Degli aggiornamenti
Mi sono presa un momento per rifiatare e il momento s’è moltiplicato diventando ore, giorni, settimane.
La verità è che respirare non è così fracile come sembra. E’ automatico ma non facile, spesso faticoso e superficiale.
Ho scoperto la sensazione di quando ci si guarda a lungo e la sensazione sembra risiedere fuori da te che ti guardi.
Testato qualche atteggiamento svampito, un paio di ridicoli ma soddisfacenti vizi, spuntato i capelli.
Altro non saprei dire.
Altro deve ancora venire.
Non tutti riescono a sostenere il guardarsi dentro troppo a lungo. Viziati un pò di più, in tutto.
Meno male che non ti sei gettata da un ponte parigino.
Un sorriso.
Gerbera: farò il possibile.
Anonimo: non sono il tipo da ponte.
E’ così che passa il tempo, nell’attesa di altro che deve ancora venire.
Beh … a me questi aggiornamenti fanno stare più tranquilla, ecco.
E respirare fuori dal blog serve …
Non so se posso scriverlo …lo scrivo, no ?. Vabbè …scusa ma al non sono un tipo da ponte sono sbottata a ridere.
Bacio :*
Beh prendersi una pausa è un bene a se stessi spesso sottovalutato. Fai bene, cara.
Prenditi il tuo tempo. Quando vuoi noi siamo qui.
beh…. che dire…
bentornata….
e quello che deve ancora da venire è il meglio….
salud
max
e com’è andato il test? ci son cascati?
“Altro non sapresTi dire”
“Altro deve ancora venire”
… e allora staremo a sentire.
In ogni caso… ben ritrovata.
forza forza forza
“Ho scoperto la sensazione di quando ci si guarda a lungo e la sensazione sembra risiedere fuori da te che ti guardi.”
bella questa
mi ci riconosco
da troppo tempo
Rifiatare serve e aiuta a riprendere in mano le sorti del nostro destino. Buona domenica.
ho ascoltato la tua playlist musicale-dopo aver letto alcuni tuoi post. ho immaginato il rammarico, razionalizzato e coatto in forme standardizzate. ho ascoltato il femminile adagiato e coccolato dal tepore della rassegnazione.
e la febbre, dov’è? ho immaginato l’evoluzione del dolore… in una musica tendente al primitivo, all’urlo liberatorio, alla
“diamanda galas” prima maniera, ironicamente distrutta e lacerata da un destino contraddittorio, oppure alla kate bush in bilico tra tradizione e postmodernismo, o alla tristezza vellutata e profonda (bellezza imperfetta) dei bel canto…
è automatico ma non facile
mi chiamo antonio, utente casuale e non registrato.fai tu.
ciao
cosa dovrà venire ?
Ti abbraccio.
Mi mancano le tue parole, i tuoi ritmi, i tuoi punti di vista. Il mio è un atto di egoismo e non di incoraggiamento altruistico. Non ti conosco, non so chi sei se non per le cose che scrivi e per questo mi piace leggerti con regolarità. Vorrei qualche nuova tua “nessuna certezza” da leggere per il mio piacere.
Grazie, Filippo
Spero tu ti stia viziando a dovere.
Un saluto da me e la piccolina.
ehm..sì..ecco..
buongiorno..!
Ti ho vista collegata e speravo avessi scritto qualcosa.
Mi piace leggerti, non lascio mai commenti ma mi piace molto leggerti e vorrei tornassi a scrivere.
Quando smetterai di guardarti scoprirai che stai respirando di nuovo…
Conosco anch’io questa sensazione…
Ti lascio un saluto.
Rieccoti…e magari non hai spuntato solo i capelli.
..perchè tutto questo disorientamento?
Le pause servono per riprendere alla grande. TT
Grazie, Cris
ghita *