Nolite mittere margaritas ante porcos
Questi giorni di pioggia mi servivano per compensare l’arsura che provo.
La sensazione dell’autunno che incombe è inspiegabile per chi non la ama.
Pioggia costante e bruma che sale dai campi, erba bagnata, cani coll’impermeabile, scie d’ombrelli che si sfiorano.
Ecco, questa sensazione non ha sbavature; è perfetta, nitida, pulita come la terra brulla che s’impregna d’acqua e imperiosa come i tuoni che fanno tremare i vetri.
Io sono in balìa di un pensiero circolare.
Sto pensando a quanto valga la pena scacciare col forcone l’istinto privilegiando -a fatica- la ragionevolezza.
Sto pensando che quando mi dico Cris, prova ad andare oltre, non c’è nessun oltre dove andare. Assenza.
Confusamente condizionata dalle circostanze, dall’apparenza scambiata per sostanza.
Mica facile riconoscerla, perchè il tempo non è mai abbastanza quando si cerca una risposta.
Sto pensando che quando mi dico Cris, non essere così pesante, non c’è altro modo autentico in cui io possa essere.
Essere pesanti vuol dire avere un sistema di regole che governa il mondo e cercare di rispettarle quanto più ti è possibile. Colpevolizzandosi per il tono, la ruvidezza, la trasgressione, le cadute di stile eventuali.
E poi, essere coerenti. Quel minimo che ti basti a rispettare la parola data e a non blaterare parole leggere come una tiepida scoreggia.
Insomma, arrivata a sera mi sento molto stanca, ma, soprattutto, capisco che ho perso un sacco di tempo.
Perle ai porci.
Perle ai porci.
«Hanno un bell’essere stupide le parole dello sventato: esse, a volte, sono sufficienti per confondere l’intelligente» [Nikolaj Gogol]
boh. strano. ogni volta mi affaccio, ti leggo, mi vedo.
sempre così.
azione circolare.
perle ai porci.
Io ti leggo, ti rileggo e penso… Penso a quanto sia faticoso vivere come vivi tu, senza lasciarti prendere la mano dallo sdegno o dal desiderio di rivalsa sulla vita.
Ti leggo da 5 anni, tutto quello che hai voluto condividere io l’ho letto e ho provato a capirlo…. La tua sostanza lascia inquieti e un po’ disorientati…. Il tuo “non scritto” pesa più di ogni parola che abbia mai trovato qui.
Ti abbraccio forte Cris.
io credo che, comunque valga sempre la pena…anche a costo di perdere qualche perla
nina
> Io sono in balìa di un pensiero circolare.
Sull’autunno, almeno, posso risponderti:
http://theartofhunger.splinder.com/post/21325963/Elogio+dell%27autunno
Un saluto,
ti leggo sempre volentieri.
Apparenza scambiata per sostanza..perle ai porci.
Pensieri circolari, istinto e ragione (una lotta senza vincitore, in ogni caso, ..perle ai porci)
Andare oltre, dove?
Forse in noi stessi?
Noi quelli noioso e petulanti ?
NO, coerenti con le nostre regole che sappiamo infrangere senza istinto nè ragione, senza cadere mai di stile, il nostro stile.
Questa è la nostra perla.
(per il resto potrei copiaincollare Medea).
Per il resto, guardo gli ombrelli, il cielo, e mi sento molto meglio.
Ciao
il problema potrebbe essere la ricerca della risposta. come se dovesse venire dall’esterno. eppure ce l’hai la soluzione e lo scrivi anche: non c’è altro modo autentico in cui io possa essere (vero e falso al tempo stesso)
Ok, rimarco il concetto della comprensione: più di quanto tu possa immaginare.
Non sarebbe nemmeno mia intenzione elargire consigli non richiesti in questo tuo spazio di mero sfogo… una sorta di pubblico diario che chiaramente non vuole essere ricerca di suggerimento o confronto alcuno, quindi andrò un po’ contro ciò che comprendo per scriverti questo: al di là di tutto e tutti, e proprio in quanto viva contemplatrice/amante dell’autunno, posa l’ombrello e accantonando per un attimo gli allarmismi mediatici per i malanni di stagione cammina per un po’ sotto la pioggia, nella pioggia.
Parlo letteralmente, e non solo. Però -lo rimarco perché è importante- anche letteralmente.
Di questo post puoi fare ciò che vuoi: non mi importa la “vetrina”, solo che tu sappia.
Buona giornata, incerta Cris.
Dall’alto della mia incoscienza, ed anche della mia incorenza, posso solo dire che l’istinto non sbaglia mai, la ragionevolezza spesso sì.
E poi ho smesso di farmi (troppe) domande perchè le risposte non si devono cercare, ma arrivano, anche a distanza di anni.
● Medea: resta da capire se vedendoti ti dispiaci o ti consoli 🙂
● Radamanto: tu ogni tanto sbuchi, lasci una traccia e te ne vai.
C’è tanto che non dico al punto che finisco col dire sempre le stesse cose 😉
● Ioeillouvert: non so se ne valga sempre la pena. Le mie risorse non sono illimitate e la mia fiducia non è a fondo perduto.
● Remy: sottoscrivo e ricambio [bello, bello il tuo sguardo sull’autunno]
● Vanylla: qui dovrei fare un discorsone sulla coerenza… Provo ad essere stringata.
La coerenza è bistrattata, Fa tanto fico contraddirsi, cambiare opionione o atteggiamento col mutar del vento. Cazzate.
Io credo che si abbia una responsabilità quando si parla o ci si comporta con le persone [e anche con noi stessi]
Si può cambiare idea, certo.
Si può decidre di cambiare comportamento nei confronti di chi ci sta intorno.
Ma. Ma è opportuno e sano che questo avvenga se cambia qualcosa, se ci sono elementi per poterlo fare, se qualcosa fuori da noi ci porta a cambiare anche dentro.
Troppo facile lasciarsi andare all’umoralità e dire “beh, io sono così”. Io sono così, un cazzo. Ecco.
● POE: una soluzione vera e falsa al tempo stesso?? Non mi piace.
● BetsTule: io lo faccio spesso, sai? cammino sotto la pioggia col solo impermeabile, il bavero alzato. E, in estate, vado in giardino e pesto l’erba scalza. La natura è profondamente consolatoria, talvolta.
● Bianca: io l’incoscienza non so cosa sia. L’istinto sì, ma spesso lo assimilo alla superficialità. Lo so, non dovrei tentare di capire tutto.
Però.
Però.
nè l’una nè l’altra..
solo respiro le stesse sensazioni molto molto spesso..
tutto qui 🙂
Quando io respiro le medesime sensazioni di un altro, invece, vengo pervasa da un forte senso di partecipazione e solidarietà. Di dispiacere, talvolta.
Le consonanze con gli altri non mi consentono di limitarmi alla constatazione.
solidarietà e meraviglia…
non sempre mi capita di ritrovarmi…
vera per il tuo sentire, falsa già ora in relazione alla complessità dell’essere e anche alle sue potenzialità
Ti ho scritto
“NO, coerenti con le nostre regole che sappiamo infrangere senza istinto nè ragione, senza cadere mai di stile, il nostro stile.
Questa è la nostra perla.”
Nel mio modo sempre poco chiaro di dire le cose, ho detto esattamente quello che hai PUNTUALIZZATO.
Senza cadere mai di stile
stava a significare tutto quello che hai scritto tu.
Tutto quello che ho scritto da qualche parte su un post sul valore della comunicazione, della PAROLA, che non deve mai essere detta tanto per dire, tanto perchè IO SONO COSI’….Io sono così un cazzo, credo di averlo tatuato negli occhi.
Oh, ma infatti il mio era un ulteriore sfogo, cara.
Non ho mai creduto tu sostenessi il contrario. Bacio.
Si immagino che non sarò sdoganato..
Quel tizio che ha scritto quel commento sono io ovviamente.. e quindi sai che ho una certa praticaccia di Chat, forum ecc ecc..
Un nik come il tuo mi mette già in allarme ed in effetti è del tipo “sorvoliamo oltre il secchio della monnezza da buttare la mattina e le fatture da pagare che se non capisco che ci sto affare al mondo…”
Ed infatti vedo che la compagnia che ti commenta è di quel tipo..
Quindi.. per concludere.. non trovi curioso che hai fatto “proprio quel commento” da me??
Approposito hai notato che – pur avendo molte visite – nessuno commenta i miei post??
Chissà come mai..
Yeridiani, ti dimostri più tu con la puzzetta sotto al naso di quanto non appaia io.
La scelta del mio nick è, da sempre, questione privata ma tu puoi fare qualunque errata inferenza. Fatti tuoi.
In effetti, a dirla tutta, c’è chi butta la spazzatura per me.
Di poi, non mi prodigo a difendere la caratura di chi mi legge e mi commenta ma sono certa che nessuno, qui, si cruccerà se non ripassi e resti nel tuo blog “che nessuno commenta” [eh sì, son problemoni… ]
Come vedi, però, sei stato sdoganato.
Altra errata congettura, la tua.
Saluti!