Volo immobile
Sembra come se non riuscissi ad arrivare dove voglio, come se mi disperdessi nel mentre.
Sembra che mi scheggi in infiniti frammenti e poi, puff, non mi si veda più.
Sembra che non pianga, che non sorrida, che se sorrido non sia che il riflesso di un qualunque sorriso, stereotipato, artefatto.
Sono stanca. Non ho più spazio, dentro, o forse è il vuoto che si espande e preme.
Ho poche parole per dirlo e le parole si sovrappongono e poi si confondono e se potessi, spesso, me le rimangerei.
Mi rimangerei tutto: le parole, il passato, i baci, la fiducia che ho dato e che ho mal riposto. Mi rimangerei persino le lezioni imparate, azzererei tutto, l’esperienza e lo scetticismo.
Così sarebbe tutto più facile.
Baciare la prima volta con la lingua senza sapere come fare e col timore di non saperlo imparare. Tuffarsi negli occhi di un uomo senza riuscire a vedere oltre il mio riflesso. Confidarmi ad un’amica perchè credo che le donne prima di tutto debbano essere complici. Aspettare prima di scendere da quella macchina e girarmi ancora una volta e prendere la sua mano e trattenerla solo un po’. Abbracciare Margherita senza paura di farle male e portarmi via il disegno dell’elefante e i fiori.
Sono stanca. Di oscillare e di mediare, di sbattere sui muri di casa, di riconoscere che dovrei andar via da qui. Una grandinata di parole e poi andar via.
Posso dedicarti una canzone?
Che giorno sia non sai, mentre vai
dove adesso non mi vedi
ovunque sei sarai
dentro i miei sogni ormai
Muovo le ali di nuovo
riprovando a non cadere da solo nel vuoto
per cominciare a diventare cosi come , che avrei dovuto
solo se avessi comunque davvero voluto
e tutte le cose che vedo
cosi nuove che alle volte nemmeno ci credo
ed ho paura che il calore di un raggio di sole che ho sopra la testa
sciolga le ali di cera o mi abbagli la vista
e ora non starmi a sentire
tanto guarda ho anche paura di farti capire
sono bene o male solo e soltanto parole
come gocce che non cambiano il livello del mare,
non scende e non sale
ma sotto qualcosa si muove
e sono tutte quelle voci che tornano nuove
e tornano piu forti in un giorno come gli altri
Muovo le ali di nuovo
verso un posto nuovo
muovo le ali di nuovo
perche cerco un posto nuovo
muovo le ali di nuovo
verso un posto nuovo, diverso
Dentro ai miei sogni ormai cosa c’ e cosa resta?
soltanto i mostri che ho dentro alla testa
non era oro quello che brillava,
non era eterno quello che restava,
non era amore neanche quello che mi amava
eppure mi sembrava
la sola cosa sicura che avevo, ma
mi sveglio lentamente, non puo piovere per sempre
nessuno ti dice mai niente, infatti a me
nessuno mi ha detto mai niente
e qual’ veramente il problema?
rimanere da soli o cambiare sistema
e se una cosa importante vale meno di zero
e una cazzata qualunque diventa un delirio
io spingo e vado avanti in un giorno come tanti
E allora tiro due righe sul conto
e sono stanco di scappare da quello che ho intorno
perche ho bisogno di provare di nuovo da solo a capire se cado
ciao cris…è un pò che leggo i tuoi interventi, beccati per caso in una insensata ricerca delle parole “nessuna certezza”…credo che quando si inventa una parola dovrebbe esserci un corrispondente più o meno reale da potere identificare…chissà che aveva in mente chi ha inventato la parola certezza…è strano ritrovare nelle tue parole i miei stati d’animo…anche a me da un pò piacerebbe azzerare tutto, ci ho anche provato ma mi sono ovviamente presa in giro…capisco la tua stanchezza ma confido ancora nella capacità che ha la vita di sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo,bisognerebbe forse chiedersi se siamo ancora in grado di lasciarla fare…un bacio…Misia
ci sono momenti in cui vuoi rinnegare tutto…momenti in cui con un colpo di spugna vorresti cancellare tutto…
non farlo!
non serve!!!
abbi pazienza, fiducia in te e volerai lì dove vuoi tu!!!
courage!
sei emotivamente scarica!una bella canzone, dei fiori, o semplicemente fai qualcosa per qualcuno…
…oppure tornare.
…la grandine non serve a volte ad offendere ma anche a …difendersi
Andare e perché no?, potendo.. a sentirsi così labirinticamente persi dentro di se..
Ti direi di più, ma sembri così intimamente cosciente di tutto, che le mie parole non ti direbbero nulla di più di quello che già sai che dovresti fare.
😉
Come un vinile da cui è appena stata sollevata la puntina.
Niente più musica, un vacuo, sempre più lento giro.
Una specie di nostalgia. Lancinante, quasi.
E’ così?
Abbozzo un sorriso, per quanto possibile.
Quanto mi dà noia l’ottimismo tout court, CrIs!
Va be’.
Se si potesse davvero annullare tutto forse lo farei, mettendo in conto anche tutto quello che -seppure passato- non vorrei dimenticare.
E allora non sarei più così sicura di voler cancellare la marea di noia, spossatezza e demoralizzazione se, per contro, dovessi anche rinunciare anche a quelle scintille che sono servite a far di me quel che sono.
Sì, obietterai che le scintille son sempre meno.
Concordo.
E però.
anche se potessi non mi rimangerei quasi nulla. sono stupido così
non avendo figli, forse non hai visto ‘toy story’… c’è una frase con cui un personaggio cerca di ridimensionarne un altro: “quello non è volare -gli dice- ma cadere con stile”;
be’, per andare dove ci interessa non è detto che si debba volare… anche cadendoci con stile si raggiunge una meta;
a..
E’ che sei ‘assolutamente emotiva’ e perfettamente vulnerabile’. Io darei spazio al ‘gioiosamente settutiva. :-]
● Concretezza: eh, ma mica si può essere “gioiosamente seduttiva” senza materia prima! 😉
● a.. senza falsa modestia posso dire che “formalmente” sono sempre caduta con grande stile. E’ che poi, quando sono rimasta sola con me stessa è arrivato puntuale il tracollo.
● Light: le scintille non sono sempre meno. Non ci sono proprio. Hai delle pietre focaie che t’avanzano??
Bacio
● Elifreedom: non è nostalgia, questa. E’ voglia di spazzare via tutto -a tratti-
● Area: andare per portarsi dietro quel che si è, senza pareggiare i conti, è inutile. Il passo che precede l’andare è fondamentale…
● Ulisse: grazie, la ascolterò mentre la leggo.
● Misia: io troppa fiducia nella vita non ce l’ho. La storia che la ruota gira, che si riceve quel che si da, che “gente allegra il ciel l’aiuta” non mi consola più.
● Attimideterno: sono persuasa che invece se potessi farlo serviverebbe eccome ;-*
● Drake: fare qualcosa per qualcuno?? Pure?? Io voglio che qualcuno faccia qualcosa per me, cribbio! E in fretta.
● Maxweb: tornare?? E da dove, di grazia?
● Armandos: delle due l’una, a seconda dell’occorrenza.
Già, una grandinata di parole e poi via. E’ quello che dovrei fare anch’io.
io credo non si debba scappare tanto le situazioni si presentano ovunque si vada ..ma di tanto in tanto dare un piccolo taglio non è male .
un sorriso
giulia
Nodo di una catena sempre uguale
tu continui a soffrire.
Non sai ridere
come altri intorno a te
Il tuo cielo
è lontano. Domani libererà
forse
l’anima di un nuovo Essere.
Io credo che a volte dare un taglio netto da quello che si è state e da quello che si ha avuto sarebbe auspicabile. Sapendo però che il nostro essere noi stessi ci porterà a essere e ad avere le stessse cose nel futuro.
E ancora perdersi dietro occhi languidi e labbra morbide. Ecco: è questo che si dovrebbe cancellare.
Un bacio.. Lucilla.
Crisalide
verissimo quel che dici. Ma se non hai ancora pareggiato, perché non farlo in seguito e intanto goderti nuovi passi per pareggiare in altri modi?
● Gerti: no, tu no. per tanti validissimi motivi.
● Unsogno: uh, sai quanti tagli?? Ho potato l’inimmaginabile (infatti mica c’ho una vita sociale attivissima)
● Lucilla: il fatto che tu mi capisca mi porta a preoccuparmi… per te.
Un abbraccio.
● Area: sì, potrei, anzi, posso. E lo faccio. Ma non mi basta. Sono come i bambini piccoli in questi momenti: totalmente concentrata su me stessa.
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Quanto a te, Aba, vedo di provare a farti giungere chiaro e limpido quel che penso.
Primo: se trovi opprimente quello che scrivo, levati dalle palle e non leggermi più. Io ti trovo maniacale e patetica nelle tue ossessioni e tu trovi me ombelicale autoreferenziale e freddina. Basta con questi commentini punzecchianti! Potresti essere mia madre, suvvìa, un minimo di decoro.
Secondo: se la menopausa ti rende isterica prova a sfogarti ballando il tango o tornando ad angosciare il caro Blue con le tue pruderìe. Io ti trovo ridicola ancor più di lui.
Terzo: prima di chiamarmi con un nome errato, informati meglio attraverso le vocine che sibilano nel substrato di Splinder.
Quarto: vaffanculo.
Le tue mani!
Bellissima foto Cris….. Meno lo stato d’animo. Tu senti troppo e rifletti troppo sul tuo sentire, se non fosse che ti fa star male potrebbe essere sopportato.
Bacio bacio.
P.S. Ma hai ancora la vecchia gallina raggrinzita che ti rompe le balle da anonima? Lascia perdere anche questo… è spazzatura.
Ribacio.
perdona la curiosità ma dove ha commentato aba? io davvero non l’ho letta….
Lucilla
● Lucilla: non l’hai letta perchè i commenti anonimi infarciti di offese, inferenze e incosistenti frecciate non li pubblico.
Dovrei bloccare gli anonimi ma così facendo precluderei a qualche persona gentile ed educata di lasciarmi un commento.
Francamente non ne vale la pena.
● Falcone: eh, ogni modo d’essere ha il proprio rovescio della medaglia. Solo che io tendo a subirlo in prima persona anzichè scaricarlo addosso agli altri. Piuttosto mi esclisso.
Per rispondere a te stella: non è per me che devi preoccuparti che oramai son ferrata e abituata a fare i conti con quello che è il mio essere.
Quando vieni delusa è un sorriso che ci vuole: un sorriso finto e un mantello di dignità che ti porti via. A casa puoi essere chi vuoi: debole, triste, dipendente… puoi sfondare il muro a forza di darci testate.
Tanto sai che alla prossima occasione tu sarai sempre lì col tuo sorriso fiducioso e i tuoi occhi ingenui.
ti abbraccio.. Lucilla
Le donne sono complici. chi dice di no dice un luOgo ComUne. Mi sento aStratta.
Cris, credimi. Le cose cambiano, nulla è per sempre – è questo è un augurio rivolto principalmente a te ma anche a me stessa – però capisco il tuo sentirti stanca, eccome. Ti abbraccio forte forte.
…quando si pensa di andare via, spesso invece la soluzione è tornare. A noi stessi, naturalmente. Da dove? Non saprei. Io so dove sono andato, quando mi sono allontanato da me, quando cercavo fuori, le risposte. Tu, non so. Dove sei, adesso? Lo sai?
Ehi, ci avevi creduto per davvero? 🙂 Poi ti scrivo.
ps: pardon per l’uso esclusivamente personale del tuo spazio commenti.
io mi metamorfosizzo…..
chiamatemi samsa
vorrei dirti qualcosa per tirarti su.
ma, per come mi sento oggi, posso solo offrirti un passaggio.
per andar via, intendo.
● Lucilla: massì che poi passa; non lo stato delle cose magari, ma il modo di reagire… Sono un tipo umorale per non dire crepuscolare ma giuro (!) che so anche ridere!
● Marianna: io l’ho sempre creduto. Le altre un po’ meno.
● Bianca: io vedo le cose cambiare, sai? Ho visto cambiare lavori alle persone, città, mariti, pettinature, casa. Lo vedo nelle vite altrui.
Se non succede a me un motivo dovrà pur esserci… Forse non sono pronta, forse la mia specialità non è il cambiamento. Boh.
Abbraccio a te.
● Max: sì, lo so.
● Weeds: …benvenuta. Un passaggio? Volentieri. Direzione?
● Avluela: ti chiamerò Gregoria?? 😉
intanto partiamo. poi si vedrà!
(grazie del benvenuto!)
Uh che luce meravigliosa la foto …
E comunque, al di là di tutto il bene che ti si può augurare, non so se sia questione di destino, ma sicuramente anche di fortuna. Di conoscere persone interessanti, di riuscire a costruirci qualcosa, di trovarsi negli stessi “tempi”.
Chiaro che una vita non può essere improntata solo su questo, del resto già lo sai. Si cerca di far girare i giorni nel verso giusto, anche in mancanza di ….
E tra alti e bassi. Facciamo alti va, che tu lo sei 😉
il problema sta in quello che hai scritto in “come sono”
auguri. un abbraccio 🙂
Con l’età divento impaziente. Anche alle risposte.
Per questo post :
“Winter under cultivation is as arable as spring”
E.D.
“Sparire qui”…..?
● Weeds: ok, ci sto. Ma non voglio tornare troppo presto, intese?
● Passaggi: …grazie.
Il fatto è che mi sorprendo ogni volta di come tu “sai leggermi”. Io c’ho il naso in su, speriamo bene 😉
● Qwertzo: dici? Una volta mi hanno scritto che è la descrizione di un qualunque essere umano e che non dovevo credere d’essere “unica”. Ho riso… Perchè è davvero la descrizione di un normale essere umano ed io mi sento sì, unica. Come tutti.
● Bix: hai a che fare con una paziente, nonostante l’età 😉
● Bobo: giuro, non ho capito…
All’anonimo/a che poi tanto anonimo/a non è -visto che trascorre parecchio del suo tempo qui- rispondo, invece: il volontariato lo faccio col Borsalino in testa e la Mont Blanc in borsa 😉
no no, mai prima dell’alba… del nuovo millennio!! 😉
A volte risuoniamo sulle stesse frequenze; strano, considerando che ti trovo una persona di gran lunga migliore di me…
cri, ricominciare daccapo senza senno?
io non ce la farei.
Nulla è per sempre. Mai.
lo hai detto tu, passa.
Io me lo ripeto ogni mattina, passa.
stai riposando, che male c’è?
vai
è perfettamente quello che intendevo dire…:)
questa foto mi sa di gatto.