città… con la voglia di viaggiare che ho adesso potrebbe essere una meta fattibile. A breve, spero)
Ripenso a Lisbona e al Barrio Alto, a piazza del Commercio, a Belem…
Una città che mi è rimasta dentro come poche e a cui ripenso spesso. Dovrei scrivere un libro per parlare di tutta Lisbona e di quello che ha fatto risuonare in me. Non bastano certo poche righe per raccontare la magia…
Poi. Conforta sapere che non tutti vedono Agosto allo stesso modo, però. Per alcuni è il mese più freddo dell’anno.
Se vorrai, buon ascolto. E certamente buon viaggio. Ciao.
http://www.youtube.com/watch?v=lpFxmTvpJrM
Io non lo so cos’è questa cosa che hai tu… Hai un modo di porti e di pensare molto consapevole e composto, quasi siderale…… Poi mi basta leggere bene tra le righe di quello che scrivi e mi rendo conto della tua tenerezza, di quanto c’è sotto la sobria cenere. Tu bruci Cris.
Io Agosto lo amo. Ci scambiamo i mesi sul calendario? Ti regali da ottobre a marzo, in cambio
Un puntino all’orizzonte che appare e scompare attraverso spalle di persone agostane, solo il puntino è settembre. Quindi non ci rimane di aspettarti.
Ché poi il mese, il luogo, il momento, nient’altro sono se non contenitori di sensazioni.
A volte anche di speranze e aspettative.
Per me il miglior modo di affrontare un viaggio è essere nudi: nessun preconcetto, nessuna attesa, nessuna aspettativa o sogno o illusione.
Nudi, a lasciarsi investire da tutto. Pronti a leccare ferite -eventualmente- ma anche a nuotare in un sorriso largo come un cielo.
sotto il castello ho abitato per due mesi, proprio di fronte alla casa dove hanno girato Lisbon story!
magnifica città, cittadini.
L’Alfama…quanti ricordi, beata a te mano nella mano con quel che resta…
baciociao
intanto buon viaggio e buona vacanza
E nel castello c’era un uomo che suonava la chitarra. Suonava benissimo e quella musica creava magia nell’aria.
Buon viaggio, ovunque tu vada.
che io sappia
nulla resta
nulla ha questa proprietà
cercare il bene nel mutamento?
Quando ce vò cevò http://sprazzidilu.splinder.com/
AnnaLisa
Ci sono delle volte in cui si tarda una frazione di secondo ad accettare l’improvvisa assenza di tutto ciò che ti è appartenuto: come la luce è più veloce del suono, la coscienza è più rapida del dolore, e ci illumina come un lampo che si produce nel silenzio… (Inverno a Lisbona)
beh buon viaggio, e buoni giorni, ovunque tu vada.
Cinquecentosessanta..tre chilometri sono due fermate d’autobus: che significa un altro mondo, un altro universo.
Altri mondi si aprono a mezzo centimetro dal cuore, se se ha percezione. Del cuore,
non del mezzo centimetro. Altri mondi si aprono ad ogni secondo successivo, nelle nostre vite.
Ad essere percettivi della vita, di sè, non della clessidra delle ore.
Alcuni fanno dodicimila chilometri, e non gli cambia un c.
Altri attraversano la strada, e gli cambia la vita per sempre.
Siamo entrambi noi, in diversi momenti.
Quando la vita la percepiamo in ogni secondo, a trecento metri o cinquecentosessanta km siamo vivi, quando non ci accorgiamo di aver passato l’equatore o del trascorrere delle ore siamo addormentati. Al di là dei jet-lag.
Così almeno non rischi malattie tropicali, alligatori della Florida, zanzare egiziane. Scorpioni sunniti, acari strani.
Felici giornate, di gioiosa consapevolezza, di essere in vacanza. Spero. (spero che sia vacanza).
Un sorriso a te. Un sorriso d’augurio.