Che anno è
Avevo una casa, tempo fa.
Avevo una casa che non mi piaceva e che amavo tanto.
Avevo cucito le tende di ogni stanza, mi ero abituata alla vasca da bagno, mi piacevano le scale che separavano i sessanta metri quadri in due piani.
Ogni tanto la sogno ancora. Innaffio i gerani sui davanzali, saluto con la mano la vicina, una pensionata dai capelli bianchissimi, cucino il pollo al limone e faccio gli gnocchi a mano, ascoltando canzoni sciocche alla radio -la farina fin sui gomiti-.
Settembre è un mese difficile per me. Si susseguono date, ricorrenze, emozioni squassanti cui non posso fare a meno di sottomettermi.
Penso che non fossi consapevole di ciò che ero, nella mia casa, ne’ di ciò che significava essere lì; forse è per questo che mi sono distratta e poi immolata sull’altare dello scontento.
Poi mi chiedo dove è finita quella casa, in quali presenze si è rinnovata, se le pareti sono ancora bianche ed i gerani sono stati ancora scelti per riempire le bocche vuote delle finestre.
Ascoltavo l’altro giorno I giardini di marzo e mi sono detta, piano, che la parola su cui fa perno la mia vita degli ultimi anni è coraggio.
Il coraggio che ancora non c’è.
Il coraggio non è solo forza. E’ linfa, energia, carica, fantasia, sogno e realtà a braccetto… e se guardi meglio, forse, il coraggio è già in te. Ciao, Ale.
Io andavo in una casa in cui mi sentivo così.
la canzone dice che ANCORA non c’è.
Vero.
Correggo.
Ehi forza!
Bellissimo fare gli gnocchi a mano!
Io li faccio perchè quelli che compero
non mi piacciono.
ci metto anche un paio di uova
così serve meno farina
e diventano più buoni.
Se non c’è la persona giusta,
può bastare un amico
con cui fare gli gnocchi
e passare la serata,
ritrovando il coraggio
per ogni cosa.
Un abbraccio
Fede
Settembre non può essere un mese solo di rimpianti, e non è importante sapere se ora ci sono ancora quei gerani. Quello è stato un momento di vita forse inconsciamente, allora, buono per te. Ma le scelte giuste o sbagliate si fanno, ci sono conseguenze e altri momenti che non ci sarebbero stati senza quelle scelte … tutte cose che già sai 😉
Che ne dici di “E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante
cancella col coraggio quella supplica dagli occhi, troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
e quasi sempre dietro la collina il sole”
anche per me settembre è il mese degli abbandoni, alcuni temporanei, altri irrecuperabili…
beh era solo un incoraggiamento 🙂
Mese contrastato e contrastante, Settembre.
Eppure mi piace. Ma questo è altro discorso.
CrIs, non è settembre e non è neanche gnocchi o casa o gerani.
E’ che dovresti provare a scendere da quell’altare; liberarti -tu, perché ti sei legata- dal ricordo e dalla fascinazione data da ciò che non c’è più.
E non c’è più perché tu hai scelto.
E non ho detto sia facile, ma fattibile sì.
Io penso che hai forza da vendere e che saprai costruirti una casa dei sogni, una nuova!:-)
una come te io la vorrei subito a scatola chiusa……
“I giardini di marzo” (Tu lo sai)
si vestono di nuovi colori.
E le giovani Donne,
in quel mese,
vivono nuovi amori.
(Tu cammineresTi al fianco di chiunque senza mai essere fuori.
Per come interpreti la vita Tua e gli altri).
Un abbraccio stretto stretto da Khepesh.
da tanto non ti leggevo…
e ritrovo i miei amati gerani a fare da cornice a sensazioni pulsanti…..
courage….
Condivido tutto quello che scrive lightofyoureyes. Cris, scegli di guardare avanti.
Un bacio
Ci stavo pensando.
Perchè io penso a quel che mi scrivete, specialmente a ciò che mi scrive chi mi conosce “oltre” il blog [e qui se un trio di persone scoppiano a ridere ci sta pure]
Io per guardare guardo eccome.
Sono talmente attenta che setaccio ogni avvenimento, ogni persona, ogni probabilità e/o imprevisto.
E’ che non vedo granchè.
Qui è la tundra siberiana e non lo dico tanto per.
Così viene spontaneo, quasi fisiologico, ripensare a quando avevo qualcosa, di bello, di brutto, di complicato, non importa.
Slegarmi sarebbe il mio primo desiderio…
Ehi.
Solo questo: ehi.
Io vedo tabula rasa ovunque, ma so che non è così.
Ci sarà tundra e deserto di pietre fino a che non proverò -sceglierò- a guardare altro.
Credo che la soluzione del mistero -conosciuta da te e da me, ma negata- stia nello spostare l’attenzione da ciò che si ha avuto evitando di fare, anche inconsciamente, costante paragone.
Io sto provando a vivere ‘quello’ come un traguardo ma non come una pietra miliare.
E slegarti potrebbe iniziare anche sciogliendo il nodo che hai dentro.
qui il pezzo dei gregor samsa in sottofondo ci sta tutto…a riaprire
gli spazi, di chi è fermo per un attimo a riflettere
“Un’intera montagna di ricordi non uguaglierà mai una piccola speranza.” Snoopy
Some people want it to happen, some wish it would happen,
other make it happen.
(Michael Jordan)
BaciOtto
Sono d’accordo, dovrebbe essere l’autunno a far iniziare l’anno; ha un che di seminale (con l’accento sulla “a”) che le altre stagioni non hanno.
saltiamo ad ottobre? .. io lo vorrei fare davvero… ma per altri moltivi..
non so perchè ma ti vedo
mentre si sente questo settembre..
buh forse le tue parole..
Ehi è bellissimo il tuo blog!
Settembre… è un mese che adoro, colmo di ricordi, malinconie, vite passate … e quelle future che non sanno schiudersi, non ancora… Così carico di linfa pare l’emblema della vita stessa…
E fa sentire ancora in bilico tra il coraggio di vivere che ancora non c’è e quello di urlare “Ho ancora la forza che serve a camminare… ho ancora la forza di guardarmi attorno… Ho ancora la forza di chiedere anche scusa, o d’inacazzarmi ancora, con la coscienza offesa, di dirmi che comunque la mia parte me la posso garantire…”
Canto assieme all’anonimo #22
“Ho ancora la forza di starvi a raccontare le mie storie di sempre, di come posso amare, di tutti quegli sbagli che per un motivo o l’altro so rifare…”
Un abbraccio
Lucilla (lo vedi che mi firmo??)