Poi passa
Dovrei astenermi da qualunque desiderio.
Stemperarlo, disperderlo come le foglie dei tigli strappate dai rami.
Si alza forte il vento, lo sguardo raccoglie gli ultimi raggi arancioni ad ovest.
Dovrei smettere di cercare parole incoraggianti, il bisogno di una vicinanza intelligente e calda, raccattare i rimpianti e intrecciarli e farne coperta.
Riempio il tempo di disamore verso le cose e le persone, come se tutto potesse deludere ad un certo punto del viaggio e, allora, di iniziare il viaggio scordo la voglia ed il suo sapore.
Sono le regole del gioco, non credere che non le conosca. Punti quello che puoi permetterti sul piatto e speri che Dio te la mandi buona.
Negli anni sul piatto io ci ho lasciato stanze d’albergo e solitudini, migliaia di chilometri d’asfalto, attese disattese, tinte forti, qualche colpo di tosse a sciogliere i nodi in gola, sciocche prese di posizione, un paio di impaurite paure. E tanto altro, fino quasi a prosciugarmi.
Disamorarsi è più pericoloso che appassionarsi; l’ho scoperto col tempo, pareggiando lacrime e carezze.
Il disamore è cemento a presa rapida, respiro sottile, mani fredde.
E uno sguardo carico di parole che d’un tratto smette di parlare.
Hai apparecchiato la tavola con merletti, sistemando pietanze preparate con cura.
L’eleganza e i colori, le forme e i profumi attirano gli occhi e la gola.
E tu, appoggiata solo a te stessa, aspetti che si assapori quel che con dedizione hai preparato.
Vuoi vedere come si ingoia un boccone amaro, tu che l’amarezza oggi la distribuisci a piene mani.
Mi accomodo al tuo desco.
Mi permetti di copiare un pezzo di questo post (linkarti) e metterlo nel mio promemoria (http://promemoriacrimisia.splinder.com/)?
Eppure speri sempre che arrivi una giornata di sole a dissipare il disamore.
[cris] vorrei abbracciarti forte perchè parole non ce ne sono. Eppure capisco cio che senti: l’ho provato sulla pelle. Lasciati amare bambina, lascia che la vita ora pareggi il conto.
ecco.
dovrei astenermi da qualunque desiderio.
[un giorno ci riuscirò comunque, lo so.]
Basta banalizzare la passione, è mostruosamente semplice.
Riccardo
Che cosa è l’Amore se non un’intima illusione e la Passione stessa non esisterebbe se non fosse alimentata dal Dolore.
Disamorarsi è cemento come lei dice
ma la Banalità è piombo fuso più pericolosa di tutto il resto.
C’è la speranza di Creare e il cuore aspetta questo battito diverso.
La ringrazio teneramente
Daniele
● Light: eh, lo so che è un momento delicato e riottoso ad esser raddrizzato. L’amarezza è un condimento che vorrei tanto evitare, a me e agli altri.
T’abbraccio.
● Crimisia: addirittura citata?? Figata! 😉
● Simonedejenet: certo che lo spero, lo spero fino a spremermi. Sennò cosa resisterei a fare?
● Anonima: non voglio sostenere che sono in credito con la vita ché sarebbe una bestemmia, ma la vita dell’ultimo lustro è stata pesante, ecco. E non solo a causa mia.
● Chota: tu prima di smettere di desiderare aspetta almeno una dozzina d’anni, ancora ;-*
● Daniele: quando diventerò Banale nel mio disamore sarò alla frutta -sono alla frutta??-
Sorrido.
Il disamoramento è in tutto e per tutto una zavorra al cuore. Genera paura, cinismo, disillusione. Non lascia immutati esattamente come la sua controparte. La conseguenza è che i nostri balzi sono sempre più limitati. Finchè non si smette di saltare del tutto, irreversibilmente.
Rien Ne Va Plus.
Era una provocazione, non un consiglio od una verità assoluta.
Riccardo.
No, non passa.
Non smettere di cercare.
Una sensazione che conosco troppo bene
mentre ti leggevo avevo una canzone in sottofondo, invisible. le tue parole, combinate alla musica ed alle parole di paul weller, mi hanno fatto pen(s)are.
I’m invisible
Float across the floor
You can’t even see me
Drift through walls and tables
You still don’t believe me
I’m not one to give up
But I feel I’m at a loss
To you I’m invisible
Pass through doors and windows
You won’t even know it
There was a time
I though every hair on my body was alive
Yes it was
Now you can’t even see
The grey and the dye
I’m not one to give up
But I feel I’m at a loss
The world doesn’t roll
In a dark hall
I just feel the colour drain from me
Hey, I’ve become invisible
Invisible
Skim across the floor
You can’t even see me
I make a joke
I toss a line
To no one there
Who can see me alive
I don’t want to give up
But I feel I’m at a loss
I’m invisible
Looking up, baby
Packing up, baby
Shaking up, baby
Packing up, baby
Sì, poi passa, deve passare…
risposta a CrisalideInversa :
Se prima si è mangiato antipasto,primo e secondo allora si e comunque dopo c’è sempre il caffè
(amaro )
un piccolo sorriso
Daniele
fatalità….
ci sono momenti in cui mi domando com’è possibile trovare le proprie disordinate e confuse emozioni descritte in maniera dettagliata e così puntuale come neanche dopo 10 anni di analisi…
grazie
… tutto giusto… anche se speri che prima o poi passi…